Dai produttori di Doctor Sleep sbarca su Netflix un sorprendente horror ospedaliero. La recensione di Eli.
Ci sono almeno due motivi di interesse attorno a Eli, film horror da poco presente tra le nuove uscite di Netflix. Il primo è che il film, prima entrare nel catalogo del colosso americano, era una produzione Paramount. Questo avvicendamento in corso d’opera lascia presagire un prodotto di non facile collocazione e un progetto non privo di difficoltà. Il secondo motivo è legato alla produzione da parte di Intrepid Pictures.
Lo studio ha prodotto tra i più interessanti horror dei tempi recenti (tra gli altri Oculus, Oujia – Le origini del male, The Strangers) e soprattutto sta per sbarcare nelle sale con l’ambizioso Doctor Sleep. È legittimo quindi aspettarsi molto da un film come Eli anche perché Trevor Macy , fondatore di Intrepid Pictures, è stato uno dei produttori esecutivi di The Haunting of Hill House. Si può già dire che questa lunga mano si vede molto presto nelle atmosfere di Eli. La fotografia calda e soffusa nonché gli scenari ricordano facilmente la serie di Mark Flanagan, ma le affinità si fermano qui poiché non abbiamo l’ottimo Flanagan dietro la macchina da presa ma l’irlandese Ciaran Foy, noto soprattutto per Sinister 2.
Il povero Eli è un ragazzo affetto da una misteriosa malattia autoimmune che gli impedisce di stare a contatto con il mondo. L’allergia per qualsiasi elemento naturale, compreso l’ossigeno, rende la vita praticamente impossibile se non in uno stato di perenne quarantena. La speranza giunge da una clinica specializzata che ha sede in una bellissima villa isolata di campagna, dove il giovane Eli viene accolto da una inquietante Lily Taylor nel ruolo della dottoressa Horn.
Quello che ci si presenta è un horror ospedaliero sorretto anche dalle dinamiche di una famiglia provata dalla malattia del figlio e dalle difficoltà economiche per le sue cure. A questo proposito si rivelerà ottima la scelta della perennemente afflitta Kelly Reilly nel ruolo della madre di Eli. Tutto questo si fluidifica perfettamente nell’atmosfera gotica di una enorme villa vuota e buia, immersa in una campagna nebbiosa e spettrale. La virata nella ghost story è dietro l’angolo ed è presto chiaro che nella misteriosa casa in cui Eli è l’unico ospite, qualcosa non quadra. Infatti molto presto si sviluppano schemi già percorsi di apparizioni nel buio, figure spettrali “samariane” e balzi improvvisi alle spalle. Tutto questo per la verità con soluzioni migliori del solito e in alcune occasioni la paura è autentica.
Se le meccaniche tipiche dell’horror jumpscare cadenzano il film con un ritmo abbastanza prevedibile, il filo di tensione che conduce attraverso le zone d’ombra tiene alta l’attenzione al futuro prossimo dello sfortunato Eli. A mitigare la solitudine del povero Eli è la presenza esterna alla casa di Haley, ovvero Sadie Sink direttamente da Stranger Things. La rossa ragazzina in effetti non si è ancora liberata dal suo character principale e si vede. Nessuna differenza tra la misteriosa Haley e Max, anzi un perfetto copia incolla che non passa inosservato. In favore della giovane attrice c’è da supporre che i set fossero praticamente sovrapposti essendo entrambi del 2018. Tuttavia il suo ruolo aiuta a confondere le acque in attesa di una svolta totale del film che arriva giusto in tempo per dividere il pubblico.
Non può essere altrimenti dato che si va ad affrontare un totale stravolgimento del peso specifico dei protagonisti. È davvero difficile prevedere gli avvenimenti che portano ad una conclusione piuttosto sconcertante e che risolleva il film da uno scenario del tutto prevedibile. Di certo non sarà un film memorabile ma Eli è un onesto tentativo di mescolare carte già lette negli ultimi anni e nel farlo non esita a spezzare il film in due mondi completamente distinti, sfidando la sorte dell’inevitabile effetto straniante a fronte di un target generalista tipicamente bing watcher. Le reazioni in rete si fanno già sentire ed è un buon segno per Ciaran Foy. A ben vedere la Paramount non ha affatto sbagliato nel lasciare a mani diverse un progetto non facile da gestire e una piattaforma come Netflix è certamente il veicolo migliore per portare Eli a più occhi possibili. Tutto sommato un bel colpo.
Titolo: Eli
Titolo originale: Eli
Regia: Ciarán Foy
Attori: Charlie Shotwell, Kelly Reilly, Max Martini
Genere: Horror
Durata: 98 minuti
Anno: 2019
Paese: USA