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Hidden – Recensione

Hidden film
Hidden

In Hidden, una famiglia sarà costretta a nascondersi in un rifugio antiatomico dopo la diffusione di un virus misterioso.

Hidden

Ci aveva provato anche Francis Lawrence a raccontare un’apocalisse del genere, nell’ormai lontano 2007, scegliendo Will Smith (nei panni di Robert Neville) per trasformare in film il romanzo di Richard Matheson. Stiamo parlando ovviamente di Io sono leggenda, dove, ci ricordiamo tutti, a causa di un’epidemia generata dal virus del morbillo geneticamente modificato, quasi tutta la razza umana aveva finito per estinguersi. I rari casi sopravvissuti, in questo lavoro che (pochi sanno) va a completare un trittico iniziato nel lontano 1969, hanno contratto una sorta di rabbia che li rende violenti all’inverosimile ma anche sensibili ai raggi UV. Il prodotto di Lawrence, alla fine del giro, non si rivelò essere quel capolavoro per cui si era presentato, ma di certo offriva sotto l’aspetto visivo delle desolanti immagini di un’America ormai deserta e sul punto di essere inghiottita nuovamente da flora e fauna. Diverso sotto questo aspetto è Hidden (2015), scritto e diretto dai Duffer Bros. (Matt & Ross), che di panoramico ha poco e niente.

Al contrario, infatti, questo lavoro anch’esso statunitense ma di certo più “cheap” di Io sono leggenda, offre come unico scenario un rifugio post-atomico in cui la piccola Zoe (Emily Alyn Lind) vive ormai da 301 giorni – dieci mesi, quasi un anno – con i propri genitori (Alexander Skarsgård e Andrea Riseborough). Il motivo? Semplice: a detta dei coniugi, il mondo là fuori è malato e gli uomini sono diventati cattivi, pronti ad uccidere chiunque sia ancora in vita.

Hidden si presenta allora come una pièce teatrale, una kammerspiel (recitazione da camera) in cui l’unico ambiente possibile è il polveroso e sudicio nascondiglio in cui si muovono i protagonisti. La scarsità del cibo, dell’acqua, la mancanza di luce se non di quella artificiale offerta dalle lampade ad olio aiutano a condire il tutto per ricreare un’atmosfera estremamente claustrofobica che accompagna il lavoro dei Duffer. I pochi scorci grigi e disabitati sul paesaggio esterno, ripresi attraverso un periscopio che la famiglia usa per osservare fuori, ricordano quelli di The Road (2009), il film di John Hillcoat tratto dall’omonimo libro di Thomas McCarthy. L’efficacia narrativa della pellicola, se pur spuria di qualsiasi prospettiva che già non sia stata decalcata nei disaster-movie precedenti ad essa, risiede proprio nella effettiva capacità di mischiare le carte in tavola, confondendo lo spettatore su ciò che sta realmente accadendo all’interno del bunker. Ecco allora che i sospetti vanno a ricadere inesorabilmente prima sui “breathers”, le creature che abitano il mondo di sopra, poi sui genitori, accusati forse di aver creato una messinscena per tenere lontana la figlioletta dai pericoli della società oltre il rifugio. I due registi statunitensi sono bravi a trascinarci dentro alla loro subdola macchina della paranoia, senza mai correre il rischio di mostrare ciò che i film sulla stessa lunghezza d’onda ti svelano subito. Giocano, come ha scritto Marco Marchetti su Nocturno, “per sottrazione”, mantenendo intatto il livello di tensione senza scoprire ciò che in altre pellicole veniva invece palesato senza intermediari.

Interessante infine anche l’artificio utilizzato per mettere a fuoco il mistero e portare la famiglia allo scoperto, al di là del loro nascondiglio, costituito da un susseguirsi di sbalzi temporali (attraverso il ricorso a dei flashback che rimandano ai momenti prima del contagio) che anche visivamente portano il contrasto tra i toni desaturati del post e quelli viceversa accesi del pre. Il finale di Hidden è tutto da scoprire e, anche se un po’ in contrasto con l’impostazione iniziale del film, fa senza dubbio il suo sporco lavoro, regalando allo spettatore un piccolo colpo di scena che (molto probabilmente) anticipa un eventuale sequel da aspettare con ansia.

Titolo: Hidden
Titolo originale
: Hidden
Regia: Matt Duffer, Ross Duffer
Attori: Alexander Skarsgård, Andrea Riseborough, Emily Alyn Lind
Genere: Horror , Thriller
Durata: 84 min
Paese: Usa
Anno: 2015

RASSEGNA PANORAMICA
Giudizio
Scrittore abortito, direbbe qualcuno, dalla polvere di questo pianeta. Visita il mio blog personale Phoboshorama.
hidden-recensioneOpera prima di una coppia di registi esordienti, Matt e Ross Duffer, Hidden è il classico film post-apocalittico poco eccentrico nei contenuti ma estremamente claustrofobico e convulso, dove il ricorso ai flashback vi accompagnerà lentamente fino ad una sorprendente allucinazione finale

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