Il cult fantascientifico di cui non sapevate l’esistenza. La recensione di Dolcezza Extrema.

Esistono delle perle cult del cinema underground che il nostro bel Paese non riesce proprio a notare, ma che, per fortuna, oltre oceano trovano subito estimatori. Il caso più eclatante è Dolcezza Extrema di Alberto Genovese, pellicola comedy sci-fi che strizza l’occhio all’horror-splatter e che entra con gran merito nel catalogo della Troma Movies, ma che, Lloyd Kaufman non me ne voglia, è di gran lunga superiore alla gran parte dei titoli del loro catalogo.

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Per presentare Sick Sock Monsters from Outer Space (titolo USA di Dolcezza Extrema) Kaufman ha persino messo un piedi una messa in scena in perfetto stile Troma, con pupazzi socks (calzini) e seni al vento. Tutto ciò dimostra il forte interesse per l’opera del regista italiano.

Ma anche se, a livello estetico Dolcezza Extrema potrebbe sembrare il perfetto prodotto Troma, la pellicola in realtà è dotata di una sofisticata ironia e di virtuosismi visivi che la discostano abbondantemente dal mondo dei trash-movie. Il vero padre culturale di quest’opera è Meet the Feebles, secondo film di Peter Jackson realizzato nel 1989 che contrappone la “pucciosità” dei pupazzi stile Muppets Show alla rozzezza dei temi trattati.

Del resto, indagando a ritroso nella filmografia di Genovese, scopriamo che ai suoi esordi, il regista esibiva già una grande concretezza filmica, riuscendo a rendere accattivanti prodotti realizzati con mezzi dozzinali e budget esigui (vedi Fantagheiz from outer space, I Tre Volti del Rancore e L’Invasione degli Astro-Nazi).

Dolcezza Extrema è un film d’animazione anomalo, ambientato in scenografie CGI e con personaggi realizzati tramite materiali di riciclo come calzini e tappi della coca-cola. La grande dote di Genovese è l’amalgama che riesce a creare graficamente in post-produzione: la capacità di rendere credibili personaggi pupazzosi animati con le mani, dentro scenari realizzati in grafica 3D. In certi momenti, la fotografia regala qualche virtuosismo che ricorda allo spettatore di non essere di fronte ad un trash-movie che “celebra” il brutto.

Chi ci ha visto lungo, è Giacomo Ioannis, fondatore della Home Movies (suo anche Space Wolf, di Timo Rose), che ha deciso di distribuire il film con un ottimo packaging, creando un oggetto pregiato per chi come me, ama collazionare piccoli grandi cult underground.

Riguardo alla trama, sono sempre restio ad esporla anche sommariamente, perché come nel caso di Dolcezza Extrema, ogni dettaglio “assurdo” della storia va assaporato al momento. Ma vi dico che siamo in una galassia lontana, creature aliene cercano di sopravvivere e altre creature aliene di imporre la propria tirannia. Inutile raccontarvi chi sono i buoni, chi sono i cattivi e per quale bene superiore ci si immola, quel che conta è che questo film è pieno di sesso, droga, metal-gore e citazioni della pop-culture anni 80.

La pellicola è un tributo a film fantascientifici come Star Wars e Alien. Gli amanti dell’horror dovranno accontentarsi  purtroppo solo di un paio di scene splatter, che potremmo definire torture-porn per la spietatezza, ma che nel contesto “pupazzoso” sono atte più che altro a divertire lo spettatore piuttosto che inquietarlo. C’è spazio anche per un po’ di “musical”, il film è spesso inframezzato da pezzi metal e altri generi pensati ad hoc per la trama.

Diffidate da chi definisce questo, un film bello fatto con la “spazzatura”, sono stati spesi soldi, pochi rispetto ad una produzione “di Hollywood”, ma tanti per un semplice, ma geniale uomo. Dolcezza Extrema è più di un semplice film, è il lascito pop-fantascientifico alle nuove generazioni, di un “ragazzo” che sa sognare .

Colgo l’occasione per svelarvi che Alberto Genovese è alle prese con una nuova sorprendente opera, un film d’animazione horror dalle ambientazioni gotico espressioniste, ispirato al cinema di Wiene, Murnau e Dreyer, dove il protagonista Caligari e la sua assistente Bruta, devono affrontare la carenza di morti nel villaggio in cui gestisce la sua attività di pompe funebri. Ad ostacolarlo è la Resurrection Corporation del malefico Potriantow che offre una misteriosa nuova vita ai suoi abitanti, tra magia nera, mostri e cadaveri putrefatti.

Titolo: Dolcezza Extrema
Titolo americano: Sick Sock Monsters from Outer SpaceRegia: Alberto Genovese
Sceneggiatura: Massimo Vavassori
Attori: Marco Antonio Andolfi, Alberto Pagnotta
Colonna sonora: Antony Coia
Genere: Sci-fi, Fantascienza, animazione
Durata: 82 minuti
Anno: 2015
Paese: Italia
Produzione: Home Movies

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