Dopo L’Esorcista, un altro capolavoro in fatto di possessione: La recensione de L’Esorcismo di Emily Rose di Scott Derrickson.

L'Esorcismo di Emily Rose - Recensione
L’Esorcismo di Emily Rose – Recensione

L’Esorcismo di Emily Rose è un film del 2005 diretto da Scott Derrickson che, come suggerisce il titolo, si inscrive nel filone delle possessioni, inaugurato da L’Esorcista nel 1973. Anche stavolta come protagonista c’è una ragazza innocente, Emily (Jennifer Carpenter), presa di mira dagli spiriti del male. A soccorrerla accorrerà Padre Moore (Tom Wilkinson), che verrà poi accusato di omicidio colposo ai danni della giovane.

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Il compito di difendere il parroco in tribunale sarà affidato a Erin Bruner (Laura Linney), avvocatessa determinata a guadagnarsi un posto di rilievo nel suo studio, grazie a questo caso. La sfida sarà più difficile del previsto, dato che i demoni cominceranno a insidiarsi anche nella vita della donna, rendendo la difesa un vero e proprio calvario.

L’Esorcismo di Emily Rose non è il classico film sugli esorcismi in cui l’esistenza di Dio e del Diavolo è data per scontata: qui si insinua anche il dubbio, lo scetticismo. Il film è nettamente diviso in due parti: c’è una divisione orizzontale, cronologica, in cui si passa dalle scene del presente, durante il processo, a quelle del passato, quando Emily era ancora in vita e cominciava a trasformarsi.

In una divisione verticale, invece, abbiamo i due punti di vista che dominano il film: quello di Padre Moore, di Emily e dei suoi genitori, fermamente convinti dell’ipotesi della possessione, rappresentanti della Religione, e quello dell’avvocato accusatore, Ethan Thomas (Campbell Scott), che non crede assolutamente a una causa soprannaturale, rappresentante della Scienza.

Ne L’Esorcismo di Emily Rose risulta molto interessante questa scelta di dare adito a due punti di vista opposti, così da abbracciare entrambe le teorie e lasciar scegliere al pubblico, secondo le proprie credenze, a quale delle due cause attribuire la tragica fine della protagonista. L’Esorcismo di Emily Rose non gioca sui jump-scare, non sulla violenza o sullo splatter, ma su un piano prettamente psicologico, andandosi a insinuare nei dubbi, nelle incertezze e nell’inquietudine che albergano in ogni essere umano.

L’interpretazione degli attori principali, ovvero Jennifer Carpenter, Laura Linney e Tom Wilkinson è assolutamente convincente, in quanto risultano perfettamente calati nei loro ruoli e capaci di trasmettere tutta l’angoscia della vicenda narrata. La colonna sonora di Christopher Young, inoltre, accompagna egregiamente lo spettatore, facendolo scivolare in una dimensione quasi onirica, spiritata.

L’Esorcismo di Emily Rose è un pezzo che non può mancare in un bagaglio cinematografico che si rispetti, soprattutto nella cultura degli amanti degli horror e, in special modo, di questo particolare filone. Un film da non perdere per trama, intreccio, interpretazione e coinvolgimento emotivo.

  • Titolo: L’Esorcismo di Emily Rose
  • Titolo originale: The Exorcism of Emily Rose
  • Regia: Scott Derrickson
  • Attori: Jennifer Carpenter, Tom Wilkinson, Laura Linney, Campbell Scott
  • Genere: Horror, drammatico, thriller
  • Durata: 1h 59m
  • Anno: 2005
  • Paese: USA

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RASSEGNA PANORAMICA
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Alessia Arnold
Horror-maniaca fin dall'infanzia, aspetto ancora l'Uomo Nero mentre molte sognano il Principe Azzurro. Il mio guardaroba è total black e quando mi chiedono se è morto qualcuno rispondo.."non ancora".
l-esorcismo-di-emily-rose-recensioneL'Esorcismo di Emily Rose è un capolavoro del genere, capace di toccare le corde più sottili della sensibilità e dell'emotività dello spettatore, coinvolgente e ben strutturato, senza mai cadere nel banale. Da non perdere.