Esce nel Regno Unito Leatherface, ma è un falso: si tratta di una subdola operazione di marketing.
Una notizia sta creando scalpore sul web in merito alle nuove uscite dei film horror 2017; e non per la crudeltà dei contenuti, bensì del marketing.
Infatti, la Pictures starebbe per distribuire nel Regno Unito (anche se la data di uscita è ancora da definire) una nuova pellicola dal titolo Leatherface, ma, per tutti gli amanti di faccia di cuoio, premetto che non si tratta di un nuovo capitolo del celebre Leatherface di Alexandre Bustillo e Julien Maury, bensì, non ci crederete, ma quello di cui vi sto parlando è un vero e proprio fake.
Il film in realtà s’intitola: Playing with the dolls: Bloodlust di Rene Perez, sequel della sua pellicola del 2014 Playing with the Dolls.
Il nuovo capitolo (quello incriminato) racconta la storia di una madre single che, dopo aver toccato il fondo per una serie di problematiche, si ritrova a far parte di uno spettacolo a sfondo horror insieme ad altri concorrenti, al fine di vincere un milione di dollari… potrete intuire il resto: uccisioni, sangue, inseguimenti nei boschi, orrore che dalla fiction passa alla vita reale. La trama non sembra nemmeno male, in linea con gli horror anni 2000 non vi pare? Ma la vera domanda da “un milione di dollari” è: cosa c’entra Leatherface in questa storia? La risposta è semplice, rapida e netta: Niente!
Perché si tratta di una trovata pubblicitaria (di dubbio gusto) e ci vuole anche una faccia di bronzo, per usare faccia di cuoio sulla locandina per trarre in inganno gli spettatori con lo scopo di massimizzare gli incassi ai botteghini. Intanto il regista Perez ha espresso le sue scuse in merito alla faccenda dichiarando di essere all’oscuro di questa bizzarra idea, e di esserne venuto a conoscenza solo dopo che l’agenzia di distribuzione aveva effettuato la vendita nel Regno Unito con quel titolo.
Scoperto l’arcano, mi domando quanto possa essere bello un film horror che per vendere qualche biglietto in più gli tocca fingersi una pellicola facente parte del merchandise di Non aprite quella porta.
Aspettiamo l’evolversi degli eventi, e magari guarderemo il film sorpresi del buon risultato, e magari, se la cosa funziona, i prossimi articoli su Non aprite questo blog, li firmerò: Mr. Freddy Krueger.