Ripley diventa Rambo. La recensione di Aliens – Scontro finale
Aliens – Scontro finale (Aliens) è un film horror fantascientifico del 1986 diretto da James Cameron, scritto dal regista insieme a David Giler e Walter Hill e sequel del film del 1979 diretto da Ridley Scott. Nel cast troviamo Sigourney Weaver (Alien, Ghostbusters), Michael Biehn (Terminator), Paul Reiser (Beverly Hills Cop), Lance Henriksen (Il buio si avvicina, Dead Man), Carrie Henn e il compianto Bill Paxton (Frailty, Titanic) scomparso nel 2017.
Eagle Pictures porta la pellicola in home video in una nuove e bella edizione amaray con slipcase fornita di tre dischi: un 4K Ultra HD e 2 Blu-ray. Un’edizione a 3 dischi che includono la versione theatrical del 1986, l’edizione speciale del 1990 con 17 minuti di scene in più in lingua originale non doppiate, il commento audio del regista James Cameron, del cast e della crew, un approfondimento sulla colonna sonora di James Horner, uno sul design di Alien e tantissimi altri contenuti extra.
La storia di Aliens riparte dal momento in cui Ellen Ripley, dopo essere sfuggita allo xenomorfo, entra in una capsula e rimasta ibernata per 57 anni. Viene salvata e svegliata in un presente in cui si sente fuori posto e nel quale nessuno sembra crederle. Ripley racconta dei pericolosi alieni con acido corrosivo al posto del sangue incontrati sul pianeta LV-426 e di come hanno sterminato il suo l’equipaggio della Nostromo. Nessuno le crede, anche perché LV-426 e da tempo colonizzato dagli umani senza apparenti problemi. Finché un giorno non giungono più segnali di vita dalla colonia e Ripley viene “ri-arruolata” come consulente con un gruppo di militari ultra-addestrati per andare a indagare sull’accaduto ed eventualmente affrontare e distruggere gli xenomorfi. Ellen accetta a patto che, trovati gli alieni, vengano tutti sterminati.
Nonostante il primo film di Scott abbia un’estetica meravigliosa e una regia che ancora oggi fa scuola, il sequel di Cameron non sfigura e regge il confronto con il predecessore. Il film è bello, curato e di altissima qualità, dove gli effetti speciali ancora “manuali” funziona benissimo e lo rendono insieme al predecessore un film quasi eterno. Un capitolo due assolutamente riuscito che usa l’astuta idea del discostarsi dalla pellicola originale ed evitare in tutti i modi di “copiarne” lo stile, come il più recente Suspiria di Luca Guadagnino. Da film d’atmosfera un po’ thriller e un po’ horror, Cameron trasforma l’Alien scritto da Dan O’Bannon e Ronald Shusett in un film action muscolare al cardiopalma che richiama il mondo militare e i retaggi della guerra del Vietnam. Le idee aggiunte nel sequel sono fantastiche e la director’s cut ne fa riaffiorare una molto rilevante e commovente che dà un senso all’attaccamento ossessivo che Ripley sviluppa per la piccola Newt, la bambina sopravvissuta da sola nella colonia ormai distrutta.
Dagli extra dell’edizione sopra citata verrete a conoscenza delle doti artistiche di James Cameron. Il regista canadese, infatti, crea disegni preparatori per mettere a fuoco le sue idee e visualizzare come sarà l’opera finita. Nonostante abbia studiato fisica (forse anche questo aiuta a fare buoni film?) ha un grandissimo talento artistico e disegnava/disegna davvero molto bene. Il libro The Art of James Cameron ne è la prova tangibile, ma non solo: è anche la prova che i film vengono esattamente come li ha pensati nelle fasi preparatorie.
Aliens – Scontro finale è stata l’occasione per James Cameron di confermarsi dopo il magnifico lavoro fatto con Terminator, e dirigere, ma anche scrivere, il primo riuscitissimo di sequel, di quella che è diventata probabilmente una delle migliori saghe horror in termini di qualità di tutti i tempi. Rivederlo è stato fantastico, e mi ha lasciato addosso i colori, i suoni, le emozioni e l’adrenalina che trasmette, per diversi giorni.
Titolo: Aliens – Scontro finale
Titolo originale: Aliens
Regia: James Cameron
Attori: Sigourney Weaver, Michael Biehn, Paul Reiser, Lance Henriksen, Carrie Henn, Bill Paxton
Paese: USA
Anno: 1986
Genere: horror, stop-motion
Durata: 137 min