I 10 migliori film horror del 2014: ci avviciniamo sempre più al 31 dicembre e alla cosiddetta fine dell’anno, e chi più e chi meno inizia a tirare le somme riguardo l’anno appena trascorso, beh anche io vorrei fare un resoconto prima che scatti la fatidica mezzanotte di Capodanno ripercorrendo con voi tutto il 2014 dal punto di vista cinematografico horror ovviamente.

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Vediamo quindi più da vicino le pellicole che molti di voi avranno visto sicuramente di persona nelle sale.

The Clown

The Clown: è uno degli ultimi nati di quest’anno che volge al termine, se ne è parlato abbastanza perché il tema clown da sempre appassiona e spaventa, e ad ogni nuovo film viene da pensare “ma c’è n’era veramente bisogno?” Eppure questa nuova pellicola ha fatto parlare di se, proprio perché a differenza degli altri film, si concentra molto su di un percorso spirituale di un uomo per bene verso la sua totale trasformazione in creatura dannata! Dal mio punto di vista non è male, anche se come capita spesso manca quella parte terrificante che vorremmo tanto vedere noi comuni amanti dell’horror!

Le origini del male

Le origini del male: riflette il filone di cui vi ho parlato più volte nei miei articoli ossia quelle pellicole basate su storie vere. Infatti la storia è quella di un gruppo di studenti di Oxford di cui non si hanno più notizie dal 1974, i quali insieme a un professor chiamato Coupland, uno scettico del soprannaturale tentano un esperimento per curare una ragazza affetta da manie suicide a cui è stata diagnosticata la schizofrenia, ma che crede di essere posseduta da una presenza che chiama Evey. La pellicola procede senza troppi sussulti secondo uno schema consolidato: trova un paio di interessanti risvolti nell’ultima fase, ma si conclude con il tipico finale vago dei film horror degli ultimi tempi. Ho apprezzato molto l’atmosfera sinistra a partire dalla casa in stile britannico tra l’altro efficace e presente in tanti horror, il risultato finale è una storia interessante da seguire.

Oculus

Oculus: è una pellicola incentrata sugli eventi soprannaturali attorno a un misterioso e antico specchio che causa la pazzia e la morte di tutti coloro che ne vengono in possesso. I protagonisti dei misfatti sono due giovani, il ventunenne Tim che viene rilasciato dall’ospedale psichiatrico in cui era stato internato dopo essere stato considerato responsabile dell’omicidio del padre, improvvisamente impazzito, e la sorella Kaylie, che, al contrario del fratello, ha passato tutto il tempo ad indagare su quell’antico specchio comprato da loro padre. La Mission sarà quella di annientare e distruggere la presenza demoniaca contenuta in esso. Dal mio punto di vista ritengo che sia una pellicola ben riuscita, tutti gli eventi e le circostanze si incastrano benissimo con la storia, dalle allucinazioni dei ragazzi fino al totale isolamento con la realtà che porterà i due all’essere trasportati in una dimensione del tutto sinistra. La pellicola gioca molto sul mix tra fiction e realtà, personalmente poi, ritengo che nella cinematografia ma soprattutto nella scrittura, il tema dello specchio come occhio del male che vede e agisce sinistramente riesca molto bene…

Liberaci dal male

Liberaci dal male: Ralph Sarchie è un poliziotto di New York, cattolico, che mentre deve risolvere delle questioni personali e interiori si trova a dover investigare su di una serie di crimini orribili e inspiegabili. Per le indagini e per combattere le spaventose possessioni demoniache chiede l’aiuto di un prete anticonvenzionale, specializzato in esorcismi. Ovviamente è una pellicola che vuole almeno in una certa dose riproporre o quantomeno rifarsi al celebre film de L’esorcista soprattutto per la presenza di scene ricche di frasi in latino e riti di esorcismo che fanno sin troppo parte dell’immaginario di questi ultimi decenni. Ho molto apprezzato il crudo realismo del thriller associato a un horror di altri tempi. Molto interessante è il percorso attraverso il male che rappresenta anche il viaggio del protagonista alla ricerca della redenzione per una colpa inconfessabile ed è qui che l’horror incontra anche il noir, oltre che il thriller.

Annabelle: è una pellicola che già ho recensito su questo blog. Poche scene fanno realmente paura e riescono a convincere lo spettatore. La bambola di porcellana a differenza della faccina diabolica di Chucky proprio non è riuscita a spaventarmi, ma ciò nonostante il concetto di bambola come involucro del male è comunque da apprezzare.

Dracula Untold

Dracula Untold: ripropone il principe dei vampiri in una maniera abbastanza convincente, ben lontano per fortuna da Twilight. Il film è la storia completa del conte Vlad detto l’Impalatore, che governa la Transilvania sotto la sorveglianza dell’impero ottomano. Durante un’esplorazione nei monti, Vlad e un gruppetto di suoi uomini scoprono una caverna dalla quale fuoriesce una moltitudine di pipistrelli. Dentro, trovano un essere mostruoso: un vampiro. Di notevole rilevanza il mix presente in questo film tra storia e leggenda che mira a creare un racconto simbolico dominato da un personaggio non negativo (a differenza di tutti gli altri film), in quanto si narrano le gesta del conte come uomo, come un buon padre di famiglia e un governante saggio e preoccupato per il suo popolo. I temi che mi hanno colpito sono: il sacrificio, la responsabilità e anche l’’ingratitudine dell’essere umano.

1303

1303: è un Remake del film Apartment 1303, un horror giapponese di medio livello del 2007, che narra la storia di una ragazza (Janet) che abbandona la sua famiglia e si trasferisce a vivere da sola. Durante la prima notte nella sua nuova casa qualcosa di soprannaturale sembra impadronirsi dell’appartamento. Una storia del tutto comune e scontata non vi sembra? Ho notato per tutto il film una forzatura presente in molte scene del tutto vana in quanto almeno l’originale risale ad un periodo e ad una cultura dove i fantasmi erano ben più radicati nell’immaginario collettivo e riuscivano ancora a creare qualche sussulto in diverse occasioni, pellicola troppo prevedibile, scene di paura completamente assenti.

Necropolis

Necropolis: un viaggio senza ritorno di un gruppo di archeologi in un misterioso cunicolo di catacombe che si trova sotto Parigi. Nella pellicola sono presenti molti influssi alchemici, un film abbastanza scontato basato molto sulla claustrofobia e lascia intendere sin dall’inizio la famosa frase dantesca: “Lasciate ogni speranza, voi che entrate”…

Il-segnato

Il segnato: film basato sul format di Paranormal activity per le riprese apparentemente reali ottenute con una videocamera. Dopo la morte di una donna nell’appartamento sotto al quale si sta tenendo una festa, alcuni partecipanti decidono di tirare fuori la telecamera ed indagare. Nel farlo, scoprono un oggetto associato ai rituali di magia nera ed il protagonista della storia, Jesse, trova delle foto che lo ritraggono: i giorni successivi il ragazzo si ritroverà con un morso non umano sul braccio, e sarà solo l’inizio. La particolarità di questa pellicola è l’irruzione dell’occulto che aiuta a generare la sensazione di sussulto e di un pericolo sfuggente e incombente.

The green Inferno

The green Inferno: Film claustrofobico che affronta il tema del cannibalismo. Un gruppo di studenti ambientalisti lascia New York per raggiungere l’Amazonia, per salvare dall’estinzione una tribù locale. Gli attivisti precipitano con il loro aereo nella giungla e vengono catturati dagli stessi nativi che intendevano proteggere e che, immediatamente, si rivelano essere degli efferati cannibali. Eh beh, il cannibalismo lo conosciamo bene tutti, dal più famoso Hannibal e nonostante è un tema che piaccia molto qui risulta del tutto privo di enfasi.

Questi sono i titoli che abbiamo scelto, ma ci affidiamo a voi per stilare una vera e propria classifica, chi se la sente?

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