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Mortal – Recensione

Mortal - Recensione
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Il film supereroistico basato sulla mitologia nordica del regista di Troll Hunter e Autopsy. La recensione di Mortal

Mortal è un film del 2020 diretto da André Øvredal e distribuito in formato DVD e blu-ray da Midnight Factory. Il protagonista è Nat Wolff, fratello di Alex Wolff, più noto agli orrorofili per Hereditary e il recente Old. Insieme a lui nel cast troviamo anche Iben Akerlie, Priyanka Bose, Arthur Hakalahti e Ania Nova.

Eric è un giovane che scopre di avere dei poteri soprannaturali che non riesce a controllare. Recatosi in Norvegia per scoprire l’origine di tali poteri, rimane coinvolto in un terribile incidente nel quale muoiono molte persone, e a seguito del quale si rifugerà nei boschi lontano dalla società, dove non potrà nuocere a nessuno. Un sucessivo nuovo incidente nel quale perde la vita un ragazzo mette Eric nella condizione di dover scappare dal Governo, mentre cerca di scoprire le origini dei suoi poteri, che sembrano legate ad antiche leggende norrene.

Mortal non è assolutamente un film horror, ma come è successo già qualche altra volta, Midnight Factory lo ha inserito nella sua prestigiosa collana. Le ragioni di questa scelta sicuramente sono legate al background cinematografico del regista, André Øvredal, che negli anni si è distinto per pellicole horror particolarmente interessanti. Fu un caso eclatante nel cinema di genere l’audacia di Troll Hunter, found footage che è riuscito a farci credere che nei boschi norvegesi ci vivessero degli enormi troll o il tesissimo Autopsy, dove due coroner sono terrorizzati da un’antica e malefica presenza, infine ci fu nel 2019 l’incontro con Gulliermo Del Toro, che diede vita a Scary Stories to Tell in the Dark, versione cinematografica dell’omonima serie di libri per ragazzi scritta da Alvin Schwartz, del quale tra l’atro è già in lavorazione il sequel sempre diretto da Øvredal.

Dal sapore fantasy e intriso di mitologia, Mortal racconta la storia di un super uomo che sembra uscito da un fumetto Marvel, ma che ha poco da spartire stilisticamente con quell’universo di cinecomic posticci e surreali che ora vanno per la maggiore (e diciamolo, non fanno molto bene al cinema). La pellicola di Ovredal riesce a rendere credibili le situazioni e le ambientazioni, raccontando una storia avventurosa dai toni dark che stilisticamente sembra un film horror. Le panoramiche sul paesaggio norvegese sono mozzafiato e la fotografia di Roman Osin (che ha seguito anche The Rezort e Scary Stories to Tell in the Dark) rende magica e mistica l’esperienza visiva. La storia ben raccontata, risulta però davvero poco approfondita facendo, sembrare l’intera pellicola un lunghissimo prologo dove accade davvero poco. Nel finale, dove si succedono più eventi e si apre uno scenario apocalittico e in un certo modo anche orrorifico il film termina, lasciando lo spettatore a bocca asciutta. Un’operazione pensata in funzione di un possibile sequel? Probabile, ma per ora non ci è dato saperlo.

Mortal è un film visivamente spettacolare, con una storia che non risponde alle esigenze degli orrorofili, nonostante le atmosfere cupe, ma che piacerà ai fan del cinema fantasy e supereroistico. Non il miglior Øvredal che con l’horror si esprime meglio, ma indubbiamente migliore del 90% dei film del Marvel Cinematic Universe e DC Extended Universe, anche se non è che ci voglia molto.

Titolo: Mortal
Titolo originaleMortal
Regia: André Øvredal
Attori: Nat Wolff, Iben Akerlie, Priyanka Bose, Arthur Hakalahti, Ania Nova
Paese: Norvegia, Usa, UK
Anno: 2020
Genere: action, avventura, drammatico, fantasy
Durata : 104 minuti

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