Ecco come nasce la paura dei clown, la cosiddetta coulrofobia. Le origini di questa fobia e i metodi per superarla.

Pennywise - IT
Paura dei Clown

Ormai nell’immaginario collettivo il clown non è solo inteso come un personaggio divertente, bensì molto più spesso come un essere malvagio; probabilmente è proprio il suo trucco a farci paura, l’ignoto che ci spaventa più in assoluto, proprio l’inconsapevolezza di chissà quale macabra creatura si possa nascondere dietro a quella colorata maschera ed a quel finto sorriso fisso sul volto.

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Questa paura è scientificamente provata e si chiama Coulrofobia e come leggete dalla parola si tratta di una vera e propria malattia-fobia mentale che sembra essere tra le più persistenti, anormali e allo stesso tempo ingiustificate. Ma chiaramente non tutti vivono questo disagio allo stesso modo: ad esempio alcuni sviluppano un autentico panico, altri invece una diffidenza che non arriva ad essere terrore.

Secondo casi clinici, tende a manifestarsi in soggetti che in tenera età hanno subito qualche trauma legato ai clown, tipo una cattiva esperienza con essi o per aver visto un ritratto raffigurante un pagliaccio sinistro. Anche se, scienza a parte, molte volte è la suggestione che tende ad impadronirsi della mente umana materializzando fantasie che poi si riversano sul grande schermo.

I registi di Hollywood lo sanno bene. Infatti il cambiamento iconografico dei clown è da attribuire proprio alla cinematografia, preceduta da moltissimi scrittori che hanno contribuito a diffondere la figura del pagliaccio come essere diabolico e addirittura non umano, tutti conosciamo IT di Stephen King, ma oltre al famoso Pennywise attualmente torna di gran moda il macabro clown, squilibrato e frustrato serial killer che si traveste per trucidare persone, sulla rete sono nati tantissimi Pranks (scherzi) che sfruttano questa figura.

Si è parlato tanto del film di Eli Roth intitolato “Clown” che racconta la storia di un demone, per l’appunto clown, che si impossessa del corpo di un premuroso padre di famiglia per trasformarlo in un mostro sanguinario mangia bambini con tanto di scarpe giganti e denti affilati. Devo dire che questo film può inserirsi a pieni voti nel filone delle pellicole incentrate sui “simpatici circensi”, la storia si focalizza soprattutto sulla psicologia dei personaggi ed in particolare, non male la mutazione “travagliata” di una persona amorevole in una creatura spietata e demoniaca; pur se qualche forzatura ed un minimo di amaro in bocca anche questa pellicola ahimè non è riuscita ad evitare.

Non mi crederete ma la mia esperienza “terrore clown” è cominciata ben prima della scoperta di IT. Avevo circa sei anni ed in casa dei miei c’era (e c’è ancora) un quadro raffigurante un clown con le braccia incrociate in petto, lo stile è anche poco definito, dipinto con olio dall’artista ormai scomparso Luciano Granati. Detto questo, non c’era nulla di strano, trascorrevo giornate a giocare nel corridoio dove era affisso, ma una notte sognai che quella tela era appoggiata a terra nel bel mezzo del cortile e quella sorridente creatura non faceva altro che ridere in maniera sempre più spaventosa, scuoteva la testa da un lato all’altro quasi a cercare di venir fuori da lì, e per quanto cercai di fuggire, da sotto di esso, si aprì una sorta di voragine che cominciò ad inghiottire tutto ciò che c’era intorno, compresi i miei parenti… Fu difficile svegliarmi e riuscire a venir fuori da quella demoniaca atmosfera. E sapete non poche volte mi capita di svegliarmi ricordando quella sensazione. Se un clown dipinto può spaventare così tanto un bambino che tra l’altro non aveva mai visto né sentito leggende in merito, magari c’è qualcosa che va ben oltre le ludiche risate che vogliono farci credere dietro i tendoni da circo, no?

Superare la paura dei clown
Per i più curiosi sul web potete trovare numerosi consigli per cercare di superare questa fobia, ad esempio guardare video divertenti con i pagliacci (anche se non ne esistono tanti!) ma attenzione a non imbattervi nel video come quello di un inquietante clown visto aggirarsi nei pressi della Carroll University, in Wisconsin.

Un altro piccolo trucchetto per superare la paura dei clown: quando sentite emergere la paura, cercate un attimo di calmarvi, inspirando ed espirando lentamente. E chiedetevi se davvero un clown possa fare del male, magari cercate di immaginarlo come un normale essere umano, un poveraccio truccato che vuole portare il pane a casa. Non so a voi, ma a me riesce, e nella migliore delle ipotesi, mi trovo dinnanzi agli occhi il clown/burattino posseduto in Poltergeist, e ditemi quello che volete, ma lui proprio non riesce a spaventarmi.

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