Quando un lupo mannaro affronta la Camorra. La recensione de La croce dalle 7 pietre
La croce dalle sette pietre, conosciuto anche come Il lupo mannaro contro la camorra, è un film “horror” del 1978 scritto, diretto ed interpretato da Marco Antonio Andolfi, qui al suo debutto come regista. Il film, nonostante fosse stato prodotto dal Ministero dei Beni Culturali, fu proiettato (forse per pudore?) soltanto in due sale in Sicilia. Nel cast troviamo Marco Antonio Andolfi, Annie Belle, Gordon Mitchell, Paolo Fiorino, George Ardisson, Zaira Zoccheddu, Giulio Massimini e Piero Vivaldi.
La pellicola racconta le vicende di Marco, un impiegato di banca, al quale un giorno, giunto a Napoli, viene rubata una collana con appesa una croce con sette gemme incastonate. Senza la croce l’uomo sarà costretto prima o poi a trasformarsi in uno “spaventoso” licantropo. La ricerca dell’indispensabile croce protettrice porterà Marco a confrontarsi anche in modo violento con la malavita locale e alcuni capi della Camorra.
Marco Antonio Andolfi oltre a ricoprire il ruolo di sceneggiatore e regista della pellicola, è l’interprete principale, e per via dell’esiguo budget a disposizione (circa 150 milioni di lire) doppiò anche sette personaggi, interpretò altri due ruoli (secondari) e svolse il ruolo di stuntman in due occasioni.
Si dice che alcuni film siano talmente brutti che facciano il giro completo fino a diventare “belli”. O forse sono così sgraziati che diventano fortemente caratteristici, e suscitano simpatia nello spettatore che li accoglie nel suo cuore come i suoi “guilty pleasure”. La croce dalle Sette Pietre è uno di questi. Considerato da molti uno dei film peggiori di sempre, sicuramente vanta dozzine di difetti e brutture, ma quest’ultimi sono gli elementi che lo hanno reso un cult. Dialoghi assurdi e al limite del cringe costellano il racconto che segue il protagonista, un amabile “bambinone” dal fisico statuario con un’assurda capigliatura (anche per quegli anni) che dopo aver provato con le buone a riavere la croce, lo farà con le cattive in versione da improbabilissimo lupo mannaro, che per l’appunto combatte contro un gruppo di gangster rappresentati in maniera davvero macchiettistica.
La “chicca” del film è proprio il make-up da lupo mannaro, semplicemente composto dall’attore completamente nudo con indosso un copricapo peloso che lo fa sembrare Chewbacca. I peli solo appoggiati sul volto del protagonista, che aumentano, dissolvenza dopo dissolvenza, rappresentano l’amabile trasformazione dell’uomo lupo che farebbe impallidire Rick Baker, effettista di Un lupo mannaro americano a Londra. E la trasformazione inversa non sarà meno ridicola, dato che gli vedremo comparire magicamente i vestiti addosso una volta tornato umano. Come se non bastasse, “La croce dalle sette pietre” ci regala anche attori improbabili, scene di lotta al limite del ridicolo, comicità involontaria, un po’ di nudità soft porn e riti satanici per rendere tutta l’esperienza un po’ più “esoterica”. Poteva non diventare un cult una pellicola del genere? Assolutamente no.
Per chi ama questo film, nonostante o per i suoi difetti, Tetro Video ha pensato ad un’edizione superlativa, con una confezione mediabook di ottima qualità, lucida e con una bella illustrazione che riproduce il nostro eroe trasformato. Un gioiellino per i collezionisti, che al suo interno contiene un librettino di foto del film, di foto backstage, poster e fotobuste. Il disco blu-ray contiene un’abbondante comparto di extra composto da scene tagliate, video backstage, trailer, artwork, galleria fotografica, commento audio, intervista ad Andolfi, il cortometraggio Jekyll/Hyde di Luca Ruocco con Eddy Endolf, la versione Talisam, e il sequel del film… sì, avete capito bene: all’interno trovate Riecco Aborym, mediometraggio sempre diretto e interpretato da Marco Antonio Andolfi e realizzato vent’anni dopo, che affronta le vicende del nostro bancario-lupo.
Titolo: La croce dalle 7 pietre
Titolo originale: La croce dalle 7 pietre
Regia: Marco Antonio Andolfi
Attori: Marco Antonio Andolfi, Annie Belle, Gordon Mitchell, Paolo Fiorino, George Ardisson, Zaira Zoccheddu, Giulio Massimini, Piero Vivaldi.
Paese: Italia
Anno: 1987
Genere: Horror, trash
Durata: 88 minuti