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Alone e Black Summer: le due perle di John Hyams

Alone Black Summer John Hyams
Alone Black Summer John Hyams

John Hyams e il sodalizio con il genere horror che promette scintille

È da poco uscito un home video in DVD e Blu-ray, il film thriller/horror Alone diretto da John Hyams. L’opera, tra le novità acquisite da Rai lo scorso aprile, si è rivelata uno dei migliori thriller in circolazione negli ultimi anni, e proprio per questo le sapienti mani della Midnight Factory si sono accaparrate l’esclusiva home video di questo meraviglioso film, fruibile tra l’altro anche sul canale Prime della suddetta Fabbrica di Mezzanotte (link).

La pellicola del 2020 vede un cast ridottissimo e ruota intorno ai due bravissimi protagonisti Jules Willcox e Marc Menchaca, quest’ultimo presente anche nel recente horror a base di rock The Retaliators. Un po’ come Duel di Steven Spielberg, dove la storia ruota intorno a soli due personaggi: il povero commesso viaggiatore nella sua auto e il minaccioso Tir che lo tormenta. E in Alone troviamo una parte iniziale che sembra proprio citare il famoso thriller tratto dal romanzo omonimo di Richard Matheson. Vedremo infatti Jessica, una giovane donna che ha appena perso il marito, partire per un viaggio disperato alla ricerca di una nuova regione in cui stabilirsi a vivere. Durante il tragitto, una misteriosa jeep la infastidisce, e piano piano si accorgerà che l’autista la sta seguendo e che non ha buone intenzioni. La storia, a differenza di Duel però, prosegue al di fuori dei veicoli e si rivelerà una caccia alla donna al cardiopalma.

La prima perla a cui faccio riferimento nel titolo è questo action-thriller quasi perfetto, che vi farà passare 1 ora e 38 minuti di pura ansia, con un’ottima regia e una fotografia curata da Federico Verardi (Z-Nation) fredda e poco rassicurante. Ed è gelida e inquietante anche la fotografia della seconda stagione di Black Summer, serie tv uscita su Netflix, di cui John Hyams è l’autore/sceneggiatore e il regista, fatta esclusione per 3 episodi su 8 della prima stagione.

Questa seconda stagione, ambientata in mezzo alle montagne innevate, è la seconda perla che Hyans regala agli amanti dell’horror e del thriller. La serie zombesca, spin-off della horror-comedy Z-Nation con cui ha poco da spartire, aveva già impressionato con la prima stagione, ma è questa seconda parte che rasenta il capolavoro, e si conferma come una delle migliori serie horror che si siano mai viste. Una madre e una figlia dopo le vicissitudini del primo atto, finalmente riunite, lottano contro gli zombi, ma soprattutto contro gli altri esseri umani ormai brutali e votati alla sopravvivenza ad ogni costo. Un contesto così angosciante e feroce, da farmela considerare la serie horror dalle atmosfere più simili a Crossed, fumetto scritto da Garth Ennis (Preacher, The Boys) così estremo da far sembrare The Walking Dead o qualsiasi altra storia di apocalisse zombie un racconto per bambini.

John Hyams e Jules Willcox sul set di Alone

Non sottovalutare le eroine di Hyans

Per gli amanti dell’horror come veicolo di sani ideali come la distruzione dei pregiudizi e le discriminazioni di genere, Hyans nei suoi due prodotti migliori, mette al comando due donne. Jessica in Alone, esasperata dall’impossibilità di trovare aiuto farà da sè, affrontando con coraggio la situazione e facendo finalmente affidamento su una forza pre-esistente di cui mancava solo la consapevolezza. Rose (Jaime King), madre combattente di Black Summer, temprata dagli accadimenti avvenuti nella prima stagione, diventa una leader fredda ed efficace, capace di prendere decisioni difficili e dolorose in favore di un risultato che comporti meno danni.
Ruoli che solitamente sono rappresentati da personaggi maschili, ma che sempre più spesso calzati da donne ci mostrano un mondo di possibilità e variabili che rendono l’universo un luogo più interessante e curioso da vivere. Verrebbe da chiedersi quanto ci sia convenuto come genere umano reprimere così tanto intellettualmente e artisticamente una metà del nostro essere, il genere femminile.

Peele, Aster, Eggers… ma anche Hyans

Quando con dolore accettiamo che Craven, Romero o Hooper sono la storia dell’horror e in quanto tale, per tutti loro è stato ormai scritto il capitolo finale, diventa difficile accettare che venga scritto un nuovo tomo nel quale nuovi Re si consacreranno come i migliori. I papabili candidati sono tra i registi più autoriali e controversi del panorama contemporaneo, come Jordan Peele, Ari Aster e Robert Eggers, ma tra questi molto silenziosamente si candida anche John Hyams.

Regista, sceneggiatore e direttore della fotografia, John Hyams è figlio del regista Peter Hyams (2010 – L’anno del contatto, D’Artagnan, Timecop) e si è fatto le ossa dirigendo documentari ed episodi di serie tv come New York Police Department e il film Universal Soldier, mentre intorno al 2014 inizia il suo avvicinamento all’horror con la serie Z-Nation per il quale scrive 5 episodi e ne dirige 9, e con la serie horror-comedy di Youtube 12 Deadly Days.

John Hyams con Jaime King sul set di Black Summer

Il sodalizio con l’horror arriva nel 2019 quando gli viene commissionata la scrittura dello spin-off di Z-nation, Black Summer appunto, del quale dirige molti episodi nella prima stagione, e che verrà molto apprezzata dai fan del genere. Nel 2020 assesta il suo secondo importante colpo, con Alone, un thriller riuscitissimo, forse poco pubblicizzato, ma che con il tempo e il passaparola riceverà l’attenzione che merita. Infine Hyams nel 2021 scrive e dirige una delle migliori serie tv sugli zombie mai realizzati, la seconda stagione di Black Summer.

John Hyams non è partito proprio con il botto, ma di recente ha mostrato una grande intelligenza cinematografica e di aver trovato definitivamente il suo percorso artistico professionale. Il genere horror-thriller è la sua via e a dimostrarlo ci sono anche i due progetti in programma: Sick, un thriller pandemico scritto da Kevin Williamson, sceneggiatore di Scream, e dove rivedremo il bravissimo Marc Menchaca, e la serie tv di Maniac Cop prodotta da HBO nella quale Hyams sarà il regista e Nicolas Winding Refn il produttore, che per il collega ha speso parole di elogio. Pertanto, ritengo che ogni attento fan dell’horror dovrebbe attendere con grande trepidazione anche i nuovi film di John Hyams e non solo quelli dei registi più in voga.

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