Un thriller psicologico raccontato con gli archetipi di una fiaba. La recensione di Beast

Beast è un thriller psicologico del 2017 scritto e diretto da Michael Pearce che arriva finalmente nelle nostre sale cinematografiche il 9 settembre. Nel cast troviamo Jessie Buckley, Johnny Flynn, Geraldine James e Charley Palmer Rothwell, già conosciuto dagli orrorofili per Play or Die. La pellicola di produzione inglese arriva nei nostri cinema grazie alla distribuzione di PFA Films ed Emme Cinematografica.

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Ambientato in una piccola città di provincia, situata sull’isola di Jersey nel Canale della Manica, racconta la storia di Moll, una giovane ragazza di vent’anni che vive in un contesto familiare soffocante dal quale riesce a sfuggire dopo essersi innamorata del nuovo arrivato Pascal. Quando quest’ultimo sarà il primo indiziato per una serie di omicidi perpetrati nei confronti di ragazze adolescenti, Moll si vedrà costretta a difenderlo dalle accuse che gli vengono mosse. La ragazza inizialmente vivrà momenti di grande gioia, ma in seguito sarà tormentata dal timore di essersi innamorata di un maniaco omicida.

Presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival nel 2017 e distribuito nei cinema inglesi nel 2018, arriva finalmente in Italia. Opera prima del promettente Michael Pearce, rappresenta un esordio anche per Jessie Buckley, attrice che il grande pubblico ha scoperto con Sto pensando di finirla qui disponibile su Netflix, e che in Beast regala una prova attoriale straordinaria. Degne di nota anche le performance di Geraldine James nei panni della madre (squisitamente odiosa) e di Johnny Flynn nel ruolo di Pascal.

Wonderland lo definisce: “Il miglior esordio inglese degli ultimi anni” e non sbaglia, perché Pearce dietro la macchina da presa mostra una maturità sconcertante: i movimenti di macchina sono sinuosi e perfetti, una costante che accompagna il continuo movimento del campo visivo come a voler rappresentare il tempo che scorre, l’ineluttabilità degli eventi, la predestinazione che caratterizza l’essenza delle fiabe. La colonna sonora è un elemento chiave della narrazione, racconta l’orrore anche quando davanti agli occhi ci si para uno scenario candido e accogliente, mettendo in dubbio le verità quando la protagonista è a disagio in un habitat che non riconosce suo, che la opprime e la soffoca.

L’autore mostra maturità anche nella scrittura del soggetto, che nonostante si ispiri ai terribili fatti di cronaca legati alla “Bestia di Jersey“, ovvero uno stupratore seriale che terrorizzò l’isola del Canale della Manica tra il 1960 e il 1971, mostra i fatti con gli archetipi della fiaba. E se Moll, la protagonista, rappresenta la principessa, Pascal potrebbe rappresentare il principe azzurro… o forse il lupo cattivo. Sicuramente la madre di lei incarna la Regina cattiva e la sorella e i restanti familiari i mostri nascosti qua e là nel racconto. Pearce crea suspense, curiosità e incertezze, al punto che ci chiederemo se in Moll, l’eroina della storia, ci sia “qualcosa che non va”. La sensazione costante è che in ogni momento i protagonisti possano mostrare la loro vera indole e far crollare le nostre sicurezze.

Intenso e ricco di mistero, Beast è un film che racconta l’orrore mettendo da parte tutti gli stilemi del cinema di genere, diventando un thriller autoriale che inquieta e spaventa lo spettatore per i punti interrogativi che lascia nell”incredibile colpo di scena finale.

Titolo: Beast
Titolo originale: Beast
Regia: Michael Pearce
Attori: Jessie Buckley, Johnny Flynn, Geraldine James, Charley Palmer Rothwell
Paese: UK
Anno: 2017
Genere: Thriller psicologico
Durata : 107 minuti

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