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Funhouse – Recensione

Funhouse 2019 - Recensione
Funhouse 2019 - Recensione

Il Grande Fratello si tinge di horror. La recensione di Funhouse

Funhouse è un film del 2019 scritto e diretto da Jason William Lee (The Evil in Us, Alphamem) e uscito in home video in formato blu-ray e DVD in limited edition con Midnight Factory. Nel cast troviamo Khamisa Wilsher, Gigi Saul Guerrero, Christopher Gerard, Mathias Retamal, la prorompente Karolina Benefield e Valter Skarsgård, fratello di Alexander Skarsgård che interpreta Pennywise nel recentissimo remake di It diretto da Andrés Muschietti.

L’edizione limited della Fabbrica di Mezzanotte è sempre elegante, ma questa volta si presenta con una colorazione blu che si discosta parecchio dal solito rosso sangue che giustamente predomina nelle precedenti edizioni. Una grafica dallo stile futuristico, un po’ vaporwave, con raffigurati in copertina una testa di panda, una mazza chiodata e la scritta: “Quanti like vale una vita?”. Ma scopriamo insieme quali significati si nascondono dietro questi segni.

Un gruppo di celebrità della tv, della musica e del cinema di serie b, alcune delle quali divenute ormai meteore, parteciperà ad una sorta di Grande Fratello per VIP per tornare alla ribalta o semplicemente per fare un po’ di soldi “facili”. All’interno dell’angusto e poco credibile set dove si svolgerà lo show, le cose sembrano procedere tranquillamente per i concorrenti, ma ad un certo punto si arriverà al fatidico momento delle eliminazioni, e sarà lì che gli ignari protagonisti dello show e gli spettatori che seguono dal web la trasmissione si renderanno conto che il gioco prevederà scontri all’ultimo sangue e sfide mortali. Chi deciderà i concorrenti che si salveranno da queste terribili prove sarà proprio il pubblico da casa, attraverso i propri like. Cosa saranno disposti a fare i partecipanti per non farsi eliminare… in tutti i sensi?

I like, i follower, le celebrities e la spettacolarizzazione del trash, della violenza e della morte, sono i temi della pellicola e ahimè una realtà sempre più reale e tangibile anche nella vita di tutti i giorni. E sotto questo punto di vista Funhouse, che non ha nulla a che vedere con The Funhouse, di Tobe Hooper, si rivelerà un film quanto meno impegnato, che ha voglia di mettere l’accento su temi sociali importanti e che ci toccano tutti, ma lo fa in modo un po’ troppo scontato e imbastendo una messa in scena piuttosto rudimentale e poco convincente dal punto di vista cinematografico.

Funhouse

Siamo di fronte all’ennesimo film horror che basa la sua trama su un game-show tv estremo e mortale, soggetto che abbiamo già visto in mille salse e che ci riporta alla mente il suo esponente più famoso e ormai cult: L’implacabile del 1987 diretto da Paul Michael Glaser con Arnold Schwarzenegger e liberamente tratto dal romanzo L’uomo in fuga di Stephen King. Anche nel film di William Lee si affronta la tematica del distacco con la realtà e del cinico voyeurismo del mondo verso una brutalità spettacolarizzata invece che condannata, dove un pubblico insensibile si sollazza vedendo morire male i contendenti in battaglie all’ultimo sangue.

Niente di così nuovo quindi dal punto di vista della trama e dei concetti, e anche la messa in scena, basata su scenografie poco attinenti al contesto e una recitazione fortemente esasperata (Valter a parte) non aiutano a portare a casa il risultato, almeno non del tutto. Non supportato dalla scrittura poco pregnante del suo character, troviamo anche un Valter Skarsgård abulico, incapace di coinvolgere lo spettatore e dare un contributo positivo alla pellicola, così come la maggior parte dei suoi colleghi, a tratti completamente fuori rotta.

Purtroppo non basteranno neppure le gustose scene splatter realizzate con ottimi effetti speciali in un magistrale mix di CGI, post produzione ed effetti manuali, o lo striptease molto fanservice di Karolina Benefield che sfoggerà un prorompente topless, a risollevare le sorti di Funhouse, che si rivelerà una pellicola non molto divertente, poco spaventosa e piuttosto banale nell’esposizione di problematiche sociali ormai non proprio nuovissime al cinema horror.

Titolo: Funhouse
Titolo originaleFunhouse
Regia:  Jason William Lee
Attori: Karolina Benefield, Valter Skarsgård, Khamisa Wilsher, Gigi Saul Guerrero, Christopher Gerard, Mathias Retamal
Paese: Svezia, Canada
Anno: 2019
Genere: Horror, splatter
Durata : 106 minuti

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