Il trailer di Ghost House e l’intervista esclusiva a Russell Geoffrey Banks, uno dei protagonisti del film di Rich Ragsdale.
Ghost House è un film horror diretto da Rich Ragsdale (regista in precedenza di commedie e serie TV come La vita secondo Jim e dell’horror con Danny Trejo The curse of El Charro) e interpretato da Scout Taylor-Compton (Halloween di Zombie), James Landry Hébert (Carnage Park), Mark Boone Junior (30 Giorni di buio e Seven) e Russell Geoffrey Banks (Who’s Watching Oliver).
La trama parla di una giovane coppia, Julie e Jim, che decide di trascorrere le vacanze in Thailandia. La giovane vuole fotografare e visitare le leggendarie “Case dei fantasmi”, santuari che, secondo il folklore locale, dovrebbero ospitare anime in cerca di pace e serenità eterna. Durante il loro viaggio nelle foreste thailandesi, i ragazzi incontrano due turisti che li conducono verso un luogo particolare: un cimitero dei santuari, zona avvolta da arcani misteri. Dopo la visita, Julie inizierà ad essere tormentata in modo via via sempre più crudele da uno spirito maligno. Per Jim inizierà una corsa contro il tempo per spezzare la maledizione e salvare Julie dalla pazzia e dalla morte.
Già dall’interessante trailer è possibile notare la volontà del regista di creare un mix fra alcuni “classici moderni” del filone ghost movie e la sua personale visione del genere, cercando dunque di limitare cliché e ricicli vari. Il film sembra riprende situazioni da prodotti come The Forest (2016), La Madre (2013) o Fragile (2005), tuttavia come detto Ragsdale cerca di non adagiarsi eccessivamente sul passato e, malgrado la non originalissima idea di base, l’ambientazione desolata, l’atmosfera fredda e cupa e il fascino occulto e mistico dei santuari rendono Ghost House un prodotto che ha una sua anima.
Il villain di turno pare essere uno spirito davvero malvagio, un fantasma in cerca forse di vendetta, che non lascerà tregua alla protagonista. Il film propone sotto il profilo dell’horror tutto quello che gli appassionati cercano: la tensione viene veicolata tramite il continuo tormento che vive Julie, braccata perennemente dallo spirito, situazione che aumenta il tasso ansiogeno della storia. Non manca il sangue, anche se non ce n’è sarà in quantità, e non manca nemmeno un po’ di CGI, non strabiliante ma nel complesso funzionale alla vicenda.
Per quanto concerne il cast, i nomi sono sicuramente interessanti e di sicura affidabilità: la protagonista è Scout Taylor-Compton, la nuova Laurie Strode nell’Halloween di Rob Zombie; il protagonista maschile è invece James Landry Hébert, presente in 7 Psicopatici; infine a completare il roster ci sono nomi di livello come Mark Boone Jr. e Russell Geoffrey Banks.
Dunque, Ghost House è un film che cerca di dar ossigeno ad un genere ultimamente alquanto saturo. Ci riuscirà? Dobbiamo pazientare ancora un pochino per saperlo. La pellicola uscirà negli USA il 25 agosto circa, mentre per l’Europa non esiste ancora una data precisa. Per il momento possiamo goderci il trailer qui allegato in fondo all’articolo e attendere fiduciosi.
Russell Geoffrey Banks, uno dei protagonisti di Ghost House, nonché protagonista del bellissimo Who’s Watching Oliver, ha gentilmente accettato di rispondere a qualche nostra domanda:
Ti è piaciuto partecipare a Ghost House e interpretare un ruolo cosi ambiguo?
“Ghost House è stato per me un’esperienza fantastica e davvero formativa. Il regista Rich Ragsdale è stato incredibile, lavorare con lui è un vero piacere, ha tanto talento e non tarderà a dimostrarlo. Anche il cast è stato impeccabile: James (Herbert) e Scout (Taylor-Compton) sono attori formidabili, e poter lavorare al loro fianco è stata una bella opportunità, anche perché ho ritrovato un vecchio amico sul set. Per quanto riguarda il mio personaggio posso dire di averlo amato da subito, è un ruolo importante e nevralgico all’interno della storia: mi sono sentito un po’ il catalizzatore della vicenda. Inoltre i personaggi che hanno una doppia personalità, che si accendono e spengono come un interruttore, sono sempre intriganti e interessanti da interpretare per un attore.”
Quali sono i punti di forza maggiori di Ghost House?
“I punti di forza di Ghost House sono molteplici, partendo da una sceneggiatura che piacerà moltissimo ai fan del cinema horror. Ci sono anche due grandi attori principali come James e Scout che fanno la differenza. Infine la location thailandese ha reso al massimo grazie al lavoro di un tecnico italiano, Pierluigi Malavasi, che è riuscito a estrapolare il meglio dall’ambientazione. Per concludere, voglio sottolineare la regia di Rich, che ha saputo raccontare questa storia di fantasmi in modo meraviglioso.”
In futuro ha intenzione di valutare altre proposte nel settore horror o è orientato verso altri generi cinematografici?
“In futuro penso di fare altri film dell’orrore, essendo in primis anche io fan del genere. Poi tendo spesso ad impersonare personaggi instabili o molto emotivi, e queste peculiarità si trovano di frequente nelle pellicole di questo filone. Tuttavia ho tante sceneggiature che ho scritto personalmente, e in futuro spero di poter lavorare su alcune di esse. Al momento questi sono i miei progetti per il futuro. Ora vi saluto e spero che Ghost House vi possa piacere.”