Rilasciato su Infinity il secondo episodio della terza stagione di Ash vs Evil Dead.
“Dovrei fare un lavoro per cui mi sentissi portato: non so, come donare sperma per la fecondazione artificiale…”
Woody Allen, in Il dittatore dello Stato libero di Bananas, 1971
Se nel primo episodio abbiamo ritrovato un Ash attonito e sorpreso per via delle innumerevoli sorprese della vita, in questo secondo episodio il nostro eroe cerca di prendere le misure e anche – a suo modo – sobbarcarsi le responsabilità che gli si sono letteralmente cadute addosso nel primo episodio.
Il ritmo di questa terza stagione ricorda quello della seconda, che proprio nella seconda puntata aveva dedicato uno spazio considerevole ad uno degli scontri più disgustosi e assurdi nella storia di Evil Dead, ovvero Ash contro il colon. Con questo episodio andiamo a ripercorrere proprio quel genere di azione e comicità, e se pensavate di aver visto tutto ma proprio tutto, Ash Williams dimostra di essere ancora in grado di stupirvi.
Oltre alle sequenze – movimentatissime – di cui sopra,in questo secondo episodio scopriremo qualcosa in più sulla mitologia del “prescelto” e sui “Dark ones” – gli oscuri – anche grazie alla new entry Dalton. Proprio riguardo a questo tema ecco alcune battute di Bruce Campbell, tratte da un estratto di intervista gentilmente concessoci da Infinity TV.
Intervistatore: “Può parlarci del personaggio di Dalton e della sua relazione con lui dall’inizio? Che storia ha?”
Bruce Campbell: “Il personaggio di Dalton fa parte dei cavalieri di Sumeria. Si tratta di un ordine di persone fedeli, che hanno dedicato la propria esistenza a sconfiggere il male. Dalton è il nuovo ragazzo, e lo chiamo il Toy Boy perchè sembra che Kelly abbia interessi sessuali nei suo confronti: sono una coppia di persone giovani e belle. E sono sicuro che Ash si senta subito minacciato dalla presenza di questo giovane capace. E così, oltre ad essere un toy boy, ci mostrerà qualche dettaglio in più sulla mitologia del Necronomicon.”
La premiere di Ash vs Evil Dead 3 è andata benissimo dal punto di vista della critica (100% come valutazione su Rotten Tomatoes non è assolutamente un risultato da buttare) quanto male dal punto di vista degli ascolti. Parliamo solo del via cavo, live e non on demand, non online, dove questo primo episodio ha avuto solo 225.000 spettatori () con un calo del 37% circa rispetto alla premiere della seconda stagione. E peccato aggiungo, perché sinceramente il primo episodio della terza stagione mi è sembrato una spanna sopra come qualità e contenuti rispetto al medesimo della seconda. Molteplici possono essere le ragioni di questa debacle, una delle quali la contemporaneità con la ripresa della serie 8 di The Walking Dead.
Il secondo episodio della seconda stagione è stato trasmesso in contemporanea con la notte degli Oscar (sigh) quindi – a meno di particolari stravolgimenti o miracoli – difficilmente avrà performato meglio.
Aspettando i risultati del Nielsen rating americano, non possiamo fare altro che consigliarvi la visione di questo secondo episodio, che vi garantirà una mezz’ora buona di risate e colpi di scena.
PS: quando vi ricapiterà di ascoltare Take on Me degli a-Ah… Non sarà più la stessa cosa!
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