Il Pennywise di Bill Skarsgard alla prova del fuoco: il confronto con il grande Tim Curry l’ostacolo più grande.
Manca poco all’uscita nelle sale italiane di IT, ormai contiamo i giorni, in rete per quanto riguarda l’horror non si parla d’altro; quindi, abbiamo deciso di scrivere un altro articolo, nella speranza di tirar fuori qualche informazione in più.
Era il 1986 quando Pennywise fece la sua prima apparizione negli schermi televisivi, il publico aveva scoperto qualcosa che fino ad allora aveva ignorato, la coulrofobia (la paura per i Clown).
Il mito di It è diventato così forte che non appena venne fuori la notizia del remake, iniziammo tutti a storcere il naso, si sono sprecate frasi come “Sarà difficile spaventare alla stessa maniera del primo film”, “nessuno supererà mai Tim Curry”, e ancora “a cosa serve fare un remake di un film cult?”
Poi, giorno dopo giorno sono iniziate ad apparire le prime immagini, e l’interesse è aumentato, con scene che hanno incuriosito non poco, fino ad essere diventato – l’horror più atteso dell’anno -.
I canoni del terrore sono cambiati dagli anni ottanta a oggi, i trend si sono evoluti, e sembra che i produttori del film abbiano centrato in pieno lo stile adatto a questo momento storico. Questo remake nasce con l’intento di scuotere le coscienze e riadattare lo stile di vecchia generazione alle atmosfere attuali, riportando sullo schermo tutta l’aggressività del mostro con sembianze da clown, e renderlo molto più violento e sanguinario; infatti, questo remake, sarà ricco di scene pulp, con uno stile più deciso e accattivante. L’obiettivo è quello di riuscire ancora una volta a terrorizzare i giovani che si approcciano alle pellicole del terrore, e magari, riscuotere consensi dai vecchi fan, seppur profondamente legati all’originale clown danzante.
Ovviamente, tutti gli occhi saranno puntati sull’interpretazione di Pennywise affidata a Bill Skarsgard, molto diversa da quella di Tim Curry, dove Pennywise sì, era malvagio fino al midollo, ma anche molto ironico. Il nuovo Pennywise invece, sarà più demoniaco, misterioso e cupo, con un trucco più suggestivo e d’impatto, quasi a voler ricordare alcune bambola di porcellana piuttosto familiari a chi segue l’horror.
L’aspettativa riguardo It aumenta, per quanto mi riguarda, penso che questo film, in qualche modo spaventerà, ma difficilmente resterà presente nell’immaginario collettivo così come ha fatto quel faccione di Tim Curry; ma soprattutto, e so di non essere l’unico, spero in un finale decisamente meno “aracnofobo”.