Ultima fermata Hollywood. La recensione di MaXXXine
MaXXXine è un film horror slasher del 2024, scritto, montato e diretto da Ti West. Ultimo capitolo della trilogia composta dai film X – A Sexy Horror Story e Pearl, vede protagonista l’ambiziosa Maxine Minx. Nel cast troviamo Mia Goth, Elizabeth Debicki, Moses Sumney, Michelle Monaghan, Bobby Cannavale, Halsey, Lily Collins, Giancarlo Esposito e Kevin Bacon. La pellicola, che abbiamo potuto vedere in anteprima stampa, sarà distribuita il 28 agosto nei cinema con Lucky Red e Universal Pictures.
Il film segue le vicende di Maxine (Mia Goth), unica superstite al massacro avvenuto nel primo film (X – A Sexy Horror Story), che cerca di affermarsi come attrice, nonostante il suo passato nel porno. La ragazza ottiene, nonostante tutto, il ruolo di protagonista in un film horror intitolato The Puritan II. Mentre cerca di sfruttare la sua occasione nel cinema che conta, la carriera di Maxine sarà sempre più minacciata da fattori esterni come gli omicidi commessi da un serial killer denominato Night Stalker, che sembra in qualche maniera connesso a lei, dalla polizia che indaga e dagli “attacchi” di un detective (Kevin Bacon) poco raccomandabile che qualcuno le ha messo alle calcagna.
“È il migliore dei tre?” è la domanda che risuona nella testa di tutti gli amanti del cinema di Ti West. “Non è ciò che conta” è la risposta più sensata. Fa quello per cui è nato, cioè chiudere una trilogia fenomenale per gli amanti dell’horror slasher. Ha il compito più difficile e lo porta a termine, forse non nel modo migliore; infatti, MaXXXine non ha un finale da urlo, che vi farà uscire dalla sala con la bocca spalancata dallo stupore. Nonostante ciò, è tecnicamente meraviglioso, vanta un montaggio che danza insieme alla colonna sonora (soprattutto all’inizio), coinvolgendo e trascinando lo spettatore dentro alla storia. Inseguimenti, pedinamenti, scene di violenza, omicidi cruenti e splatter che delizieranno i fan. Un mix di scene retrò anni Ottanta, meta-cinema che passa dalle citazioni di Dario Argento e Alfred Hitchcock, al cinema horror di serie B. Suggestive le scene dove l’aspirante diva si troverà di fronte ai set più famosi della storia del cinema, compreso il suggestivo Bates Motel e la casa dove il tormentato Norman vive il suo sdoppiamento psicologico.
Gli anni ’80 sono rappresentati perfettamente da Ti West, in sottofondo una canzone di Raf, Self Control remixata, diventa la colonna sonora dell’ascesa al successo della nostra eroina Maxine. La casa di Psycho vive di vita propria, i VHS, il make-up, le luci e Hollywood, tutto a decorare questo sogno che ci porta in una dimensione nostalgica, gradevole ma poco evolutiva per la trilogia.
La parola chiave in MaXXXine è: “Hollywood”. Il film, infatti, si aggiunge alla lista di pellicole meta-cinematografiche che intelligentemente parlano dell’industria del cinema e del luogo nel quale tutto avviene, Los Angeles. Sfrutta la fascinazione e la magia della “casa delle storie” e luogo dove i desideri della nostra protagonista si avverano e dove i sogni degli spettatori si creano e si materializzano. MaXXXine vive la sua scalata in un luogo che sembra onirico, tra set, finti scenari e illusioni, ma dove si può comunque morire realmente.
L’ossessione del successo della protagonista e il tributo al cinema del passato cercato da West, mi ha ricordato “Viale del tramonto” di Billy Wilder, un grande film che tratta magistralmente il tema del divismo, dove troviamo Norma Desmond, una diva decadente, che sembra una MaXXXine del futuro, e dove viene raccontata una Hollywood splendida, ma anche orribile, dove la brama di celebrità rende pazzi. Nel capolavoro di Wilder però la pellicola inizia e finisce male, nel senso che sin dai primi minuti, il protagonista è rivolto a faccia in giù nella piscina, morto, e tutto il film è un lungo flashback per spiegare come siamo finiti a quel drammatico epilogo. Purtroppo MaXXXine è privo di questo tragico cinismo, e proprio nelle fasi finali diventa meno interessante e confuso, con un colpo di scena scontato e una bagarre conclusiva volutamente tragicomica che ha poco mordente, chiudendo la pellicola tiepidamente senza regalare sorprese allo spettatore.
MaXXXine è il suo film più citazionistico e meno audace, dove richiami, splatter, fanservice e un’ottima colonna sonora, favoriscono la visione, ma in cui gli aspetti psicologici che tanto ci avevano intrigato nelle due pellicole precedenti vengono meno. L’ultimo capitolo della trilogia si accolla quello che è il fardello più pesante: chiudere una grande storia, e lo fa senza esserne il protagonista assoluto, senza sorprendere e scioccare il pubblico.
Titolo: MaXXXine
Titolo originale: MaXXXine
Regia: Ti West
Attori: Mia Goth, Elizabeth Debicki, Moses Sumney, Michelle Monaghan, Bobby Cannavale, Lily Collins, Halsey, Kevin Bacon, Giancarlo Esposito
Paese: USA
Anno: 2024
Genere: Horror, Slasher
Durata: 103 min