Il Pennywise di Bill Skarsgård sfida l’iconico pagliaccio di Tim Curry. La recensione di It (2017) di Andy Muschietti.
Arriva nelle sale italiane il 19 ottobre It, l’horror più atteso del 2017. Un lungometraggio che vede come protagonista il clown per eccellenza, quello che ha segnato l’immaginario collettivo di tutti gli amanti del brivido. Potevamo noi di Non Aprite Questo Blog attendere l’uscita italiana per recensirlo? Niente affatto, quindi siamo riusciti a procurarci una copia della pellicola per visionarla.
It (2017) è il film più controverso dell’anno, soprattutto per il paragone inevitabile tra i due pagliacci, ma possiamo garantirvi che questa nuova trasposizione cinematografica è tratta per quanto sia possibile in un film, fedelmente dal bestseller di Stephen King (lasciando soddisfatto anche il Re).
Diretto da Andy Muschietti, It ha già superato in poche settimane dall’uscita nelle sale americane la bellezza di 500 milioni di dollari, superando persino il record de L’Esorcista di 441 milioni. Ma questi sono solo numeri; entriamo nel vivo dell’opera cinematografica provando a non spoilerare troppo.
Cominciamo con una curiosità: vi ricordate la celebre frase: “Galleggiano, galleggiano tutti” della serie tv? Bene, in questa nuova versione, tra le tante differenze con la precedente, una è che si è scelto di tradurre la parola “galleggiano” con “fluttuano”, quasi a sottolineare una traduzione forse per quegli anni adatta, ma senz’altro ad oggi un po’ goffa.
Partendo da questo spunto, parliamo dei dialoghi che qui sono un po’ variati, probabilmente è stato necessario aggiornarli per adeguarli ai nostri tempi, come accade spesso nei “remake”. Il film in lingua originale tra l’altro presenta un’abbondante quantità di parolacce che probabilmente non verranno tradotte nella versione italiana.
Le scene spesso sono molto simili alla miniserie tv del 1990, ma è come se fossero riprese da angolazioni diverse, questo crea un (in)volontario effetto dejavu.
Gli effetti speciali ovviamente sono molti di più, Pennywise principe e demone delle paure umane, capace di trasformarsi in diversi spaventosi esseri, è più diabolico e famelico, ma meno ironico rispetto al suo predecessore, nonostante continui a giocare ridacchiando con le fobie dei protagonisti, i losers.
Gli interpreti principali appena citati, sono in parte cambiati, sarò io diventato vecchio, ma alcuni sembrano proprio bambini, Ben nello specifico, è un piccolo pacioccone, tanto da ricordare il simpatico Chunk dei Goonies. Troveremo davvero divertenti le battute di Richie, e un po’ più spavalda Beverly; tutto sommato il cast funziona molto bene.
Eccellente a mio dire, la scena in cui i sette (losers) si introducono nella vecchia casa abbandonata di Derry per incontrare It, il quale ancora una volta mostrerà ai giovani cosa sono le trappole del male.
I losers anche questa volta, non sono solo perseguitati dal demone Pennywise ma dovranno vedersela spesso con il cattivo di Derry, il bullo Henry e i suoi amici. Giovani antagonisti molto più spietati e guidati da un leader molto più pazzo di quanto li possiate ricordare nel vecchio film. Se la scialano in giro per la cittadina con una potente muscle car, nello specifico una Pontiac Trans Am del 1979 blue (auto che posso vantare di possedere identica).
Prima di vedere It di Andy Muschetti ero davvero scettico, ma ora posso tranquillamente affermare che è un ottimo horror, soprattutto se lo si guarda come una pellicola a sestante. I paragoni tra i clown continuano a non sussistere, il Pennywise di Curry, trasuda un’ironia irraggiungibile; quello di Skarsgård, è fine a se stesso. Ma nella guerra dei confronti qui il finale è decisamente riuscito meglio.
Titolo: It
Titolo originale: It
Regia: Andy Muschietti
Attori: Bill Skarsgård, Jaeden Lieberher, Finn Wolfhard
Genere: Drammatico, Horror, Thriller
Durata: 135 min
Anno: 2017
Paese: USA, Canada