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Il tour dei fantasmi di Edimburgo

tour fantasmi Edimburgo scozia
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Tour tra i fantasmi e gli orrori di Edimburgo.

Edimburgo dovrebbe essere una tappa doverosa per chi ama le atmosfere celtiche e velatamente esoteriche. Nebbia, pioggia e freddo, fanno da cornice ad uno scenario visibilmente gotico, trasmettendo profonde vibrazioni.

Eppure, dopo i primi giorni mi sembrava che mancasse qualcosa, dovevo conoscere più a fondo la “spettralitá del posto” (concedetemi il termine). Sono bastate poche ricerche per trovare il tour perfetto, quello dei fantasmi di Edimburgo proposto da scoziatour.com e il viaggio ha preso la giusta piega, con quella carica di suspence e mistero che piace tanto a noi amanti del terrore di Non aprite questo blog.

Partecipando al tour infatti, si possono incontrare i fantasmi e i demoni che hanno abitato Edimburgo e ancora vagano per questa misteriosa città; per ben due ore ripercorrerete la storia del luogo, passando per i cimiteri e i vicoli bui, ascoltando leggende e misteri del posto.

Scoprirete che la città è stata teatro di sanguinosi eventi, morti violente e di una delle più cruente caccia alle streghe della storia. Percorrendo le sue vie, riuscirete quasi a percepire gli echi di queste tristi vicende susseguitesi nel corso dei secoli. 

Ma torniamo al tour: partenza alle ore 18:00, punto di ritrovo nella parte centrale dell’Old Town, anzi nel bel mezzo del Royal Mile, dove si possono notare a terra lungo la strada le serrature che aprono un secondo mondo ancora più macabro e misterioso: quello che nasconde un passato fatto di disumane sofferenze, decapitazioni e torture.

Nel mio caso, a farci da guida è stata Alessandra di Scoziatour, simpatica e preparatissima, capace di farci sorridere spezzando la suspence dei racconti di fantasmi fatti attraversando impressionanti cimiteri. Prime tappe del tour saranno alcuni Close, stradine strette, chiamate in questo modo proprio perché nei tempi più bui della capitale scozzese, al tramonto venivano chiuse per limitare la criminalità notturna. Dentro erano stipate le fasce più povere e disagiate della città, con il loro bestiame. 

Ascoltando alcune delle storie accadute in quei cunicoli, garantisco che resterete molto impressionati, basti pensare che Edimburgo fu avvolta da un terribile incendio, e migliaia di persone stipate nei close per la notte trovarono la morte in quelle strade chiuse, e ancora oggi, si pensa che la loro anima sia lì imprigionata.

Tra le leggende più famose, riecheggia quella di Johnny One-Arm, ossia Johnny con un braccio solo. John Chiesly per l’esattezza, era un uomo benestante che uccise il giudice George Lockhart nei pressi dell’Advocate’s Close, per un torto giuridico subito (a suo dire), cioè la condanna a dover passare gli alimenti a sua moglie e ai figli. Dopo l’omicidio,  fu catturato, imprigionato e torturato, e come monito per il resto della popolazione, gli fu staccato il braccio con il quale aveva ucciso il giudice. Dopo la sua morte non si trovò il corpo, si pensa che la moglie ancora innamorata lo abbia fatto sparire, ma a distanza di anni fu ritrovato tra i campi un corpo senza un braccio che fu ricollegato a John. Del braccio ancora oggi non c’é alcuna traccia, e la leggenda vuole che se di notte vi avventurate in un close, e vi sentite strattonare o solo accarezzare, potrebbe essere proprio il braccio di John.

Questa è solo una delle tante leggende a tratti anche divertenti; ma Edimburgo è stata scenario anche di una delle più sanguinose e lunghe caccie alle streghe conosciuta come swimming test durante il periodo dell’Inquisizione. Si narra che al tempo, essere accusati di stregoneria da un popolo superstizioso come quello scozzese non fosse certo difficile: chi nasceva con i capelli rossi, veniva definito figlio del maligno (ed essendo popoli celtici potete immaginare quante chiome rosse sono state mandate al patibolo per stregoneria). 

Non voglio prolungarmi troppo, ma posso garantirvi che visitare Edimburgo senza fare un tour del genere è come visitare Edimburgo senza passare per il castello o senza incontrare qualcuno in kilt

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