Il documentario sul regista de La Chiesa, La Setta e Deliria. La recensione di Aquarius Visionarius – Il cinema di Michele Soavi

Abbiamo avuto il piacere di vedere in esclusiva il documentario Aquarius Visionarius – Il cinema di Michele Soavi diretto da Claudio Lattanzi, regista di Killing Birds e dell’apocalittico horror Everybloody’s End distribuito da Digitmovies.

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Presentato in anteprima al Sitges Film Festival, Fantafestival, Grossmann Fantastic Film, Asylum Fantastic Fest e TOHorror Fantastic Film Fest, il documentario ripercorre la carriera di Michele Soavi, dall’esordio nell’horror nel quale ha avuto maestri del calibro di Aristide Massaccesi, Dario Argento e Lamberto Bava, fino ad arrivare alle molteplici e popolari produzioni per la tv come Nassiria o il più recente Adriano Olivetti: La forza di un sogno, fino all’esperienza come regista della seconda unità con Terry Gilliam per i film Il barone di Munchausen e I fratelli Grimm e l’incantevole strega.

Il regista, che interpretò l’iconico “uomo mascherato” in Demoni di Lamberto Bava, è noto ai fan dell’horror per aver diretto lo slasher Deliria, prodotto da Joe D’Amato (Aristide Massaccesi), La Chiesa e La Setta, prodotti da Dario Argento. Considerato l’erede di quest’ultimo, chiuderà con l’horror con il sorprendente e grottesco Dellamorte Dellamore, film tratto dall’omonimo romanzo di Tiziano Sclavi (sceneggiatore di Dylan Dog) e interpretato da Rupert Everett e Anna Falchi.

Aquarius Visionarius, racconta i fatti in modo essenziale, chiaro e diretto, alternando le suggestive immagini dei film, con le interviste a Michele Soavi, Dario Argento, Massimo Antonello Geleng, Sergio Stivaletti, Simon Boswell, Gianni Romoli, Pietro Valsecchi, Gianni Mammolotti, Michele Placido e Luca Zingaretti. Vedremo ricostruita la carriera del regista seguendo un andamento cronologico e verranno sviscerate la genesi, l’approccio e l’attitudine professionale di Soavi. Claudio Lattanzi, che è stato aiuto regista di Soavi, lo omaggia con un documentario che si presenta come una preziosissima lezione di cinema di genere e di attitudine professionale: scopriremo infatti curiosità e “trick” davvero sorprendenti del mondo del cinema horror nell’ambito della regia, della scenografia, del make-up, e degli effetti speciali, anche attraverso le parole dei collaboratori del regista.

Rupert Everett e Anna Falchi in Dellamorte Dellamore

Aquarius Visionarius è un documentario che ha il pregio di far vivere il cinema di Michele Soavi fuori dai confini dei titoli di testa e di coda delle sue pellicole, ampliandone e prolungandone la magia e facendoci scoprire i retroscena e gli escamotage che sono meravigliosi quanto il cinema stesso. Degni di nota un paio di aneddoti su Quentin Tarantino che vi faranno capire quanta stima il regista di Pulp Fiction abbia per il nostrano e poliedrico regista di questo documentario.

Possono ben sperare i fan di Soavi, che non hanno potuto vederlo nell’ambito dei festival, perché non è da escludere una possibile distribuzione di Aquarius Visionarius – Il cinema di Michele Soavi in home video e/o su una delle molteplici piattaforme di streaming legale che stanno nascendo ultimamente.

Titolo: Aquarius Visionarius – Il cinema di Michele Soavi
Titolo originaleAquarius Visionarius – Il cinema di Michele Soavi
Regia: Claudio Lattanzi
Intervistati: Michele Soavi, Dario Argento, Massimo Antonello Geleng, Sergio Stivaletti, Simon Boswell, Gianni Romoli, Pietro Valsecchi, Gianni Mammolotti, Michele Placido, Luca Zingaretti.
Paese: Italia
Anno: 2018
Genere: Documentario
Durata : 72 minuti

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