Film horror anni ’80: 7 pellicole che devi assolutamente aver visto se sei appassionato di horror
Seti stai chiedendo quali sono i migliori film horror anni 80′: abbiamo scelto per te 7 pellicole che devi assolutamente vedere se sei un appassionato di horror. Si tratta di titoli molto eterogenei fra loro, selezionati al fine di fornire un’ampia panoramica su uno dei decenni d’oro del cinema dell’orrore.
Durante quel periodo, il nostro genere preferito ha vissuto un boom incredibile che è stato dominato dagli slasher… ma non solo. Gli adattamenti dai libri di Stephen King (la lista è infinita), la grande sperimentazione, titoli made in Italy di livello e tanto altro… Sedetevi, preparate i pop-corn e premete play! Che le mille facce del terrore vi stupiscano!
Christine (1983)
Lungometraggio tratto dalla penna del Re del brivido, Sua Maestà Stephen King. Dietro la macchina da presa spazio a uno dei migliori registi della storia dell’horror: John Carpenter. Film impregnato dalla teen culture anni ’50 americana, sebbene sia ambientato nel 1978, segue l’evoluzione di Arnie da classico “sfigato” della scuola a bad boy dannato. L’incontro con una Plymouth Fury rossa fiammante segnerà l’inizio di una morbosa e infernale relazione: quale segreto nasconde questa macchina dal passato tragico? Fatevi cullare dalla straordinaria direzione di Carpenter.
Phenomena (1985)
Unicum nell’opera di Dario Argento, “Phenomena” è un fanta-horror dalla trama eccezionale. Il regista romano riesce finalmente a girare una storia incentrata su ragazze giovanissime, suo vecchio pallino dai tempi di “Suspiria”. La giovane Jennifer Corvino inizia a frequentare un lussuoso collegio femminile in Svizzera, dove un misterioso serial killer sta mietendo vittime fra le studentesse. L’incontro con il professor McGregor (Donald Pleasence) rivelerà la capacità telepatica che lega la protagonista agli insetti. Ma non spoileriamo oltre… Pellicola di grande successo, soprattutto in Giappone, vanta un ottimo cast ed effetti speciali di grande inventiva (Sergio Stivaletti). Curiosità: il film segna il debutto di Fiore Argento, primogenita del regista e prima vittima dell’assassino.
Il tunnel dell’orrore (1981)
Firmato da Tobe Hooper, “The Funhouse” è pervaso da un’atmosfera molto particolare e inquietante. Si sviluppa quasi interamente su un’unica location: quella del parco divertimenti, tanto funzionale al genere horror (“Il gabinetto del dottor Caligari”, “Freaks”, “Carnival of Souls”, “Malatesta’s Carnival of Blood”). La giovane Amy non vuole perdersi la fiera itinerante che è appena arrivata in città e decide di andare (di soppiatto) con il suo nuovo ragazzo e la sua migliore amica, anche lei accompagnata. Dopo aver provato alcune attrazioni, il gruppo decide di passare la notte nella “Funhouse”, dove assiste incredula a un omicidio. Ogni via di fuga è bloccata: chi sono il proprietario dell’attrazione e suo figlio? Pay to get in, pray to get out!
Santa Sangre (1989)
Altro lungometraggio che ruota intorno al mondo dell’intrattenimento circense, “Santa Sangre” è uno dei capolavori di Jodorowsky, vero maestro della regia. Il film, che mantiene l’aria di cripticità tipica dell’autore, è un horror psicologico molto sperimentale. L’indagine dell’Io e delle relazioni si incarna nella storia di Fenix, che da piccolo aveva assistito al tragico scontro tra la madre (cui il padre di Fenix ha tagliato le braccia) e suo marito (suicidatosi). Scappato da una clinica psichiatrica, il protagonista ormai adulto è succube della tirannica madre e autore di femminicidi reiterati. Semplicemente magico.
Grano rosso sangue (1984)
Anch’esso tratto dalla fantasia di Stephen King, il film è uno slasher di grande intrattenimento. La religiosa comunità agricola di Gatling, Nebraska, si fonda sulla raccolta di grano di cui abbondano i suoi sterminati campi. Il dodicenne Isaac, figura carismatica capace di manovrare tutti i giovani con la sua influenza, ha in mente un piano diabolico che sconvolgerà la cittadina… I punti di forza di “Grano rosso sangue” sono l’atmosfera, l’ambientazione e le musiche di Elias. Il suo successo al botteghino ha prodotto una saga di ben nove lungometraggi, l’ultimo proprio del 2018. Non eccezionale, ma comunque una trasposizione interessante e carica di brutalità.
Incubo sulla città contaminata (1980)
Titolo italiano diretto da Umberto Lenzi, “Nightmare City” è un horror fantascientifico in cui la diffusione di materiale radioattivo causa un incredibile degrado fisico (e celebrale) sull’uomo. Il conseguente sovvertimento dell’ordine sociale pone le basi per uno sviluppo di buon intrattenimento e dal ritmo sostenuto. Ispirazione per Tarantino e Rodriguez, è il primo film in cui creature di tipo-zombie corrono, ma non chiamatele così di fronte al regista (che distingue nettamente la contaminazione dei vivi dalla resurrezione dei morti). Recupero ideale per le serate morte.
Dèmoni e Dèmoni 2 (1985-86)
Chiudiamo con un altro grande “made in Italy”, anzi, raddoppiamo! Sì, perché entrambi i titoli della saga “Dèmoni” del duo Argento-Bava, rispettivamente nei ruoli di produttore e regista, meritano di essere visti. Lamberto Bava dirige entrambi i film, vere chicche per gli appassionati. Nonostante il primo sia considerato superiore, anche Dèmoni 2 non sfigura. La saga, basata sul concetto di “trasformazione”, è un cult assoluto che non può mancare al vostro bagaglio di cinema horror.
Speriamo che questa lista possa essere uno spunto per coloro che abbiano voglia di andare alla scoperta di un mondo che non si finisce mai di esplorare. Ce n’è per tutti i gusti.