Il tema delle possessioni è un argomento che da sempre attrae sia credenti che non, anche grazie a tutte le cosiddette storielle in base alle quali i preti si affannano nel ricordarci che il male sotto forma di demonio esiste e ci vuole rubare l’anima; ma soprattutto questo tema è molto diffuso nella cinematografia, infatti quasi ogni anno ci ritroviamo nelle sale almeno un film che parla di esorcismi. Non è un caso che certi soggetti ancora oggi vengano ampiamente trattati, come ben sappiamo, questa sorta di mito dei “fatti realmente accaduti” piace sempre più, che sia solo uno stratagemma di marketing o meno, diciamoci la verità, vende tanto, soprattutto in un periodo dove è veramente difficile riuscire a spaventare il pubblico…
Vorrei elencarvi alcuni casi, a mio dire, i più emblematici ispirati appunto a vicende reali che hanno contribuito alla creazioni di due film cult, “L’esorcista” e “The Exorcism of Emily Rose”.
Uno dei casi più noti alle cronache è quello di Anneliese Michel, la quale morì nel 1976 a soli ventiquattro anni. Si pensa che il tutto ebbe inizio allorquando la giovane acconsentì alla richiesta della Madonna di espiare i peccati dei giovani tedeschi e dei sacerdoti mediante sofferenze derivanti dalla possessione demoniaca. Tutti coloro che parteciparono al suo esorcismo furono condannati in tribunale nonostante la ragazza avesse mostrato le
cosiddette “peculiarità demoniache”, infatti era in grado di parlare diverse lingue, manifestava una forza sovrumana e aveva ferite incurabili sul corpo. La Chiesa ritenne che Anneliese fosse stata posseduta dallo spirito malvagio di un personaggio storico realmente esistito ma che né la giovane e né altri ne erano a conoscenza. Il film del 2005 “The Exorcism of Emily Rose” è ispirato proprio a questa possessione.
Invece “L’esorcista” trae spunto da due vicende reali: quella di una ragazza molto cattolica, Anna Ecklund, che a soli quattordici anni iniziò a mostrare segni di possessione non riuscendo più a stare davanti a nessun manufatto religioso e divenendo sessualmente depravata. Nel 1912, ella fu purificata dal demonio, ma nel giro di un anno venne posseduta nuovamente da più entità che i preti dovettero scacciare con diversi rituali di esorcismo. Poi vi è la storia di un giovane, chiamato con lo pseudonimo Roland Doe, la cui possessione ebbe inizio con l’improvviso verificarsi di strani suoni, in seguito i manufatti religiosi cominciarono a tremare e diverse ferite cominciarono ad apparire sul suo corpo, che giorno dopo giorno iniziò ad essere sempre più lacerato proprio come succedeva a Regan nella famosa pellicola.
E’ solo alla cinematografia che dobbiamo l’aver riportato alla luce il tema delle possessioni demoniache che da sempre urtano contro la logica della scienza; uno dei pochi casi in cui un medico dichiarò clinicamente di trovarsi di fronte ad un caso paranormale è quello di uno psichiatra di New York, il dottor Gallagher, il quale documentò nel 2008 un caso clinico di una paziente denominata “Julia”; una condizione del tutto rara per un uomo di scienza, non trovate?
E invece secondo voi le possessioni sono malattie mentali o manifestazioni del soprannaturale?