Man in the Dark, l’horror home invasion che vi lascerà senza fiato, arriva nelle sale italiane.

Don't Breathe film
Don’t Breathe film

Man in the Dark (titolo originale Don’t Breathe), è la nuova pellicola horror-thriller di Fede Alvarez co-prodotta da Sam Raimi, che noi di Nonapritequestiblog scusate il vanto, siamo stati tra i primi a recensire diversi mesi fa (clicci qui).

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Finalmente, sta per arrivare nelle sale italiane (con esattezza l’8 settembre). Una pellicola in stile home invasion, carica di adrenalina e suspense che vede al centro della trama un gruppo di ladruncoli, interpretati da Jane Levy, Dylan Minnette e Daniel Zovatto, che decidono di introdursi per derubare l’abitazione di un uomo cieco (Stephen Lang), ma ben presto sì renderanno conto di non avere a che fare con uno sprovveduto.

Il film é già stato promosso dalla critica statunitense e dopo tre weekend consecutivi ai botteghini americani ha superato, pensate, Suicide Squad, incassando oltre 26 milioni di dollari in tremila sale. Un gran bel risultato per la seconda opera di Alvarez (già regista de La Casa 2013). Costata meno di 10 milioni di dollari e con l’intento del regista, secondo le sue dichiarazioni, di realizzare questa volta, una pellicola originale, non un remake o un reboot come l’esperienza passata con La Casa, puntando su una pellicola senza creature mostruose e sanguinolente. Pare esserci riuscito, se La Casa il remake mostrava come morale la sofferta redenzione dalla droga di Mia (Jane Levy), Man in The Dark invece ha una morale molto più sentita e profonda: vuole far riflettere sull’avidità che ogni essere umano avverte nei confronti del denaro, un dio che li porta a diventare creature mostruose pronte a compiere qualsiasi atto come introdursi a casa altrui ed è proprio questo che più fa paura.

Non so voi, a me quello che più inquieta è proprio ciò che può realmente accadere quando siamo nel nostro nido familiare e veniamo colti alla sprovvista da qualcuno che cerca di sopprimere con il sangue la nostra tranquillità.

Detto questo, la mia unica critica per ora a Man in The Dark è proprio il cambio del titolo, in Italia sono famose le traduzioni “assurde” dei titoli dei film ma cambiarlo nella stessa lingua per qualcosa di più scontato, non saprei.
Okay, per ora, aspettiamo con ansia l’uscita di quello che si preannuncia un ottimo, angosciante film, e speriamo che sia capace di lasciarci come preannuncia il vero titolo (Don’t Breathe), senza respiro!

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