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Crossed – Recensione

L’apocalisse più spaventosa di sempre è cominciata. La recensione di Crossed.

Crossed è un fumetto del 2010 scritto da Garth Ennis (Preacher, The Boys) e disegnato da Jacen Burrows (Chronicles of Wormwood, Transmetropolitan) pubblicato in Italia da Panini Comics. Ci troviamo di fronte a un survival horror talmente violento e crudo da far sembrare The Walking Dead un fumetto per poppanti.

La storia di Crossed racconta le vicende di un gruppo di persone sopravvissute ad una devastante e mastodontica epidemia che trasforma gli infettati in psicopatici assassini depravati. Un tripudio di violenza si abbatte sull’intero pianeta, e in men che non si dica i “malati” saranno la maggioranza. L’unica speranza sarà quella di non essere trovati, di diventare “invisibili”. Gli scrociati, chiamati così perché una volta trasformati comparirà sul loro viso una macchia a forma di croce, non si fermeranno di fronte a nulla, pur di prendervi e uccidervi brutalmente.

Di primo acchito Crossed potrebbe sembrare un banale variazione del tema apocalisse zombie, (questi infetti, però sono vivi e molto lucidi). In realtà Ennis crea una delle apocalissi più spaventose e credibili che i miei occhi abbiano mai visto dai tempi de La notte dei morti viventi (1968) di George A. Romero. Dimenticate le tenere amicizie viste tra i personaggi fashion victim della serie tv The Walking Dead, qui le persone non infette diventeranno spietate e ciniche pur di sopravvivere, non ci sarà tempo per ragionare su cosa è giusto o sbagliato, non ci sono nè buoni, nè cattivi, nè eroi.

Garth Ennis non delude le mie aspettative già altissime, tutte le volte che ho letto un suo fumetto, che si trattasse di The Punisher o di Preacher, la mia sete di violenza è sempre stata appagata abbondantemente. Ma questa volta l’esperienza è stata superiore, perché siamo di fronte al mio genere prediletto, l’horror. E questo è un horror di quelli belli tosti.

Crossed – Vol-1

I disegni di Jacen Burrows riescono a esprimere e illustrare l’orrore con grandissimo stile e dramma. Le espressioni degli scrociati sono spaventosamente inquietanti e certi apici di violenza sono rappresentati in maniera magistrale. Siamo di fronte ad immagini adatte a lettori dallo stomaco forte (da notare le fantastiche illustrazioni tra un capitolo e l’altro).

Se vi terrorizzava l’idea di essere braccati da zombie che possono correre, come ne L’alba dei morti viventi di Zack Snyder o gli infetti di 28 giorni dopo di Danny Boyle, preparatevi a vivere l’ansia e l’angoscia più potente che una graphic novel vi abbia mai procurato, perché questi “mostri” sono vivi e intelligenti, in loro però è morta qualunque briciola di umanità e compassione. Gli scrociati non solo corrono, ma quando vi avranno preso non si limiteranno a uccidervi brutalmente, abuseranno di voi prima, durante e dopo avervi maciullato. Uomini, donne e bambini, nessuno sarà risparmiato.

Il ritmo è molto frenetico e leggendo Crossed vi sentirete braccati anche voi, vi sembrerà di far parte di quel “fortunato” gruppo di superstiti che dovrà imparare in fretta le nuove regole di sopravvivenza. Crossed è un piccolo cult e merita un posto di tutto rispetto nella libreria di un vero amante dei fumetti. Io l’ho adorato così tanto da decidere di posizionarlo vicino ai miei film horror preferiti.

Ora che siete giunti alla fine di questa recensione, il tempo è scaduto. È ora di alzarsi e ricominciare a scappare, gli Scrociati stanno arrivando!

  • Titolo: Crossed
  • Autore: Garth Ennis,
  • Disegnatore: Jacen Burrows
  • Pagine: 208 pp
  • Formato: 17×26 cm
  • Copertina: flessibile
  • Editore: Panini Comics (7 marzo 2012)
RASSEGNA PANORAMICA
Giudizio
Fondatore di NAQB e del Drag Me To Fest, sono un divulgatore di cinema horror e cinema indipendente. Se ti piace il mio lavoro, puoi seguirmi tutti i giorni in live su Twitch e supportami diventando Patreon!
crossed-recensioneGarth Ennis non delude le mie aspettative già altissime, tutte le volte che ho letto un suo fumetto, che si trattasse di The Punisher o di Preacher la mia sete di violenza è sempre stata appagata abbondantemente. Ma questa volta però l'esperienza è stata superiore, perché siamo di fronte il mio genere prediletto, l'horror. E questo è un horror e di quelli belli tosti. I disegni di Jacen Burrows riescono a esprimere e rappresentare l’orrore con grandissimo stile e dramma. Le espressioni degli scrociati sono spaventosamente inquietanti e certi apici di violenza sono rappresentati in maniera magistrale. Siamo di fronte ad immagini adatte a lettori dallo stomaco forte (da notare le fantastiche illustrazioni tra un capitolo e l’altro).

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