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Cinema horror, un business da paura!

It Follows
It Follows

Il 2015 si sta rivelando, mese dopo mese, un anno molto ricco dal punto di vista horror-cinematografico con l’uscita nelle sale, a partire dallo scorso gennaio di pellicole come Amityville – The awakening (nelle sale il 2 gennaio 2015), Poltergeist (21 maggio 2015), Insidious 3 (5 giugno 2015) . Tre “filmoni”, usciti così a raffica uno dopo l’altro ed in pochi mesi, sta a denotare quanto il genere horror sia ampiamente richiesto dal pubblico destando maggiore interesse, sia negli States che in Europa.

Ricordate invece la differenza con il 2014? Abbiamo detto più volte, che è stato un anno molto scarno di produzioni horror, probabilmente possiamo definirlo un periodo di lenta elaborazione, invece ora evidentemente soprattutto i produttori avranno capito “o fatto i conti” su quanto questo genere rappresenti un business sicuro. Attualmente l’incrementare è palese e continua a richiamare fan, ormai non si limita solo al cinema, ma entra anche nelle case quotidianamente sul piccolo schermo.

American Horror Story, The Walking Dead, Sleepy Hollow sono tutte serie televisive molto apprezzate da critica e pubblico, la serie Coven di AHS infatti ha battuto ogni record, catturando più di 5,5 milioni di spettatori, e se si sommano le due repliche della première si arriva a quota 7,78.

Sul grande schermo l’evidente aumento d’interesse si denota già dagli incassi, la pellicola: L’evocazione – The Conjuring (con 300 milioni di dollari nei botteghini di tutto il mondo durante l’estate), The Purge – La notte del giudizio (64 milioni), poi ancora i remake di Carrie e di Suspiria.

Ora più che mai, l’horror sta lottando per lo scettro di “genere più popolare”, e forse, soprattutto per questione di costi di produzione (il più delle volte contenuti) attira la maggior parte dei registi di talento, dato che essendo molto commerciale, raggiunge un target di pubblico che comprende ogni fascia d’età. Non è quindi un caso, che l’Hollywood Reporter abbia dedicato la sua copertina autunnale al neo-filone (nel 2007, già Variety aveva messo in prima pagina La Terza Madre di Argento).

Ovviamente American Horror Story: Murder House è stata una delle serie più osannate (ha guadagnato diciassette nomination e vinto due statuette con Jessica Lange incoronata come la miglior attrice non protagonista. Mica male visto che non tutti la ricordavano quando interpretava la bella scream queen in King Kong); il piccolo schermo è stato in grado di far esaltare il suo innato talento.

Ad ogni modo è ufficiale: le pellicole horror sono le più richieste dei nostri giorni. Un interesse del genere non si era visto nemmeno dopo i filoni splatter in stile Saw e Hostel nell’ultimo decennio; per trovare dei picchi del genere, bisogna tornare indietro nel trentennio tra gli anni cinquanta e ottanta , con classici come Rosemary’s Baby, Shining, L’Esorcista, ed in televisione con il cult Ai confini della realtà; ma il terrore non ha mai generato tanto profitto quanto oggi, forse mosso dalla nostalgia con la moda di remake, reboot, sequel, etc.

Ovviamente a noi di NonApriteQuestoBlog quest’incremento piace e anche tanto, soprattutto perché secondo le statistiche il genere è in aumento anche tra il pubblico femminile (con una percentuale del 56 per cento dell’audience).
Nel caso di Mama (2013) prodotto da Guillermo del Toro, la percentuale femminile è stata del 61 per cento del rendiconto (32 milioni di dollari) del primo fine settimana di programmazione.

Si potrebbe affermare che il successo al botteghino arriva soprattutto quando un genere piace alle donne. Quindi se vi capitasse di portare la vostra fidanzata al cinema, molto probabilmente non vi troverete a contendere la vostra scelta con la mielosa e stupida immondizia alla Cinquanta sfumature di grigio.

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