Il distopico e cannibalico film d’esordio del regista spagnolo Galder Gaztelu-Urrutia. La recensione de Il Buco.
Come un pugno nello stomaco arriva il distopico e cannibalico Il Buco (El Hoyo) del regista esordiente di origini basche Galder Gaztelu-Urrutia. Un horror-fantascientifico che si presenta come una metafora del livore che si genera tra classi sociali nella nostra società. La pellicola trae chiaramente ispirazione dal cortometraggio di Denis Villeneuve Next Floor (in fondo all’articolo*), ma l’allegoria è molto simile a quella che troviamo in Snowpiercer di Bong Joon-ho, con un’ambientazione molto somigliante a Cube di Vincent Natali, dove il messaggio però è decisamente meno criptico. Ad orchestrare la sceneggiatura troviamo Pedro Rivero e David Desola, a loro il merito di aver descritto davvero bene uno scenario soffocante e insopportabile animato da personaggi sapientemente caratterizzati.
Goreng, interpretato dal bravissimo Ivan Massagué, si risveglia in una prigione verticale dove ogni cella ospita due persone. Una piattaforma con il cibo attraversa ogni cella una dopo l’altra, soffermandosi solo 2 minuti per ogni piano. Nessun detenuto si preoccupa di quanto cibo rimarrà a disposizione dei piani inferiori. Ogni mese i detenuti vengono addormentati e spostati di piano in maniera del tutto casuale.
L’universo creato dalla Fossa è terreno fertile per il propagarsi dei peggiori istinti umani, in primis l’egoismo. Ogni cella è specchio delle nostre abitazioni, i muri sono barriere emotive che ci impediscono di empatizzare con gli altri, il compagno di cella è la nostra “famiglia”, gli altri sono i nemici. Impossibile costruire un senso di società dove il bene comune viene prima di quello personale.
Il Buco lascia in eredità al suo pubblico un solco: una divisione che allontana paradossalmente i troppo entusiasti estimatori che lo considerano un capolavoro, dai detrattori fin troppo preoccupati di sottolineare la secondo loro errata scelta del finale aperto, troppo omologati al cinema confort-mainstream per prendere in considerazione che quella sia un’opzione narrativa assolutamente legittima.
Considero Il buco esattamente per quello che è: un buon esordio per Galder Gaztelu-Urrutia e uno dei migliori prodotti horror di Netflix, una piattaforma che con il mondo cinematografico sembra aver ancora poco da spartire.
Titolo: Il Buco
Titolo originale: El Hoyo
Regia: Galder Gaztelu-Urrutia
Attori: Ivan Massagué, Zorion Eguileor, Antonia San Juan
Genere: Horror, sci-fi, thriller
Durata: 94 minuti
Anno: 2019
Paese: Spagna
*Next Floor di Denis Villeneuve