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Auguri per la tua morte – Recensione

Auguri per la tua morte - Recensione
Auguri per la tua morte - Recensione

Un mix horror tra Scream e Ricomincio da capo. La recensione di Auguri per la tua morte.

Auguri per la tua morte – Recensione

La casa di Jason Blum, aka Blumhouse Productions, non sembra sbagliare un colpo. O meglio, sembra sbagliare a giorni alterni. Colpo andato a segno è sicuramente Auguri per la tua morte – letteralmente tradotto dal già orribile titolo originale Happy Death Day – nelle sale italiane questi giorni, che sta riscuotendo un buon successo in termini di denaro. La regia è affidata a Christopher Landon, e non poteva che essere altrimenti, visto che quest’ultimo prodotto sembra essere il punto di arrivo dei suoi recenti lavori: Il segnato (2014) – spin off della saga Paranormal Activity, di cui Landon ha scritto la sceneggiatura di ben due sequel – e Manuale scout per l’apocalisse zombie (2015), horror-comedy che viene invece ricordata come un clamoroso flop. Ritorno e redenzione, per Landon, che ricalca il sentiero tracciato del mash-up tra il cinema dell’orrore e la commedia per teenagers. Happy Death Day (perdonatemi l’utilizzo del titolo originale, non me ne vogliate) è infatti prima di tutto uno slasher sui generis, anzi, intra-generis, nel senso che va a ripigliarsi tutti gli stilemi del genere per penetrarne degli altri.

Intanto, c’è un campus universitario tradizionalmente diviso tra sfigati, fighette senza cervello, giocatori di football dalla omosessualità repressa e festini a base di alcool, tanto alcool. C’è un assassino incappucciato da testa a piedi che impugna un coltellaccio da cucina; il killer indossa la maschera di un neonato sornione che è stata partorita, nemmeno a dirlo, dal Tony Gardner che diede forma alla ghostface di Scream, suscitando l’entusiasmo del regista: «Durante la preparazione, aspettavo il mio primo figlio. Non so se avessi neonati nel cervello, o se avessi paura di diventare padre, ma quella immagine del bambino, galleggiava nella mia testa». E poi c’è ovviamente lei, la final girl, Tree (interpretata da Jessica Rothe), che si sveglia il giorno del suo compleanno per essere brutalmente uccisa prima della festa a sorpresa che gli amici le hanno organizzato. Personaggio per nulla acqua e sapone, visto che frequenta un team di cheerleaders costantemente a dieta, litiga con le amiche e non parla più con il padre. Uno strano scherzo del destino vuole che dopo l’omicidio la ragazza riviva lo stesso giorno infinite volte. Unica via d’uscita: scovare ed uccidere il killer.

I tratti distintivi dello slasher sono allora accuratamente frullati e rigettati nel loop temporale, nel meccanismo che innesca la sceneggiatura di Scott Lobdell, quello del déjà-vu continuo che nell’emisfero horror si fatica a ricordare. Il secondo congegno narrativo è quello delle tre carte: tutti sono sospettati, tutti possono potenzialmente nascondersi dietro quella inquietante maschera sorridente. Prima di tutto Carter (Israel Broussard), il ragazzo timido e dolce con cui Tree è stata a letto la sera prima, poi la sorella, le amiche e le compagne di stanza nel dormitorio; ma soprattutto Gregory Butler, il professore con il quale la ragazza ha una relazione clandestina.

Attraverso queste premesse, Auguri per la tua morte si sviluppa a compartimenti stagni, dove la costruzione della tensione e dei momenti meramente “slash” colpisci-e-fuggi si concentrano soprattutto nella prima parte per poi fare spazio senza troppi indugi agli elementi della commedia horror strettamente intesa. In questo aiuta anche la buona interpretazione della Rothe, capace di scandire con il suo modo di agire i diversi approcci alla nauseante situazione in cui si ritrova catapultata.

Ritmo serrato, quindi, tagli nel montaggio che sembrano partire da una mannaia ma che garantiscono il divertimento dello spettatore sulla fotografia manierata e adolescenziale di Toby Oliver. Il sottotesto dell’inferno come ripetizione infinita, della seconda possibilità di riscatto è solo un retrogusto, uno sfondo che si perde nelle ormai lampanti inclinazioni di Christopher Landon: il popcorn movie in salsa dark.

Titolo: Auguri per la tua morte
Titolo originaleHappy Death Day
Regia: Christopher Landon
Attori: Jessica Rothe, Israel Broussard, Ruby Modine, Rachel Matthews, Charles Aitken, Rob Mello, Phi Vu
Genere: Horror
Durata: 96 minuti
Anno: 2017
Paese: Stati Uniti

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RASSEGNA PANORAMICA
Giudizio
Scrittore abortito, direbbe qualcuno, dalla polvere di questo pianeta. Visita il mio blog personale Phoboshorama.
auguri-la-tua-morte-recensioneRitmo serrato, quindi, tagli nel montaggio che sembrano partire da una mannaia ma che garantiscono il divertimento dello spettatore sulla fotografia manierata e adolescenziale di Toby Oliver. Il sottotesto dell'inferno come ripetizione infinita, della seconda possibilità di riscatto è solo un retrogusto, uno sfondo che si perde nelle ormai lampanti inclinazioni di Christopher Landon: il popcorn movie in salsa dark.

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