Fin dove si è disposti a spingersi pur di salvare i propri figli? La recensione di Dio non ti odia
È da poco arrivato nel catalogo di Prime Video il film di Fabrizio La Monica, Dio non ti odia. Pellicola drammatica (e horror?) indipendente del 2019 che fa del ridotto budget un punto di partenza per dimostrare che si può fare un buon film una buona idea e tanta dedizione.
Prima di approdare su Prime Video, l’opera di La Monica si è fatta conoscere a livello internazionale vincendo un’infinità di premi: “Best Drama” al Oniros Film Awards, “Best Feature” al Apulia Web Fest, “Best Film” al The European Independent Film Award, “Best Indie Film” al Diamond Film Awards, “Silver Stake” al The International Vampire Film e Arts festival, “Best Film” al UK monthly film festival, Vincitore al RAGFF New York ed è stata infine selezionata in un’altra quindicina di festival nel mondo. Insomma, un prodotto indie che si presenta alla grande e che ha attirato la mia attenzione.
Un padre è costretto a portare la figlia malata da un eremita guaritore, lui è l’unica disperata speranza di salvezza della fanciulla, prima che diffonda una misteriosa malattia tra gli abitanti del villaggio. Padre e figlia dovranno affrontare un lungo viaggio in una terra selvaggia, in una lotta contro il tempo, nel quale scopriremo ben presto che qualcosa di oscuro, antico e malefico infesta quelle terre. La malattia della ragazza non è l’unica minaccia che incombe su di loro e il padre sarà sottoposto alla prova più difficile della sua vita.
È in mezzo alla natura che si svolge questo film ed è in questo habitat immutato nel tempo che con due abiti d’epoca e un moschetto si può fare un salto temporale fino al diciottesimo secolo e la magia della sospensione dell’incredulità spicca il suo volo sfrenato. Ad aiutarla anche una trama subito intrigante e credibile, che riserverà colpi di scena e metamorfosi dal genere cinematografico nel quale sembra collocarsi inizialmente, infatti Dio non ti odia nonostante si presenti come un film drammatico è a tutti gli effetti nella sua esplicitazione un vero e proprio film horror. Girato con un elegante bianco e nero che sembra voler ricreare un gusto bergmaniano ormai purtroppo perduto, mette in mostra una regia che anche se con qualche sbavatura è di buona qualità, coerente ed essenziale. E Ricordandoci che siamo di fronte ad un prodotto indipendente, potremo notare come con la sua concretezza e uniformità stilistica la pellicola si impone come un prodotto fruibile dal grande pubblico senza soffrire troppo il confronto con film più mainstream e di largo budget.
Qualche inciampo lo troviamo nella recitazione di un cast non di primissimo livello che non sempre convince, ma di cui è apprezzabile e evidente la grande audacia nell’interpretazione. Nonostante ciò, uno dei punti di forza di Dio non ti odia sta proprio nell’interpretazione di uno dei suoi attori: Roberto Romano (il padre), bravo mentre recita in sottrazione, e assimila nel suo corpo i mille sentimenti contrastanti e dolorosi che tormentano la mente e l’anima del suo personaggio. Due occhi magnetici i suoi, spesso protagonisti della scena, che colmi di dolore e rabbia sembrano poter scoppiare da momento all’altro.
Dio ti non odia è un bel film, fatto con “niente” in cui i suoi realizzatori (tutti) hanno buttato il cuore e l’anima. Il risultano è la prova lucente che si possano fare film indipendenti di grande valore.
Titolo: Dio non ti odia
Titolo originale: Dio non ti odia
Regia: Fabrizio La Monica
Attori: Ferdinando Gattuccio, Roberto Romano, Emilia Passalacqua, Salvatore Nereo Salerno, Antonino Scaglione, Giorgia Scolozzi, Giovanni Zanca, Rino Cardinale, Paolo Tinnirello, Giuseppe Duminuco, Roberto Chimento
Prodotto da: Fabrizio La Monica, Ferdinando Gattuccio, Roberto Romano, Salvatore Nereo Salerno
Produzione esecutiva: Kàlama Film.
Paese: Italia
Anno: 2018
Colonna sonora: Vincenzo Di Silvestro.
Genere: Drammatico – Gotico
Durata : 85 minuti