Un horror mockumentary ispirato agli escursionisti scomparsi sul Passo di Djatlov. La recensione de Il passo del Diavolo (Devil’s pass).

Devil's pass - Il passo del diavolo - Recensione
Devil’s pass – Il passo del diavolo – Recensione

Con Il passo del diavolo (Devil’s pass) siamo di fronte a una delle ultime uscite targate Midnight factory e a un buon esempio di mockumentary. La storia prende spunto da un fatto realmente accaduto in Russia nel 1959, quando un gruppo di 9 escursionisti perse la vita in circostanze misteriose nei pressi del Cholatčachl’ (“Montagna dei morti”) sui monti Urali, ribattezzato poi dopo l’incidente “Passo Djatlov” dal nome del capo della spedizione.

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Come nella migliore tradizione dei falsi documentari un gruppo di studenti americani decide di girare un reportage su un evento misterioso, in questo caso il tema trattato è appunto l’incidente del Passo Djatlov. I ragazzi viaggiano quindi fino in Russia, per ripercorrere le orme degli escursionisti: qui raccoglieranno le testimonianze degli abitanti del luogo e soprattutto di alcuni membri della spedizione di soccorso che ritrovò i cadaveri. Tra inquietanti e silenziosi paesaggi innevati gli studenti, e con loro lo spettatore, scopriranno la soluzione di questo enigma vecchio di decenni.

“Devil’s pass” (conosciuto anche col titolo “The Dyatlov pass incident”) rientra perfettamente nei canoni del mockumentary e le prove degli attori non sono il punto di forza del film, ma a mio parere riesce a distinguersi abbastanza bene dalla massa, complice anche un gradito e insolito cambio di direzione della trama (per non svelare troppo vi suggerisco solo due parole: esperimento di Philadelphia).

Credo che le parti migliori del film siano all’inizio e alla fine, mentre nella parte centrale, quando i ragazzi si accampano tra le montagne, la pellicola si affloscia un po’ e non incute molto timore. All’inizio invece assistiamo a un montaggio che illustra le ricerche fatte dai ragazzi fino a quel momento, integrate da testimonianze di persone che hanno studiato l’incidente: la curiosità dello spettatore viene ben stimolata, complice anche il fatto che l’evento a cui il film si ispira è davvero misterioso e affascinante (fidatevi, appena terminata la visione correrete a documentarvi sulla sfortunata spedizione di Djatlov). Rimane il fatto che in vari momenti vengono disseminati piccoli indizi collegati alla spiegazione finale che, nonostante alcuni cali di tensione, tengono sveglio lo spettatore fino al termine della pellicola. Non aspettatevi balzi sulla sedia o apparizioni inquietanti, e questo forse è un bene, dato che comunque “Devil’s pass” riesce a insinuare dubbi e inquietudini in chi lo guarda, evitando così di risultare troppo banale.

Il film è del 2013, per la regia di Renny Harlin (Nightmare 4 -Il non risveglio-, L’esorcista -La genesi-), ma ha trovato distribuzione in Italia soltanto adesso. In conclusione “Devil’s pass” non è di certo un capolavoro, ma rispetto a molti altri suoi “colleghi” rimane un film di discreto livello che vi farà passare una buona ora e mezza: consigliato.

Titolo: Il passo del Diavolo
Titolo originale: Devil’s pass – The Djatlov pass incident
RegiaRenny Harlin
Attori: Holly Goss, Matt Stokoe, Luke Albright, Ryan Hawley, Gemma Atkinson
Genere: Horror/mockumentary
Durata: 100 minuti
Anno: 2013
Paese: USA, Regno Unito, Russia

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