Storia di un cult lovecraftiano, una nuova visione per l’horror italiano. La recensione di Colour from the Dark.
Quando cominciò ad essere distribuito in Italia nel 2012, Colour from the Dark di Ivan Zuccon aveva già compiuto una parabola di successi oltreoceano. La prima proiezione è del 2008 a New York e da allora diversi i riconoscimenti, come il premio come miglior film al H.P. Lovecraft Film Festival di Portland. Oggi grazie a Home Movies e al suo lavoro sulla filmografia di Ivan Zuccon abbiamo finalmente la possibilità di averne una adeguata versione home video curata anche con ottimi extra.
Il tema è un assoluto classico che attinge a piene mani dalla fonte eterna dei racconti di Lovecraft. Il celebre racconto The Colour Out of Space è stato messo in scena diverse volte e sottoposto a diverse interpretazioni differenti. Da La morte dall’occhio di cristallo (1965) fino al recentissimo e atteso Color out of space di Richard Stanley, passando per La fattoria maledetta (1987).
La versione di Zuccon riposiziona la struttura degli eventi nella pianura padana nel 1943 e questo permette di ampliare lo spettro della dimensione dell’orrore all’interno di un contesto storico-geografico riconoscibile e radicato nell’immaginario italiano, ovvero quello della civiltà contadina alle prese con tutte le implicazioni legate alla seconda guerra mondiale. Famigliari perduti in un fronte di una guerra lontana. I fantasmi del nazismo che costringono qualcuno a nascondersi. Due famiglie che vivono la durezza della vita contadina di quel tempo. Una ragazza muta e problematica. In tutto questo viene immerso l’orrore dell’inesplicabile lovecraftiano nascosto e dormiente sul fondo di un pozzo che trasforma tutto, grazie anche al contesto storico preconciliare, in una complessa storia di possessioni demoniache.
Lo scenario è quello di una spoglia cascina della pianura padana che grazie ad una regia coinvolgente diventa un componente dialogante con le vicende che ospita. Il tutto immerso nella dolcezza del paesaggismo campestre che diventa nelle mani di Zuccon un paesaggio dell’anima con i suoi silenzi, la costante presenza dei grilli, il vento tra gli alberi e le piante che sovrasta ogni altra cosa. Il sole che sorge e il buio implacabile. Un cielo che a volte è un affresco di realismo e a volte uno scenario metafisico sintetizzato nell’intervento del digitale. L’ambientazione stessa rappresenta un archetipo italiano depositato nella memoria comune di chiunque e questo rende particolarmente interessante e intimamente riconoscibile la trasposizione.
Un film di notevoli slanci estetici, sia attraverso la ricerca del paesaggio storico trasfigurato nel sogno, sia nel tormento della carne che si piega alla lenta distillazione del male. L’astrazione della natura maligna nel racconto lovecraftiano si rispecchia nella corruzione delle cose e delle persone che ne vengono in contatto. Da qui la necessità di lavorare sulla forte caratterizzazione dei protagonisti. Ci si accorge da subito di un notevole livello recitativo grazie alla performance di Marysia Kay che interpreta la povera Alice. Un ruolo intenso che necessita di forte fisicità dovuta al mutismo del carattere che interpreta e alla sua estensione attraverso la bambola che porta costantemente con sé. Il grande nome del cast è sicuramente Debbie Rochon, scream-queen estremamente prolifica e attiva nonché probabilmente la tromette più famosa.
Quando si parla di un film di Ivan Zuccon si ha la garanzia di un notevole lavoro sulla fotografia e Colour from the dark non fa eccezione. L’impalpabilità del male non può essere vista in trasparenza da giochi di luce, colori magici e ombre spettrali. Ma il sangue non manca.
Una pellicola importante nella ricca filmografia di Zuccon che rappresenta un ottimo esempio di horror moderno all’italiana senza timori reverenziali verso il passato. Un film necessario che rende obbligato il recupero data anche la nuova disponibilità nel mercato.
Titolo: Colour from the dark
Titolo originale: Colour from the dark
Regia: Ivan Zuccon
Attori: Debbie Rochon, Micheal Segal, Marysia Kay, Matteo Tosi, Emmet J Scanlan, Alessandra Guerzoni
Genere: Horror
Durata: 91 minuti
Anno: 2008
Paese: Italia