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I 7 migliori libri horror di sempre

Stephen King - I migliori libri horror
Stephen King - I migliori libri horror

Ecco i 7 migliori libri horror che siano mai stati scritti.

Stephen King – I migliori libri horror

Con questo articolo vogliamo inaugurare una nuova sezione dedicata agli amanti dei libri horror. Molti di voi mi daranno atto di quanto abbiano molto più fascino e mistero i libri di paura rispetto ai film, perché d’altronde “Saper scrivere la paura” è cosa del tutto rara. In effetti ognuno di noi conosce la paura sin da piccolo e, da scrittore, posso asserire che tenere letteralmente incollato un lettore ad un romanzo, suscitandogli emozioni, curiosità, sussulti, è una peculiarità fondamentale ma non comune.

Non solo i più attenti si saranno resi conti che la stragrande maggioranza delle pellicole cinematografiche sono ispirate, per trama e soggetto, a libri (il caso più emblematico ovviamente è quello di S. King, padrone indiscusso delle produzioni cinematografiche basate sui suoi racconti).

Pertanto oggi vorrei proporvi una lista dei 7 migliori libri horror che hanno appassionato e continuano ad appassionare intere generazioni di lettori, e che un amante del genere dovrebbe leggere di default.
Con tutti i suoi romanzi in circolazione è veramente difficile sceglierne uno tra tutti e soprattutto definirlo il più spaventoso, ma ho voluto comunque stilare la mia personale classifica.

IT di Stephen King (1986): un classico, chi non lo conosce, e soprattutto chi non è cresciuto leggendo i suoi racconti? Pennywise, uscito dalla mente del grande King, ha finito col rappresentare la pura incarnazione del male dietro la faccia truccata e giocosa di un clown. Il libro narra le vicende, strutturate in due diversi periodi di tempo (da ragazzini e poi da adulti), di sette amici che vivono a Derry nel Maine, tra orrori angoscianti e disgrazie. Ho sempre considerato questo libro il vero capolavoro di King in quanto contenente quasi tutti i caratteri distintivi dell’autore: l’incisività dei ricordi e soprattutto quanto sia effimera la felicità celata dietro le apparenze di una piccola realtà come Derry.

Io sono leggenda di Richard Matheson (1954): è un libro horror del tipo post apocalittico. Narra la storia dell’unico essere umano Robert Neville che si è salvato in seguito ad un’epidemia causata da un batterio che ha trasformato l’umanità in vampiri. Molti di voi conosceranno la storia grazie al film del 2007 – Io sono leggenda, di Francis Lawrence con Will Smith, che però a dire il vero dal romanzo ha preso solo il titolo e lo status di ultimo sopravvissuto; ma posso garantirvi che è di gran lunga più avvincente il libro. La trama è davvero appassionante e vi terrà incollati fino alla fine per sapere se il protagonista riuscirà a salvarsi.

Dracula, di Bram Stoker (1897): uno dei classici che vale la pena leggere, basato sulla figura di Vlad III principe di Valacchia detto l’impalatore . Un romanzo che ha ispirato svariate pellicole (come nel caso di Dracula di Bram Stoker (Bram Stoker’s Dracula) del 1992 prodotto e diretto da Francis Ford Coppola). Scritto in forma di diari e di lettere, rappresenta una delle ultime opere in stile gotico riguardante il tema, o per meglio dire, il mito del vampiro, lanciato nella letteratura da John William Polidori.

Rosemary’s baby, di Ira Levin (1967): è un romanzo horror che racconta la storia di due coniugi Rosemary e Guy Woodhousem che si trasferiscono in un nuovo appartamento a New York dalla sinistra fama. La notte in cui la giovane coppia concepisce un bambino segnerà l’inizio di un incubo. È un libro molto significativo, per nulla scontato, e analizza il tema della maternità e del diabolico, due tematiche che non si sposano bene ed è proprio questo il motivo che rende questo racconto del tutto sconvolgente. Dal libro è stato tratto il film Rosemary’s Baby – Nastro rosso a New York, di Roman Polanski. Tra i libri horror più terrificanti.

The Call of Cthulhu and other weird stories pubblicato in Tutti i racconti (1897-1922) di Lovecraft: Una raccolta definitiva di storie in cui il grande autore, reinventando il genere horror nel 1920, scartando fantasmi e streghe, immagina un universo in cui le forze cosmiche non sono maligne, bensì indifferenti. Una narrazione basata sui sogni e sull’inconscio che finisce così per rappresentare un mondo che è profondamente nostro, ma allo stesso tempo estraneo. Insomma «Un universo di meraviglie e di gloria» che ancora oggi induce il lettore ad interrogarsi di continuo riguardo le paure e le inquietudini umane. Un classico moderno che un vero amante dell’horror non può non leggere.

Il pozzo e il pendolo del grande Edgar Allan Poe (1842): tra tutti i suoi racconti, questo forse è il più spaventoso; il protagonista viene rinchiuso e torturato senza saperne alcuna ragione. E già questo potrebbe bastare per caricare di ansia il lettore. Ma poi la narrazione, con le sue pulsazioni e la sottigliezza che ha sempre contraddistinto il grandissimo scrittore horror, ci porta lentamente e inesorabilmente insieme al personaggio nel buio della cella facendoci scoprire per gradi tutti i livelli di questa organizzata tortura. Il finale inaspettato ci farà tremare fino all’ultimo rigo.

Il leopardo di Jo Nesbø: è un racconto spietato, per l’esattezza una crime story, che si può definire perfetta e che crea la necessità di fare pause consistenti durante la lettura, togliendoci il fiato e costringendoci a voltare pagina dopo pagina con paura e trepidazione per capire cosa accadrà nelle prossime righe. Invidiabile l’inventiva del suo genio creativo.

Per concludere, sicuramente non è facile scegliere tra i tanti libri horror che il mercato oggi vi propone (tra cui anche diversi scritti da me) ma di sicuro il consiglio che mi permetto di dare è quello di distinguere bene i film dai libri, perché come detto prima, i libri sono altra cosa, sceglieteli in base al vostro grado di intensità, lasciatevi coinvolgere dai soggetti e soprattutto sognate, tremate e amate quanto più possibile l’emozione più intensa di tutte: la paura.

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