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Cargo – Recensione

Cargo - Recensione
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Cargo – Recensione

Netflix lancia lo struggente zombie-horror  ambientato nell’entroterra australiano. La recensione di Cargo.

Tutto nasce da uno short horror movie del 2013 e il nome è sempre quello: “Cargo”. Anche le ambientazioni sono le stesse, ovvero le desolate terre rurali australiane.
E qui però sorge un dubbio: conviene  guardare prima lo short horror e poi il lungometraggio o viceversa? Personalmente, ho seguito l’ordine cronologico (prima lo short-horror), su consiglio di un amico, e non me ne sono pentito. Anche perché, sinceramente, il  corto del 2013 possiede una potenza espressiva che il remake successivo non riesce a raggiungere e che purtroppo si perderebbe seguendo l’ordine inverso nella visione dei due film. Tuttavia, proprio per evitare di compromettere l’apprezzamento della storia, recensirò inizialmente il lungometraggio senza fare riferimenti al corto precedente, lasciando il (necessario) paragone alla fine, avvertendo della presenza di spoiler.

Cominciamo con la trama. Il film è ambientato in un entroterra rurale australiano dilaniato da un’epidemia zombie (già in corso). All’inizio incontriamo da subito Andy e Kay, marito e moglie che cercano di sopravvivere al dilagare dell’epidemia con la figlia di un anno Rosie. I personaggi che si incontrano poi col passare del tempo non sono tantissimi e questo contribuisce all’azzeccatissimo senso d’isolamento che permea quasi ogni scena. Ma, nonostante ciò, la narrazione non è quasi mai noiosa e i pochi personaggi presenti permettono di creare quasi dei piccoli episodi abilmente intrecciati, tenuti assieme dal filone principale, ovvero la ricerca di un posto sicuro per la piccola Rosie.

Il contenuto horror non manca di certo, anche se va detto che quasi tutte le scene più crude sono nascoste con maestria. Quindi l’essenza orrorifica si limita alle atmosfere cariche di tensione e al riuscitissimo make-up scelto per gli zombie.

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C’è da dire poi che alcuni dei personaggi sono poco efficaci e, anzi, certe volte ci vengono presentati quasi forzatamente come buoni-cattivi. Non è certo un obbligo avere un personaggio con mille sfaccettature, ma è buona cosa non spingere mai lo spettatore a un pensiero univoco. È il caso, ad esempio, di Thoomi, ragazzina facente parte del filone aborigeno della storia, caratteristica che poteva essere interessantissima ma che, proprio per come è stata banalmente sviluppata, è risultata quasi estranea al film.

La recitazione è buona in generale ed è stata ottima la performance di Martin Freeman (noto ai più per il ruolo di Bilbo Baggins nella trilogia de Lo Hobbit) nel ruolo di Andy.

INIZIO PARTE SPOILER
Per quanto riguarda il confronto con il cortometraggio, i difetti del lungometraggio diventano molto più marcati. Questo riguarda soprattutto la parte finale, che nel corto è quasi simbolica e diventa emotivamente potentissima. Vedere il padre, ormai sconsolato dal morso zombie, trovare il modo di sfruttare anche la propria morte per far continuare il cammino della figlioletta verso la zona di sicura è veramente commovente.
Mentre nel remake abbiamo la stessa scena che perde ogni valore originario. Il padre non ha più il timore di divorare la sua stessa figlia una volta diventato zombie, proprio per via della presenza di Thoomi, che diventa quasi eccessiva.

Tutto ciò sembra inspiegabile considerando che il regista ò lo stesso del cortometraggio. Sembra quasi che il timore di fare un film troppo uguale all’idea originale potesse risultare un flop, mentre effettivamente era proprio quell’idea di base l’unica cosa da mantenere intatta nel remake. Pure la scena della scritta lasciata dal padre sulla pancia della bambina perde tantissimo da un film all’altro. Nell’originale “My name is Rosie” (“Il mio nome e’ Rosie”) è sicuramente più d’effetto che “Thank you” (“Grazie”) del remake.
FINE PARTE SPOILER

Tirando le somme Cargo è un discreto film horror, purtroppo niente di più. Vale sicuramente la visione per l’ottima prestazione di Martin Freeman, in grado di rendere perfettamente l’ansia e la tensione del compito quasi impossibile che tocca al suo personaggio. Da vedere, possibilmente, dopo l’omonimo cortometraggio.

Titolo: Cargo
Titolo originale: Cargo 
Regia: Ben HowlingYolanda Ramke
Attori: Martin FreemanAnthony HayesSusie PorterCaren PistoriusKris McQuade, Natasha Wanganeen, Bruce R. CarterSimone LandersDavid Gulpilil
Genere: Horror
Durata: 105 min
Anno: 2017
Paese: Australia

RASSEGNA PANORAMICA
Giudizio
Appassionato di film, racconti, videogame e qualsiasi cosa che trasudi un minimo di horror, ansia e disperazione. Tifoso sfegatato dell'Inter, che rientra nella categoria precedente.
cargo-recensioneCargo è un discreto film horror, purtroppo niente di più. Vale sicuramente la visione per l’ottima prestazione di Martin Freeman, in grado di rendere perfettamente l’ansia e la tensione del compito quasi impossibile che tocca al suo personaggio. Da vedere, possibilmente, dopo l’omonimo cortometraggio.

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