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Noi – Recensione

Noi - Recensione
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Arriva il secondo magnifico film del regista di Get Out. La recensione di Noi.

Noi – Recensione

Dopo decine di sequel, remake, reboot e plagi di ogni sorta, il mondo dell’horror bramava un’idea originale e un film dalla trama scorrevole e sorprendente. Ed è così che piomba dal cielo il brillante Jordan Peele con Get out, il suo horror che dimostra a tutti che si può ancora creare qualcosa di nuovo nel cinema di genere. Vince l’Oscar come miglior sceneggiatura e si consacra Re dell’horror per gli anni a venire.

Poi c’è Noi (Us), il film horror più atteso del 2019 che per fortuna arriva nelle sale cinematografiche già a fine marzo. Peele non delude le aspettative elevatissime e alza l’asticella molto in alto, d’ora in poi tutti i film horror di questa annata si dovranno confrontare con un gigante.

La trama vede una famiglia medio borghese afroamericana fare i conti con una terribile minaccia. Adelaide torna nella casa al mare di quando era bambina con il marito e i due figli per una spensierata vacanza. In quel luogo la donna ha subìto molti anni prima un trauma infantile nella casa degli specchi di un Luna park. Dopo una giornata al mare condita da momenti di tensione e inquietanti coincidenze, la famiglia tornerà a casa e troverà una misteriosa e inquietante altra famiglia che li attende tenendosi per mano sul vialetto di casa: sono identici a loro, sono i loro doppelgänger (i loro doppi).

“La famiglia Wilson ha appena incontrato i propri doppelgänger”

“Da piccolo ho sempre avuto paura di vedere un altro me stesso a New York, magari in metropolitana, dall’altra parte della banchina. Mi sono chiesto come mai quest’idea per me fosse così terrificante “

Jordan Peele

Nonostante sin dalle prime battute Noi possa sembrare semplicemente un horror atto a spaventarvi, a farvi ricredere sul vostro senso di tranquillità borghese, la sostanza è ben più densa e pregna di significato: immigrazione, disparità sociale e controllo delle masse, sono i temi di cui parla il “Romeriano” Noi, a noi. Un’autocritica sia individuale che nazionale, sarà un caso che Us sia anche l’abbreviazione di Unite States?

“Adelaide di fronte al suo doppio”

Home invasion, horror apocalittico, slasher: un susseguirsi di sottogeneri horror che non vi daranno mai punti di riferimento, Noi è un tripudio di citazioni del cinema horror ’80, che però non si sottrae al difficile compito di regalare all’immaginario iconico orrorifico dei nuovi spettacolari villains: tuta rossa, guanto da guida vintage nella mano destra e forbici dorate, sono le Ombre.

Noi è una pellicola stilisticamente e tecnicamente perfetta: regia, montaggio, fotografia e comparto sonoro sono assolutamente ineccepibili. Siamo di fronte ad un lauto pasto per chi è affamato di magnificenza cinematografica.

Esattamente come in una fresca serata al luna park, Us è un turbine di emozioni, tra risate sincere e momenti di vero terrore. Peele bilancia sapientemente tutti gli ingredienti della narrazione per farvi semplicemente divertire e in seguito riflettere. Ma non è tutto perfetto come sembra, qualche ombra ce l’ha anche in questa pellicola: una sceneggiatura questa volta tutt’altro che logica e coerente e con un paio di momenti topici che si distinguono negativamente: un retroscena chiave appena abbozzato e raccontato poco e male (che non vi spoilero) e il finale fin troppo spiegato e didascalico che risulta decisamente stucchevole.

Ma con una trama così a tratti fortemente fiabesca nei suoi retroscena, bisogna fare ricorso con grande solerzia alla sospensione dell’incredulità per poter apprezzare il significato recondito della pellicola: c’è una parte di noi con cui non facciamo i conti, un’ ombra. Un parte dove teniamo i sensi di colpa. Noi rappresenta quest’ombra, a livello più ampio Noi rappresenta l’ombra oscura della società. L’ombra oscura degli Stati Uniti d’America.

Titolo: Noi
Titolo originaleUs
RegiaJordan Peele
Attori:   Lupita Nyong’oWinston DukeElisabeth Moss
Genere: Horror, Thriller
Durata: 116 minuti
Anno: 2019
Paese: USA

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