Ichi The Killer è un film yakuza-horror tratto dall’omonimo manga di Hideo Yamamoto.

Ichi The Killer recensione
Ichi The Killer recensione

“Ichi The Killer” è un film violento ed estremo, ma allo stesso tempo molto affascinante e pieno d’amore.

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La storia è abbastanza classica, se si è avvezzi al cinema yakuza giapponese o in generale al cinema del maestro Miike, per chi non lo conoscesse, si tratta di uno dei maggiori esponenti del cinema orientale, un uomo che in poco più di 20 anni di carriera, ha diretto oltre 80 pellicole.

Il film inizia con la morte del boss Anjo, noi lo sappiamo perché ci verrà mostrato, ma i membri della sua gang penseranno invece che lui sia fuggito da qualche parte con 100 milioni di yen.

Alla sua ricerca viene mandato Kakihara, membro sempre del clan di Anjo e con una particolare passione per il sadomasochismo e la tortura, questa sua ricerca lo porterà all’incontro/scontro con Ichi, un killer psicopatico con un oscuro segreto che risale alla sua infanzia.

Il film a livello narrativo è quindi diviso in due, da una parte abbiamo Kakihara (interpretato da un maestoso Tadanobu Asano) che è un boss mafioso spietato, che ama torturare le sue vittime e che come unica emozione conosce solo il dolore fisico, proprio questa emozione lo lega così tanto al suo boss scomparso, visto che era l’unico che riusciva a procuragli i massimi dolori.

Dall’altra parte abbiamo invece Ichi (Nao Ōmori), ragazzo dall’aria molto goffa ed impacciata, ma che diventa improvvisamente il più sadico e pazzo killer del mondo nel momento in cui deve uccidere; queste crisi che il ragazzo ha, sono però dovute a traumi psicologici risalenti alla sua infanzia.

Il film si concentrerà sul rapporto tra questi due personaggi, che si cercheranno per tutta la durata del film, così diversi, ma entrambi spietati, ci trascineranno in questa complicata storia di violenza.

I movimenti di camera schizzofrenici e la fotografia al neon ma comunque sporca che Miike utilizzata per questo film rappresenta perfettamente sullo schermo i problemi mentali e affettivi dei personaggi della storia.

La pellicola possiede una quantità di violenza notevole, e il regista sembra quasi volere dipingere dei quadri macabri con ogni schizzo di sangue che viene sparso, inoltre gli effetti più splatter sono resi con grande realismo e maestria.

Molte scene potrebbero lasciarvi scandalizzati, ma se si entra nella mente di Ichi o di Kakihara, si può comprendere come quella violenza che su schermo ci impressiona tanto, per loro sia l’unico modo di vivere.

Il finale è ricco di significati e di simbolismi che lasciano anche aperta una libera l’interpretazione da parte dello spettatore.

“Ichi The Killer” è un capolavoro del cinema mondiale, non solo orientale, come già detto può essere visivamente disturbante, per questo potrebbe essere non adatto a tutti, ma se siete tra quelli a cui la violenza e il sangue non danno fastidio, amerete sicuramente questa opera d’arte.

Titolo: Ichi The Killer
Titolo originale: Ichi The Killer
Regia: Takashi Miike
Attori: Tadanobu AsanoNao ŌmoriShinya Tsukamoto, Paulyn Sun, Susumu Terajima.
Genere: Yakuza-horror
Durata: 125 min.
Anno: 2001
Paese: Giappone

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RASSEGNA PANORAMICA
Giudizio
Mattia Maltoni
Aspirante regista in erba ma più che altro grande amante del cinema in ogni suo genere e sottogenere.
ichi-the-killer-recensioneIchi The Killer è un'opera d'arte cinematografica fatta di iper violenta e schizzofrenia, piena di sangue, azione e morte. Un film immancabile per ogni buon amante dell'horror.