Quando nulla facile è come sembra. La recensione di Eloise.
Eloise è un film uscito (con molta fatica) nel 2016, dopo esser stato annunciato e girato nel 2014 da Robert Legato, noto supervisore degli effetti speciali (tra i più importanti Titanic e la serie di Star Trek: The Next Generation). Il soggetto del film è l’Eloise, un famoso ex ospedale psichiatrico situato a Nankin Township nel Michigan, chiuso nel 1984 dopo più di cent’anni di attività.
Aperto nel 1832 come ospizio per poveri, cominciò ad ospitare malati e dottori diventando un importante centro medico ed espandendosi a dismisura, tanto da possedere, tra le varie cose, un proprio codice postale, una caserma dei vigili del fuoco e una ferrovia privata. Prese il nome dalla figlia del capo delle poste di Detroit e fu uno dei primi centri ad usare i raggi x, la dialisi e la musicoterapia attirando molti pazienti, alcuni anche noti come i giocatori di baseball Kustus, LeJeune, Krause e Kavanagh e il musicista Flinders. Il declino cominciato nel 1958 con la fine delle attività agricole, portò alla chiusura del reparto psichiatrico nel 1977 e infine alla chiusura definitiva nel 1984.
Ad oggi gran parte della sua superficie è stata trasformata in campi da golf ed un grosso centro commerciale, rimangono solo quattro edifici originali, uno dei quali è stato dato alle fiamme diversi anni fa da dei piromani. A differenza di molti altri ex manicomi, non risultano storie spiacevoli inerenti maltrattamenti e/o violenze, pertanto nel film viene utilizzato solo come location ma non riporta nessuna storia vera.
Jacob (Chace Crawford, noto per il ruolo di Nate in Gossip Girl) sta per entrare in possesso di una considerevole eredità, l’unica cosa che deve procurarsi è il certificato di morte di una parente, che si trova nell’ex ospedale psichiatrico Eloise. Insieme all’amico Dell (Brandon T. Jackson), all’esperto fan dell’Eloise Scott (P.J. Byrne) accompagnato dalla sorella Pia (Eliza Dushku, intramontabile Faith nella serie Buffy l’ammazzavampiri e protagonista del telefilm Tru Calling), si avventura all’interno dell’ospedale ma una volta dentro si ritroverà ad affrontare i demoni del posto, nonché quelli del suo misterioso passato.
Eloise è un film che poteva dare molto, a partire da una location storica molto particolare, un cast con nomi interessanti (tra i quali, soprattutto, Robert Patrick, lo storico T-1000 di Terminator 2) e alla regia un mago degli effetti speciali. Ma allora cosa non ha funzionato?
Il film parte molto lento, ci vogliono almeno 30 minuti per entrare nel vivo della storia su 89 minuti totali, gli effetti speciali, seppur ben fatti, sono pochi e non fanno mai paura, le apparizioni sono poco inquietanti e non attaccano mai in modo crudele i protagonisti, il villain sembra frenato e non da’ mai una vera e propria dimostrazione della sua cattiveria. Nonostante la storia possa avere dell’interessante, la resa è noiosa e poco fluida ed è facile distrarsi e sentirsi poco coinvolti. Rimarchevole solo uno dei metodi sperimentali del Dottor H.H. Greiss secondo il quale per affrontare una fobia bisogna farla vivere al paziente fino all’estremo (che ricorda molto la storia del fumetto Dylan Dog n° 185 intitolato proprio Phobia del 2002, se vi piace il concetto vi consiglio di leggerlo).
Con un budget di circa 2 milioni di dollari ci si aspettava sicuramente di più dei soliti cliché: manicomio infestato perché il dottore pazzo torturava i pazienti, flashback color seppia e suono ovattato per distinguerli dal presente, amico di colore “ovviamente” criminale e bisognoso di soldi, malati mentali sdentati e più paurosi del film stesso e così via. Che abbiano speso tutto per l’affitto della location originale e del cast? A questo punto allora, forse era meglio risparmiare un po’ per dedicarsi di più alla storia.
Titolo: Eloise
Titolo originale: Eloise
Regia: Robert Legato
Attori: Chace Crawford, Eliza Dushku, Brandon T. Jackson, P.J. Byrne, Robert Patrick
Genere: Horror/Thriller
Durata: 89 minuti
Anno: 2016
Paese: USA