Un Evil dead natalizio, un cortometraggio brillante. La recensione di Presepe vivente

Il lato oscuro del Natale è una realtà antropologicamente radicata in molte credenze popolari e testimoniata in letteratura da testi di Dickensiana memoria come il celeberrimo Canto di Natale. Anche nel Natale moderno non mancano riferimenti estetici inquietanti tra le righe di una ricorrenza tipicamente gioiosa. La figura di Babbo Natale stesso si presta a doppie letture.

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Il cinema horror ha più volte percorso la strada natalizia. Da Silent Night, Deadly Night , archetipo anni ottanta del Babbo Natale slasher, fino al più recente e soprannaturale Krampus dove si cerca di dare forma nuova a vecchie tradizioni popolari. Il tutto passando dal classico Black Christmas (lode a Bob Clark). Una menzione speciale per Evil Christmas, una storiella malata natalizia resuscitata per l’home video dalla Opium Visions.

Dopo questo preambolo bisogna dire che il cortometraggio Presepe vivente lambisce lateralmente l’ambientazione natalizia poiché il Natale di cui si parla qui è qualcosa di totalmente differente.  
Collocato in una realtà alternativa apparentemente uguale alla nostra, Presepe vivente ci mostra un Natale di divinità abissali lovecraftiane dove il presepe è un gioco pericoloso di religiosità occulta.
I venti minuti di corto mostrano cosa succede quanto uno spirito natalizio alla Evil Dead viene maldestramente evocato per gioco.

Mentre produzioni di questo tipo soffrono tipicamente di forti limiti dovuti a microbudget, Presepe vivente viaggia liscio come l’olio grazie ad una regia che evidenzia una certa cultura estetica. Sapienti giochi di fotografia che evocano una certa vecchia scuola, rendono vivo un set che altrimenti sarebbe risultato monocorde.

Color correction curata nel dettaglio e una decisa dose di ironia (sale del grande cinema horror degli anni ottanta) rendono questo corto una bella esperienza dove c’è una sorpresa in ogni angolo, tra effetti visivi volutamente old school e un gusto per la provocazione mai sopra le righe. Questo grazie anche alla bravura di Alice Pintus e Marco Battaglia, cioè l’eroina Agave e il suo fidanzato, che azzeccano la parte con il giusto equilibrio attraverso le molteplici e bizzarre situazioni a cui si assiste nel corto.

La dirty tape productions, con il suo regista Lorenzo Fassina , ha già mostrato una vocazione horror-ironica negli episodi che compongono Creepy Tales of Pizza and Gore recuperabile tramite Home Movies.
Non ci resta che aspettare le prossime produzioni. Magari un lungometraggio? Nel frattempo, nell’attesa del prossimo Natale, attenti ai presepi viventi.

Titolo: Presepe vivente
Titolo originalePresepe vivente
Regia: Lorenzo Fassina
AttoriAlice PintusMarco BattagliaAlessandro Melito  Chiara Natalini, Federica Strozzi 
Genere: Horror, Comedy
Durata: 21 minuti
Anno: 2018
Paese: Italia

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