Non è la prima volta che un caso di morte reale diviene fonte di ispirazione per un horror, anzi, è di questo che si nutre l’industria cinematografica. Almeno così dice la frase “tratto da una storia vera!”. Il caso di cui sto per parlarvi però, è molto particolare e tutt’ora avvolto nel mistero, a tratti sconcertante, o per meglio dire raccapricciante. Faccio riferimento alla vicenda della ventunenne Elisa Lam, ritrovata morta nella cisterna del Cecil Hotel a Los Angeles, il cui video ripreso dalle telecamere di sorveglianza, ha attirato e scosso l’opinione di mezzo popolo del web (tra l’altro ha ispirato anche la stagione Hotel di American Horror Story).

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Il tanto diffuso video in questione mostra la Elisa Lam mentre entra in un ascensore e preme freneticamente svariati tasti per poi nascondersi rannicchiata in un angolo, come se ci fosse qualcuno ad inseguirla. Poi, ancora si vede la ragazza nella hall mentre gesticola, come se stesse accarezzando un qualcosa di invisibile.
È da aggiungere che la giovane non si trovava in un hotel qualunque, ma nel noto Cecil Hotel, che gode di una fama molto macabra visto che in esso si sono verificati, nel corso degli anni, diversi episodi di presunti suicidi, e tra i suoi clienti pare che ci sia stato anche il serial killer che ha agito negli anni ’80 Richard Ramirez alias The Night Stalker.

Le teorie riguardo la morte di Elisa Lam sono tra le più svariate, dai disturbi del comportamento, all’assunzione di droghe fino a tesi riguardanti la possessione.
Una delle più diffuse è quella secondo cui la ragazza si fosse ammalata di tubercolosi, tesi basata sul fatto che nella zona vicina all’hotel si era verificata una vera e propria epidemia della malattia al tempo. Ma dall’autopsia non è stata riscontrata alcuna traccia del bacillo in questione, né alcun segno di intossicazione da droghe o sostanze simili. L’unica cosa certa che si sa sulla Lam è che soffrisse di un disturbo bipolare che, a quanto pare, ha contribuito alla sua morte. Ma il luogo dove è stato rinvenuto il suo cadavere, una cisterna d’acqua difficile da raggiungere, lascia molte perplessità.

Insomma suicidio o omicidio non lo sapremo mai, l’unica cosa certa è che il mistero riguardo al suo caso ormai è diventato un qualcosa di estremamente intrigante, pur se triste. Ovvio quindi, che una vicenda del genere di cronaca nera non poteva che attirare l’attenzione di Hollywood e del grande regista Sean Cunningham (Venerdì 13).
Il regista metterà in evidenza una delle teorie più interessanti: un gioco intriso di sangue effettuato sul web, secondo cui in base a una leggenda metropolitana, attraverso una determinata sequenza di pulsanti dell’ascensore del Cecil Hotel sarebbe possibile raggiungere l’Aldilà.

Il titolo del film sarà The Elevator Game e sarà il primo adattamento su pellicola riguardante il caso di Elisa Lam. La pellicola racconterà le vicende di una giovane la cui sorella scompare dopo aver partecipato a uno strano rituale sul web, finendo come e dove, ormai tutti sappiamo.

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