L’horror estremo di Adrian Corona distribuito da TetroVideo. La recensione di DIS.
DIS è un film horror estremo del 2017 diretto da Adrian Corona, distribuito dalla anglo-italiana TetroVideo.
È davvero un piacere poter vedere e toccare con mano un prodotto TetroVideo, primo perché se arriva da loro sappiamo a prescindere che ci troveremo di fronte ad un prodotto molto ricercato e particolare, secondo perché la cura che viene dedicata al packaging in certi casi è superlativa. DIS ne è un esempio lampante, infatti il pack è composto da una cover di plastica ad incastro in perfetto stile ani ’80 molto retrò e che contiene uno splendido e inquietante poster del film. Ma torniamo al fulcro della questione: il film di Adrian Corona.
La trama racconta la storia di un ex-soldato dal passato criminale, che si rifugia in una foresta, dove sopravvive cacciando e si mantiene sessualmente attivo con l’aiuto di una bambola gonfiabile. In quel luogo però risiede un demone che fertilizza il suo giardino di mandragore con il seme degli assassini e il sangue di persone dannate, insomma un demone dal pollice verde. Corona crea un mondo soprannaturale horrorifico ispirandosi alle leggende che ruotano intorno alla mandragora e ispirandosi a divinità degli antichi romani come Dite o Dis Pater, associata in seguito a Plutone, dio degli Inferi.
La mandragora è una pianta su cui esistono molte leggende, anche a causa della sua forma: le radici sono caratterizzate da una peculiare biforcazione che ricorda la figura umana. La leggenda dice che strappare la pianta dal terreno provocherebbe un forte lamento, simile al vagito di un bambino. La mandragora infatti veniva considerata una creatura a metà tra il regno vegetale e quello animale, per questa ragione in antichità era usata per preparare pozioni magiche e come rimedio alla sterilità. Secondo le credenze popolari, le mandragore nascevano dallo sperma emesso dagli impiccati in punto di morte. Ma fate attenzione aspiranti stregoni e streghe, non usatela, perché in realtà è una pianta tossica e pericolosa.
Questo è un debutto per Adrian Corona, e nonostante ciò presenta un film da molti punti di vista maturo, con un’ambientazione suggestiva e una fotografia molto curata e stimolante. Il bravissimo Bill Oberst Jr. (nel cast di 3 From Hell) attore dallo sguardo glaciale, ci accompagnerà in un viaggio onirico e dantesco nell’orrore degli Inferi. Quasi privo di dialoghi e con una trama forse troppo scarna, potrebbe risultare difficile da seguire, se non fosse che vengono messe in scena situazioni horrorifiche sessualmente torbide e provocanti, con strizzate d’occhio al torture porn e al bondage che riacciuffano l’attenzione dello spettatore.
L’estetica è meravigliosa e dona una maggiore potenza inquietante alle scene di violenza, emblematiche sono quella all’inizio e quella alla fine del film. Nella prima, una donna nuda legata con catene in un dungeon è vittima di un perverso aguzzino, nella seconda invece… beh quella non ve la racconto, per non spoilerare. Vi posso solo dire che mi ha scioccato e disgustato notevolmente.
DIS è un buon film indipendente, con ottimi spunti e trovate interessantissime che mi sento di consigliare a chi cerca qualcosa di alternativo e un tipo di horror un po’ più torbido e perverso di quello che propone l’omologato circuito dei blockbuster. Indi per cui, TetroVideo si conferma ancora una volta una delle realtà più alternative e coraggiose nella distribuzione cinematografica.
Titolo: DIS
Titolo originale: DIS
Regia: Adrian Corona
Attori: Manuel Domínguez, Peter Gonzales Falcon, Lori Jo Hendrix
Durata: 61 minuti
Anno: 2018
Paese: USA