Vorrei presentarvi From Hell il frutto di dieci anni di vita, realizzato da Alan Moore, senza dimenticare il grandissimo contributo dei disegni di Eddie Campbell.
Questo graphic novel è stato pubblicato tra il 1991 e il 1996 diviso in 10 episodi, ma si può trovare anche raccolto in un unico volume (ristampato da poco in una nuova edizione integrale di 576 pagine completamente restaurate).
Di cosa parla From Hell?
Parla del famoso serial killer di Whitechapel, il celebre Jack lo Squartatore. Le sue vicende sono ormai popolari, sono state frutto di film, serie tv e romanzi. Ne abbiamo già parlato qui (La vera identità di Jack lo squartatore).
Ma mai il killer è stato presentato o meglio rivelato fin da subito come fa Moore nel suo fumetto, diventando l’impersonificazione del male che affligge l’uomo.
From Hell, contribuisce a dare al fumetto una dimensione più ampia, in grado di trasmettere emozioni ad un pubblico maturo. In grado di comprendere la storia oltre ai disegni, interpretandolo a livello personale andando a confrontarsi con se stessi.
Moore ci fa capire attraverso la sua storia che non è importante scoprire chi sia realmente Jack lo Squartatore, ma capire l’impersonificazione del male che rappresenta Jack all’interno del 1800 nella Londra vittoriana.
Seguendo le teorie di Stephen Knight, ovvero di un intrigo massonico da parte del serial killer, mescolate alla creatività stessa di Moore, è riuscito a creare un evoluzione personale dell’intrigo riguardante di come i delitti facessero parte di una cospirazione; per insabbiare la nascita di un figlio illegittimo del Principe Alberto Vittorio. Intrecciando anche eventi storici realmente accaduti, come la presenza di Elephant Man, nell’ospedale di Whitechapel, in cui realmente fu ospitato per anni.
Moore e Campbell hanno documentato minuziosamente i fatti sulla Londra dell’epoca per rendere la storia più verosimile. L’ultima versione del romanzo grafico contiene anche una quarantina di pagine dedicate alle note e referenze, che fanno chiarezza su quali fatti sono ideati dalle fantasie dell’autore e quali invece sono avvenimenti realmente accaduti.
Un epilogo a fumetti segue le note, in cui la coppia Moore & Campbell rappresentano alcune ipotesi su reati commessi dagli “squartatorologi”, i cosiddetti studiosi di Jack lo Squartatore.
Il titolo “From Hell” è ispirato alla lettera originale del 1888 inviata da Jack lo Squartatore alla commissione di Vigilanza di Whitechapel. La lettera era accompagnata da una piccola scatola contenente un pezzo di rene umano, conservato in alcol etilico.
I disegni di Campbell sono graffianti, sporchi e talmente cupi che turbano il lettore. Alternati ad una rappresentazione architettonica minuziosa e perfetta che si vede chiaramente nel quarto capitolo, tramite un giro turistico tra i principali monumenti del protagonista con il cocchiere. Simboli architettonici che secondo Moore rappresentano la malvagità eterna del genere umano.
From Hell a parer mio non ha nulla da invidiare ai famosi capisaldi del fumetto, sto parlando di: Watchman, V per Vendetta, The Killing Joke, Kingdom Come, Maus, Il Ritorno del Cavaliere Oscuro ecc…
Questo graphic novel è un fumetto che dopo averlo letto, non rimane semplicemente in libreria a prendere polvere, ma viene letto e riletto, From Hell è e sarà sempre una fonte di spunti e approfondimenti.
Concludo con una piccola dichiarazione rilasciata da Alan Moore alla domanda:
Come mai From Hell ha raggiunto pochi lettori? (pochi a confronto del famoso Watchmen) Però ci sono anche i lettori curiosi…quelli che, se scrivi qualcosa, comunque la vogliono leggere.
“…Sai, li amo tutti…con questi lettori sento di avere una comunicazione speciale. Parlo di quelli che hanno seguito il mio lavoro in viaggi spesso molto strani. Quelli che hanno avuto la tenacia o la resistenza di seguirmi negli orrendi meandri e nei bui corridoi di From Hell.”
Alan Moore