I quattro migliori film horror ambientati al chiuso degli ultimi 5 anni.
È dal 2010 che l’horror sta divenendo sempre più popolare sia sul grande e sia sul piccolo schermo. In effetti, nel corso del tempo le ambientazioni dei film e serie tv si sono sempre più spostate verso un tipo di cinema, “casalingo” ambientato, per intenderci, tra le mure di un’abitazione. Insomma scenari essenziali, low budget e registi sempre più esordienti con attori per la stragrande maggioranza poco famosi. A quanto pare, e non la ritengo una novità, l’horror si stia sempre più allontanando dal folklore milionario di Hollywood, spostandosi verso trame semplici ma allo stesso tempo d’effetto.
Ecco a voi la classifica dei film horror ambientati al chiuso più degni di nota degli ultimi anni:
5. Oculus (2014) – diretto da Mike Flanagan: è l’esempio tipico di pellicola ambientata tra quattro mura e per chi non lo sapesse, il film si ispira a un precedente cortometraggio del 2005, sempre di Flanagan, dal titolo Oculus: Chapter 3 – The Man with the Plan che vede un solo attore e uno specchio. Oculus presenta una trama molto semplice e lineare: i protagonisti sono un fratello appena uscito da una clinica psichiatrica e una sorella che si rivedono dopo vent’anni; a legarli c’è un qualcosa di apparente innocuo, uno specchio che rappresenta l’essenza pura del male, un male molto sottile e che caratterizza la specie umana: il conflitto tra persone. Lo specchio, infatti, si nutre e si rafforza con la carica negativa sprigionata dalle persone. Un film, basato sul legame tra fratello e sorella, tra sogno e realtà, pieno d’effetti con un ottimo montaggio.
4. Your’e Next (2013)- diretto da Adam Wingard: Segue un filone Home Invasion, è una pellicola molto violenta con tanto di maceti, balestre e assassini con maschere inquietanti. La trama ruota intorno ad una famiglia borghese con quattro figli che si ritrova a trascorrere un weekend tutti insieme nella casa di famiglia. Tutto sembra essere apparentemente normale quando all’improvviso arriva un violentissimo colpo di scena, dall’esterno della villa sopraggiungono delle frecce provenienti da una balestra che colpiranno al cranio una prima vittima. Da qui avrà inizio il vero e proprio dramma familiare che sfocerà in un bagno di sangue. Il plot è molto interessante in quanto mette in scena una delle paure più tangibili; siamo a casa con i nostri familiari e qualcuno sconvolge il nostro nido. Non molti sapranno che You’re Next come anche Le origini del male, The Possession e Non aprite quella porta 3D sono proprie le pellicole da cui sono stati tratti gli effetti usati per l’app HorrorGram (per iPhone) distribuita dalla Lionsgate.
3. Quella casa nel bosco (2012)- diretto da Drew Goddard: un gruppo di cinque amici decide di trascorrere il weekend in una casa nel bosco. Giunti a destinazione, giusto il tempo di ambientarsi, scoprono oggetti strani all’interno di una botola. Il colpo di scena è molto forte: il gruppo sarà preso di soprassalto da una famiglia di zombi, il tutto sembra tramutarsi in un gioco sadico, ogni mossa che avviene nella casa è ripresa da telecamere nascoste in ogni angolo. Quella casa nel bosco è un film che pur seguendo i cliché del genere, riesce a essere efficace. Ricco di scene splatter, qui i mostri riescono di nuovo a essere i protagonisti indiscussi.
2. Insidious (2011)- diretto da James Wan: è il primo (anche se cronologicamente il secondo) della saga di Insidious. La trama è incentrata intorno a una coppia il cui figlio inspiegabilmente entra in uno stato comatoso e inizia a essere tormentato da fantasmi provenienti da una dimensione astrale che vogliono impossessarsi del suo corpo, per vivere ancora una volta. Riguardo a Insidious, c’è poco da dire, la pellicola parla da sé, trattasi di una dei film più noti degli ultimi anni, le possessioni riscuotono sempre grandi numeri e a proposito di ciò, nel nostro paese la pellicola ha incassato circa 2.000.000 di euro, mentre nel mondo 97.009.150 di dollari, di cui 13.271.464 solo nel weekend d’apertura.
1. Paranormal Activity (2010) diretto da Oren Peli: è la pellicola che ha dato inizio al filone dei finti documentari, in stile home made, girati tra quattro mura con inquadrature per lo più fisse, in grado di rendere lo spettatore un “esploratore”. Criticato da molti e allo stesso tempo apprezzato da altri, è stato girato nell’abitazione dello stesso Oren Peli con un budget di solo 15.000 dollari, e un compenso di 500 dollari a ciascuno dei due attori protagonisti; il film ha incassato 193 milioni di dollari. Inoltre questa pellicola ha lanciato la Blumhouse, casa di produzione low budget di Jason Blum. A mio dire, la formula di questo film è perfetta: una casa, pochi soldi, e molte belle idee.