Scopriamo quali sono le fobie che ispirano maggiormente il cinema horror.
Vi siete mai chiesti cosa accomuna tutti o quasi i film horror sia di nuova, che vecchia generazione? La risposta è tanto semplice quanto ampia: le paure o per meglio dire, le fobie. Già in passato mi è capitato di affrontare questo tema, ma oggi intendo concentrare l’attenzione su particolari tipi di fobie, quelle correlate direttamente ai film horror.
Da Shining a Panic Room, fino a Man in the Dark e all’estremo Buried, ambientato in una bara, sono solo alcuni degli esempi cinematografici che mettono in scena alcuni di questi traumi mentali.
È scientificamente provato che basta la sola visione dei film horror per determinare ansia, e traumi con accelerazione del ritmo cardiaco, e cosa da non sottovalutare per i meno in forma, la perdita di calorie.
Tra le fobie più diffuse c’è quella per gli animali, in primis quella dei rettili chiamata Herpetofobia, in grado di determinare veri e propri attacchi di panico. È risaputo che i film horror sono in grado di influenzare la percezione emotiva dei soggetti più fragili, in questo caso probabilmente l’influenza è dovuta a un cult rimasto nella storia come Anaconda (1997). Altra fobia che appare anche un po’ buffa ma ormai conosciuta, è quella dei clown chiamata coulrofobia, molto comune non solo negli adolescenti ma anche in parecchi adulti, ovvio la filmografia (nata prendendo spunto dalla fobia) incentiva molto il diffondersi di tale paura; in concomitanza dell’uscita di It nelle sale americane ci aspettiamo tanti, nuovi, paurosi dei clown.
Tra le più comuni fobie ci sono poi quella del buio detta nictofobia o del sangue emifobia, ma di sicuro la più strana e negli ultimi tempi più discussa è la paura dei buchi o tripofobia, entrata in lista come tra le più psicologicamente ambigue ufficialmente nel 2005. Insomma se anche un alveare è in grado di mettervi a disagio, allora soffrite di questa patologia.
In passato non se ne sapeva gran che, ma il web amplifica e rende famosi, infatti, la tripofobia è letteralmente esplosa nel 2003 quando sui social comparì una strana e geometrica figura raffigurante un fiore di loto photoshoppato che spuntava dal seno di una donna e poi su una spalla con la notizia che fosse stato impiantato da un insetto sotto forma di larva e poi esploso in quella forma “bucarellata” atta a contenere altri insetti. Fu isteria sul web collegata a un disgusto che tutt’oggi, pur sapendo la verità, fa rabbrividire.
Tornando al mondo del cinema, come già detto, le fobie sono protagoniste indiscusse dei film horror, e nella settima stagione di American Horror Story, rappresentano il tema chiave, Sarah Paulson nelle prime puntate mostra veri e propri attacchi di panico nel vedere (o immaginare) dei clown o dei buchi.
Ma la serie AHS ha aggiunto un’altra figura che può essere definita una vera e propria fobia, specialmente in America, la Trumpfobia!