Parliamoci chiaro, i film horror devono tutto o quasi alle sue protagoniste le cosiddette Scream Queens, le vere e proprie regine delle pellicole, quelle attrici che in molti casi sono le uniche superstiti tra le vittime degli spietati serial killer o dei mostri di turno.

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Pensateci bene, le loro grida, la loro ansia, la loro bravura sta tutta nell’essere in grado di farci saltare dalla poltrona. Una delle prime attrici ad essere identificata come Scream Queen fu Fay Wray, la storica protagonista di King Kong. Ma nel corso del tempo la figura delle cosiddette Regine urlanti si è evoluta, da damigelle inermi in attesa di essere salvate da un protagonista maschile, a vere e proprie icone di astuzia e coraggio in grado di annientare ed uccidere i più efferati killer.

Ricordiamo PJ Soles che acquisì notorietà in film di genere negli anni ’70, famosa per i ruoli in Carrie, Halloween, e La casa del diavolo. Come non ricordare Jamie Lee Curtis per il suo esordio nel film horror Halloween. La Curtis ha anche preso parte a La notte delle streghe di John Carpenter. Fin dal suo esordio le è rimasta la fama di regina dell’urlo, spesso definita anche regina del genere horror sebbene abbia dichiarato di essere terrorizzata da queste pellicole e che preferisca non guardarle.

Tornando a quelle che hanno avuto la meglio, quale miglior esempio se non Heather Langenkamp, più nota come Nancy Thompson, la tipica ragazza della porta accanto, la quale, a differenza delle sue colleghe del tempo che trasudavano sesso, è entrata nell’immaginario collettivo come icona astuta, ingegnosa e coraggiosa, in grado di annientare Freddy alias Robert Englund in tutte le pellicole in cui ne ha fatto parte. In effetti dobbiamo riconoscerle di non essere stata una inerme regina urlante bensì una degna avversaria per Krueger. La sua diretta antagonista (solo perché appartenente ad un’altra saga) è Ashley Lawrence ossia Kristy in Hellraiser che nel primo film viene presentata come una giovane innocente e quasi vittima per poi risvegliarsi in lei un coraggio e una forza d’animo tale, a partire dal secondo capitolo della saga, da avventurarsi in un inferno parallelo per combattere in prima persona i cenobiti.

Ovviamente ce ne sono state tantissime che godono di ottima fama, come Danielle Harris, che è la più giovane scream queen, famosa per aver interpretato diverse pellicole horror: Halloween 4 (1988), Halloween 5 (1989): The Revenge of Michael Myers (come Jamie Lloyd), Halloween (2007) e Halloween II (come Annie Brackett). Neve Campbell è stata più volte definita come la moderna Heather Langenkamp, famosa per la sua interpretazione di Sidney Prescott nella serie Scream. Insomma che dire, un altro tipo di ragazza della porta accanto che ha capito bene come utilizzare a proprio vantaggio le regole del cinema slasher diventando un’icona degli horror anni ’90. Personalmente da nostalgico le ho apprezzate principalmente nelle loro interpretazione fino agli anni 90, forse perché dal mio punto di vista anche gli horror erano diversi. Ciò non toglie che molte si sono distinte anche nelle pellicole anni 2000, raggiungendo un buon livello come nel caso delle attrici: Shawnee Smith (in Saw) e Sarah Michelle Gellar (che per l’immaginario collettivo è e rimane sempre Buffy, nonostante abbia interpretato numerose altre pellicole come The Grudge (2004) (ne abbiamo parlato qui), L’incubo di Joanna Mills (2006), Possession (2008). Non possiamo concludere l’articolo senza menzionare la scream queen di casa nostra, il cui titolo senza mezzi termini è stato attribuito ad Asia Argento, forse il motivo sarà perché la maggior parte degli horror all’italiana sono stati diretti dal padre Dario. Ma in ogni caso, dobbiamo riconoscerle di essere l’unica attrice presente sulla scena horror italiana che annovera anche molte apparizioni in film di altri grandi del brivido internazionali tra cui, La Terra dei morti viventi (2005) diretto da George A. Romero. No, tranquilli, non dimentico Janet Leigh l’attrice famosissima per la scena storica della doccia in Psyco di Hitchcock, la quale, sono certo, con il suo urlo è quello che più facilmente rappresenta il ruolo e salta alla mente come una fotografia. Eppure, sbalordì il pubblico per la cruenta morte che avviene nel primo atto della pellicola, lasciando un messaggio chiaro a tutti, magari aiutando anche la suspense delle altre pellicole: a nessuna Scream Queen è garantita la sopravvivenza fino ai titoli di coda!

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