Tre racconti di King che diventarono un cult anni 80′. La recensione de L’occhio del gatto.

L’occhio del gatto (Cat’s Eye) è un pellicola del 1985 diretta da Lewis Teague, basata su due racconti di Stephen King della raccolta A volte ritornano (Quitters, Inc. e Il cornicione) e un soggetto originale scritto per il film. Nel cast troviamo James Woods, Alan King, Kenneth McMillan, Robert Hays, Drew Barrymore e Candy Clark. Uscito in Edizione Limitata e numerata (la nostra è la n°360) in Blu-ray con Midnight Factory, presenta negli extra il commento audio sottotitolato del regista Lewis Teague e il trailer.

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Tre racconti dell’orrore collegati tra loro da un prologo che vede un gatto percorrere la città di New York alla ricerca di una bambina in pericolo che ha invocato il suo intervento. Se nelle prime due storie il felino sarà solo una “comparsa”, nell’episodio finale sarà invece il protagonista e l’eroe che risolve la vicenda. Il primo episodio racconta la storia della Quitters Inc., una società medica che aiuta i suoi pazienti a smettere di fumare con metodi poco ortodossi e piuttosto inquietanti. Nel secondo episodio Johnny Norris, un giocatore di tennis, si innamora della donna di un gangster. Per risolvere il contenzioso, l’uomo della malavita convince Johnny ad accettare una scommessa molto pericolosa. Nel terzo ed ultimo racconto il gatto, ribattezzato “Generale”, raggiungerà la bambina in pericolo, per salvarla da un terrificante troll che di notte cercherà di intrufolarsi nella sua stanza per ucciderla.

L’occhio del gatto è un cult anni ’80, che non vedevo dai tempi in cui i film si guardavano escludendo la sala cinematografica, solo in tv, interrotti dalla pubblicità imbarazzanti e con la pausa tra primo e secondo tempo che durava minimo un quarto d’ora. Il mio ricordo della pellicola era ormai sbiadito e per questa ragione erroneamente la classificavo come un’opera di scarso valore, fortunatamente Midnight Factory mi ha dato l’opportunità di riscoprirla in alta definizione e per la prima volta (per me) in lingua originale. Il film di Teague in realtà è un ottimo horror vecchio stampo, ovviamente Kinghiano nello stile e nei contenuti, ma anche con un’atmosfera che richiama le storie della serie tv Ai confini della realtà di Rod Serling. Onestamente il prologo “felino”, a rigor di logica regge a stento, perché i primi due episodi c’entrano poco con questo “filo conduttore”, ma sono entrambi così belli e originali che si finisce per chiudere entrambi gli occhi per amore del film.

Nel primo (Quitters Inc), James Woods (Vampires, Videodrome, Cocaina) ci regala una grandissima prova d’attore dove per una volta lo vediamo in un ruolo più ironico e “meno serio”. L’idea distopica del fumo, così ossessivo da non smettere neanche a costo della vita, e l’azienda che ti aiuta a smettere, disposta a tutto per “soddisfare” i propri clienti, è vincente e ricordo che mi aveva colpito molto da bambino e funziona alla grande anche oggi. L’episodio con il mitico Robert Hays che abbiamo imparato ad amare con L’aereo più pazzo del mondo, è un altro esempio meraviglioso di come si può esasperare un elemento del quotidiano come le scommesse e renderlo assurdo, pericoloso e avvincente. Infine, l’antologia si chiude con la storia della bambina in pericolo interpretata dalla dolcissima Drew Barrymore (E.T., Fenomeni paranormali incontrollabili), forse la vicenda più banale, ma che, grazie all’action e lo splatter riesce ad essere assurda e abbastanza divertente da non inficiare quanto fatto precedentemente da Teague.

Titolo: L’occhio del gatto
Titolo originale: Cat’s Eye
Regia: Lewis Teague
Attori: James Woods, Alan King, Kenneth McMillan, Robert Hays, Drew Barrymore, Candy Clark
Paese: Stati Uniti
Anno: 1985
Genere: Horror
Durata: 94 minuti

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