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Junji Ito – Tutti i manga usciti con J-Pop

Junji Ito - Manga collection
Junji Ito - Manga collection

Guida ai manga di Junji Ito pubblicati da J-Pop: tutte le terrificanti raccolte dell’indiscusso Maestro del fumetto horror nipponico

“Penso molto alla ragione per cui le persone vogliono leggere horror o guardare film dell’orrore e qual è l’utilità di vedere qualcosa di raccapricciante. Perché vogliamo scrivere qualcosa di spaventoso? Ci penso, e credo che la vita sia piuttosto incerta. Il futuro è incerto; non sappiamo cosa accadrà. Forse ci aspetta qualcosa di brutto, non lo sappiamo, e c’è quell’incertezza e quell’ansia che ne derivano. Quindi, se vediamo qualcosa di spaventoso, se guardiamo queste cose terrificanti, allora forse possiamo prepararci mentalmente per quello. Forse è una specie di preparazione delle nostre menti a possibili terrori futuri.”
(Junji Ito, 17 Giugno 2019)

Carne morta che freme, cresce come un tumore velenoso sotto occhi sgomenti, macchiati di terrore. Folli ossessioni che infestano i corridoi di una fragile mente. Maledizioni che penetrano i corpi, scavandoci profondi, osceni buchi. Chiodi acuminati fra sorrisi spietati. Benvenuti nel regno di Junji Ito, indiscusso maestro del fumetto del Sol Levante. Vera e propria garanzia in fatto d’Orrore.

Ito si affianca per popolarità e talento ai grandi nomi di Shintarō Kago, Kazuo Umezu e Suehiro Maruo, mostri sacri nel campo del manga di genere. Con quel suo tratto pulito e preciso, da oltre trent’anni è penna e voce di un Orrore annidato nel quotidiano, che stravolge e sviscera attraverso il bisturi dell’Incubo.

Artista fra i più prolifici, ha dato vita a opere d’ampio respiro, diventate ormai iconiche nella narrativa fumettistica, come ad esempio il suo capolavoro “Uzumaki” (1999). Tuttavia, è nelle storie brevi e autoconclusive che Ito dà il suo meglio, piccoli e potenti scrigni che racchiudono angosce divoranti, realtà sconvolgenti e trasformazioni corporee terrificanti.

Il suo modus operandi procede spesso su binari precisi che conducono sempre a sviluppi scioccanti e inaspettati per i protagonisti, soprattutto adolescenti e bambini. Si parte da qualcosa di comune, quasi banale come un oggetto, un comportamento o un semplice pensiero, che viene completamente ridefinito o portato all’estremo. L’effetto è fatale e immediato, e scatena nel lettore una sensazione di agghiacciante repulsione e, al contempo, di fascinazione.

Quest’attenzione per l’orrore grafico e disturbante ha reso il mangaka uno dei grandi esponenti del body horror, ossia quel sottogenere che si concentra su mutazioni, malformazioni e violenze fisiche per suscitare terrore. Come se il corpo diventasse un pezzo di marmo da scolpire al fine di far uscire la vera opera d’arte celata al suo interno, fatta di carne, sangue e morte. La componente splatter però è sempre legata a doppio filo a una cornice psicologica di forte impatto.

In ambito cinematografico, ne abbiamo esempi perfetti nelle opere di David Cronenberg, fondatore del body horror, di Shinya Tsukamoto e in “La cosa” (1981) di John Carpenter. E il disegno di Ito ne sa qualcosa di “colpo di scena” cinematografico, con quelle sue splash page scioccanti che ti compiscono allo stomaco.

Per anni l’Italia ha ignorato ingiustamente le opere di questo grande fumettista. L’Horror bello, però, non rimane mai nell’ombra troppo a lungo (per fortuna)! E così infatti negli ultimi anni finalmente il Maestro Ito è stato riscoperto, provocando una corsa alla pubblicazione di tutta la sua vasta produzione.

Tuttavia, appunto perché vasta, da dove partire allora per (ri)scoprire i suoi manga? Beh, ma dalle storie brevi, suo storico marchio di fabbrica!

Qui di seguito ti proponiamo tutte le pubblicazioni targate J-Pop. Antologie mozzafiato di grande qualità, contenenti tutte le storie brevi di Junji Ito che provengono dalle sue tantissime raccolte, tra cui lo storico “The Junji Ito Horror Comic Collection”.

Avrai il coraggio (e lo stomaco) per affrontare il vero Orrore?

Tomie

Iniziamo col personaggio per antonomasia che ha reso noto il nome di Junji Ito: Tomie, la sua irresistibile donna-mostro. Una creatura che è stata la fortuna dell’autore quando, ancora giovane odontotecnico, nel 1987 esordì nel mondo del manga, raccontando le sue origini in una storia autoconclusiva.

Bellissima, egocentrica e conturbante, Tomie è tutto ciò che si può desiderare. Le sue carezze regalano sconvolgenti brividi. Le sue lusinghe s’insinuano nel cervello. I suoi occhi sono un invito verso l’abisso. Ed è proprio lì che Tomie trascina tutti gli uomini sedotti dal suo fascino, incapaci di sfuggire all’impulso di bramarla, possederla e… ucciderla.

Proprio così: Tomie è vittima della sua stessa maledizione. Chiunque resti sedotto da lei inizia una lenta discesa nell’ossessione. Un amore malato che si conclude in un orripilante femminicio che la vede sempre fatta a pezzi, da cui risorge per ricominciare il suo angosciante inferno. Per distruggere ed essere distrutta, ancora e ancora. D’altronde, come affermava Edgar Allan Poe, non esiste nulla di più tragico e agli antipodi della morte di una fanciulla nel fiore degli anni. E quella di Tomie è una tragedia eterna che sa da girone infernale.

Tuttavia, sebbene vittima, la donna è ben conscia della sua mostruosità. Anzi, travolta da una smania tra il sadico e il masochistico, non può fare a meno di diffondere la sua follia come un morbo, “infettando” di proposito il cuore degli uomini.

Tomie è più di un fantasma e peggio di un demone: è l’incarnazione stessa dell’incubo, del desiderio morboso e malato che può nascere dall’amore sbagliato.

Si sa, inoltre, che un bravo autore è abile a utilizzare al meglio ciò che conosce e Ito non fa eccezioni. Tomie, con bellezza e sensualità dirompenti, rappresenta la giovanile ginecofobia (la paura delle donne) dell’autore. Infatti, la maggior parte degli uomini che si rapporta con Tomie spesso è quasi intimidita dalla sua presenza, in balia del suo potere che pian piano li trasforma in assassini. La dimostrazione che in ogni essere umano si nasconde un mostro.

Sensualità e morte sono gli ingredienti di questa raccolta, che racchiude in un unico volume tutte le “avventure” di Tomie, toccando svariati generi come la ghoststory, lo splatter e il thriller. Ben 740 pagine che ci catapultano fra le voraci braccia della musa di Junji Ito. Un biglietto di sola andata per l’Orrore!

Il Libro delle Maledizioni di Soichi

Insieme a Tomie, Soichi è l’altro personaggio più ricorrente nella produzione di Ito e rappresenta il suo lato più weird.

Tutte le storie sono ambientate in un tranquillo paese della campagna giapponese. Qui vive con la sua famiglia l’inquietante Soichi, un bambino di quinta elementare ossessionato dalle maledizioni. Un ragazzino a dir poco fuori dalle righe, che evoca intorno a sé un’aura scura e malevola.

Tetro e invidioso, adora succhiare lunghi chiodi, tenendoseli fra i denti come zanne. Ama circondarsi di animali viscidi e oggetti macabri. I suoi hobby preferiti sono praticare l’ushi no toki mairi, ossia gettare maledizioni inchiodando bambole di paglia agli alberi, e fare pericolosi dispetti. Anche se chiamarli così è un eufemismo, perché spesso coinvolgono evocare forze occulte o azioni a dir poco mortali.

Guai però a rispondere alle sue provocazioni! Terribilmente vendicativo, non perde occasione di punire famigliari e compagni di scuola che osano contrapporsi a lui. Tuttavia, ogni volta che Soichi parte all’attacco, per quanto i suoi atti siano estremi, spesso si rivoltano contro di lui con sviluppi surreali e carichi di black humour.

Junji Ito – Il Libro delle Maledizioni di Soichi

D’altronde, per quanto strano, Soichi è ancora solo un bambino, che si barcamena tra contraddizioni e ambivalenze. Odia stare in mezzo agli altri e non può fare a meno di attuare comportamenti antisociali, ma allo stesso tempo desidera tantissimo stare al centro dell’attenzione. Pretende la stima degli altri, ma alle sue regole. Vuole essere amato così com’è, natura oscura compresa. E se per avere quell’amore dovrà uccidere, nessun problema!

Con le vicende di Soichi, Junji Ito non perde assolutamente la sua vena macabra, ma la sua narrazione si colora di umorismo al limite del grottesco. In “Il Libro delle Maledizioni di Soichi” troviamo il ciclo completo delle sue avventure (quelle poche mancanti sono nelle altre raccolte). Un volume imperdibile che regala sorrisi e brividi!

Brivido e Altre Storie

Una delle raccolte più belle di Junji Ito che riunisce nove tra i suoi più spaventosi e originali racconti. Difficile dire qual sia il più bello, in quanto qui siamo di fronte ad alcuni dei suoi capolavori brevi.

Giusto per averne un assaggio… In “Brivido” una malattia cutanea scava buchi nella carne dei malcapitati. Personalmente, non ho la tricofobia, ossia la repulsione innata dei buchi, ma è davvero difficile riuscire a trattenere lo sguardo di fronte alla loro dettagliata rappresentazione.

In “Palloncini appesi”, a seguito del suicidio di un’idol, nella notte spettrali teste giganti, con l’aspetto di gente viva, iniziano a invadere la città. In “Lunghi sogni”, ogni volta che si addormenta, un uomo ha l’impressione di vivere anni in un mondo parallelo. Un sonno che gli provoca una terribile mutazione fisica. In “Gli avi”, una giovane ragazza che ha perduto la memoria, deve affrontare la pesante eredità di famiglia del suo fidanzato. In “Gliceridi”, il grasso e l’unto invadono una casa, arrivando a contaminare persino i suoi abitanti con risvolti scioccanti.

Junji Ito – Brivido e Altre Storie

In questo manga, facciamo anche la conoscenza di un altro personaggio ricorrente nell’opera di Junji Ito: Fuchi, una mostruosa top model. Altissima, magra e con zanne da squalo, la donna è la grottesca metafora del mondo della moda.

Ad arricchire il volume, inoltre, sono presenti numerosi sketch, disegni preparatori e un commento dello stesso Maestro Ito per ogni storia che ne spiega la nascita e la fonte d’ispirazione. “Brivido e Altre Storie” è veramente imperdibile!

Voci e Altre Storie

Come la precedente, anche “Voci e Altre Storie” è un’altra raccolta molto bella, che contiene otto storie più a sfondo mistery e surreale, dove la realtà si scontra con l’incredibile. Di seguito, eccone alcune.

In “La città delle lapidi”, vige l’inquietante consuetudine di porre una pietra sepolcrale dovunque muoia un cittadino, persino in mezzo alla strada o in casa. Ma sarà tutto così semplice? In “Lo scarico che geme”, uno stalker è deciso a perseguitare la ragazza di cui è innamorato con ogni mezzo, arrivando a insinuarsi addirittura nelle tubature di casa sua per raggiungerla. In “La ragazza lumaca”, una tra le storie più note di Ito, la lingua di una studentessa chiacchierona si trasforma in una grossa lumaca. In “Orrore color carne” una maestra d’asilo si trova alle prese con un bambino dall’aspetto terrificante che nasconde un terribile segreto. In questa raccolta, infine, tornano Soichi e la fashion model Fuchi, per nuovi e assurdi orrori.

Anche fra queste pagine, sono presenti bozze e commenti dell’autore.

Labirinto e Altre Storie

Labirinto e Altre Storie” racchiude molti dei primi fumetti del Maestro Ito. Lo si può dedurre dal suo tratto più grezzo, prototipo del suo futuro stile. Comunque nulla toglie all’originalità dei contenuti, a dimostrazione di come il suo talento sia solo accresciuto nel tempo. Undici storie a tinte forti e molto splatter, in cui il sangue nero inchiostro dilaga tra le pagine. Di seguito, eccone alcune.

In “Il demone del sonno”, l’alterego che vive nei suoi sogni, tenta di uscire dal corpo del protagonista mentre dorme. Letteralmente! In “I lunghi capelli in soffitta”, i bellissimi capelli di una ragazza cominciano a prendere vita. In “Labirinto”, su una montagna isolata, dei monaci che praticano il Buddhismo Esoterico eseguono riti estremi per raggiungere la via della guarigione e dell’illuminazione. Fra questi, quello del sokushinbutsu, ossia la pratica ascetica che vede i monaci meditare immobili per sei anni fino alla loro morte. Un processo che conduce a una lenta automummificazione. In “La casa dove vive il disertore”, durante la Seconda Guerra Mondiale, un gruppo di fratelli dà asilo a un disertore, un’ospitalità generosa che in realtà nasconde una beffa crudele.

Oblio e Altre Storie

Anche per “Oblio e Altre Storie”, difficile decidere quali siano le migliori in questa raccolta, fra colpi di scena mozzafiato e terrificati intrecci. Di seguito, eccone alcune.

In “In fondo al vicolo”, sulle pareti di una stradina chiusa, senza alcuna via di accesso, iniziano ad apparire strane ombre umanoidi, ma da cosa siano generate resta un mistero. In “In caduta”, in tutto il Giappone le persone cominciano a volare, attirate dal cielo, per poi precipitare tragicamente. Solo una donna sembra predire questi episodi… oppure è lei a provocarli? In “Muffa”, uno strano e terrificante fungo invade una casa, mentre il suo abitante tenta di debellarla. In “La città senza strade”, una ragazza si sente continuamente spiata dai suoi famigliari che negano, nonostante l’evidenza. Una visita a sua zia la porterà ad avventurarsi in una parte della città in cui non esistono strade, ma estranei mascherati entrano nelle case, consumati dall’ossessione di spiare continuamente la vita altrui. Una storia che è la chiara metafora del nostro mondo moderno.

Circo e Altre Storie

Insieme a “Brivido e Altre Storie” e a “Oblio e Altre Storie”, anche questo manga si aggiudica il posto sul mio podio personale. Le storie di questa raccolta hanno come filo conduttore l’amore e gli affetti cari che si trasformano in strumenti letali. Come sempre, il Maestro Ito non si ferma alla mera vicenda, ma c’è sempre una doppia chiave di lettura. Di seguito, ecco alcune delle dieci storie presenti nel manga.

In “Il filo rosso”, dopo essere stato lasciato dalla sua fidanzata, sul corpo di un ragazzo appaiono inquietanti cicatrici rosse, come segni di cuciture. Si tratta di una malattia o di una maledizione? In “Spaventapasseri”, sopra ad alcune tombe spuntano tristi spaventapasseri, identici ai loro defunti. Sebbene di consolazione per i familiari dei defunti, la loro apparizione misteriosa ha ben altro obiettivo. In “Statue senza testa”, in una scuola un professore scolpisce manichini senza testa. Il suo assassinio però dà il via a strani e oscuri sviluppi. In “Morte precoce”, la bellezza diventa una malattia e contagia le ragazze di un istituto con tragiche conseguenze.

Il Mostro. Frankenstein e Altre Storie

Potremmo dividere questo volume in due parti principali. Infatti, metà è occupata dalle spettrali vicende di Oshikiri, uno studente che ricorre spesso nella produzione di Ito e abbiamo già incontrato nella storia “Allucinazioni” in “Voci e Altre Storie”. La vita di Oshikori cambia radicalmente quando si trasferisce nella sua nuova e inquietante casa, che diventa teatro di strani e surreali fenomeni paranormali. Un viaggio nell’incubo che il ragazzo tenta di affrontare con l’aiuto di alcuni suoi amici e compagni di classe.

La seconda parte del manga, come riporta il titolo, è dedicata alla trasposizione a fumetti del romanzo gotico “Frankenstein” di Mary Shelley. L’interpretazione di Ito è piuttosto fedele. Tuttavia, ciò a cui è interessato il mangaka è il lato più orrido della vicenda, in cui troneggia la Creatura di Frankenstein, mostruosa e folle nel suo odio verso l’umanità. Un volume che non può mancare agli amanti di “Frankenstein”.

Junji Ito – Manga collection

A conclusione della raccolta, sono presenti quattro storie brevi: due horror e due comiche. Queste ultime sono dedicate a Nonnon Ito, la cagnolina maltese dell’autore. Ne racconta le comiche avventure col suo tipico tratto horror, creando così un buffo parallelismo. Un po’ come accade nel manga “Junji Ito’s Cat Diary”, con protagonisti i suoi due gatti.

Ruggito e Altre Storie

Racchiude le storie autoconclusive del manga “Yami no Koe”. In questo volume, possiamo dire che tutto gira intorno alle ossessioni, che consumano e rendono folli i personaggi protagonisti. C’è chi è ossessionato dall’amore, dal senso di colpa, da un’assillante melodia, dai libri e da molto altro! “Ruggito e Altre Storie” è senz’altro uno di quei volumi che non riesci più a smettere di leggere.

In “Tenebre assetate di sangue”, una ragazza soffre di anoressia tanto da rimettere sangue mentre dorme. Sarà la sua malattia a causarglielo o c’è dell’altro? In “Gli incatenati alla terra”, in tutto il Giappone misteriosamente le persone iniziano a immobilizzarsi come tristi statue. Una giovane vuole aiutale, ma così facendo scoprirà l’agghiacciante verità dietro questo fenomeno. In “Ruggito”, un’alluvione fantasma continua a seminare terrore nella valle, trascinandosi ancora dietro le sue vittime. In “Non voglio diventare un fantasma” una ragazza ha la capacità di divorare gli spettri.

Fra le tredici storie presenti, inoltre, tornano ancora una volta i personaggi di Soichi e la mostruosa top model Fuchi, pronti a deliziarci e spaventarci!

Nel Suolo e Altre Storie

Ultima ma non ultima, è uscita proprio di recente la nuovissima raccolta “Nel Suolo e Altre Storie”, targato J-Pop. Un altro tassello di questa corposa collezione che ci catapulta nei meandri dell’Orrore con le sue undici storie autoconclusive.

In “Gli alberi dai frutti di sangue”, Ito reinterpreta la figura del vampiro in un modo tutto nuovo. In “Oggetti trascinati a riva”, sulle coste del Giappone un mostro marino si arena, portando alla luce terribili verità. In “La finestra della casa di fianco”, un ragazzo se la dovrà vedere con una spaventosa vicina ficcanaso. In “La sanguinosa storia del villaggio di Shirosuna”, un dottore si trasferisce in un paesino rurale dimenticato da dio e scopre uno strano morbo.

In conclusione, possiamo affermare che gli amanti dell’Horror (ma anche ai profani che si vogliono approcciare) non possono assolutamente perdersi questi manga. Junji Ito è un vero maestro del genere, travolgente e appassionante come pochi. Non manca mai di originalità e colpi di scena. Non resterai deluso!

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