Home Notizie Sharknado saga

Sharknado saga

Sharknado saga
Sharknado saga

Nell’anno dell’uscita del sesto e ultimo capitolo, vi presentiamo una delle saghe più assurde e divertenti degli ultimi decenni: Sharknado.

Il primo Sharknado risale al 2013, partorito dalle menti folli (o geniali) di Thunder Levin e del regista Anthony Ferrante, prodotto e distribuito dal sempre più famoso studio The Asylum, uno studio cinematografico e casa di distribuzione statunitense focalizzata su produzioni di film low-badget. Letteralmente Sharknado è una fusione di due parole inglesi: “shark” (squalo) e “nado” che sta per tornado, insomma un tornado di squali quindi.

Ma come può un evento atmosferico d’aria comprendere degli animali d’acqua? E in che modo può nascerne un film horror apocalittico? La risposta ci viene fornita da questo primo film horror eco-vengeance del quale probabilmente nemmeno gli autori stessi pensavano ci sarebbe stato un seguito, tantomeno una saga! Assurdo, surreale, catastrofico, con effetti speciali low-cost e attori ripescati dai lontani anni ’90 eppure, nonostante tutto, è risultato un film divertente e piacevole da seguire.

[Contiene spoiler]

Sharknado

Sharknado (2013) diretto da Anthony Ferrante
Los Angeles, California. Durante una tranquilla giornata di mare a Santa Monica, l’ex campione di surf Fin Shepard (Ian Ziering, l’indimenticabile Steve Sanders di Beverly Hills 90210), assiste con sgomento ad un’ondata di squali che uccide diversi ragazzi. Si reca poi nel suo bar sulla spiaggia dove parla con la sua dipendente Nova e un vecchio cliente abituale George (John Matthew Heard Jr., il famoso papà di Kevin McCallister in “Mamma ho perso l’aereo”). Fin avverte l’ex moglie April Wexler (Tara Reid, presente nel cast di American Pie) del pericolo imminente che subito dopo investe anche il bar. La tempesta continua e colpisce il molo, facendo rotolare una ruota panoramica. Il bar è oramai distrutto e Fin preoccupato, insieme all’amico Baz (Jaason Simmons, altro volto noto per gli spettatori degli anni ’90, ha infatti militato in alcune stagioni di Baywatch), George e Nova, parte alla ricerca di April e dei loro due figli. La città ormai è allagata ed è nel caos e mentre rimangono bloccati in un ingorgo, vengono raggiunti da un’ennesima onda di squali che uccide George. Riescono a raggiungere la casa di April e salvano la figlia Claudia prima che la casa vena rasa al suolo. La situazione peggiora quando diversi tornado e trombe d’acqua sollevano gli squali in aria, scaraventandoli all’interno della città. Impadronitisi di una macchina munita di turbo, il gruppo raggiunge l’aeroporto dove lavora Matt, il figlio di Fin, ma il tornado si avvicina e alla fine decidono di rubare un elicottero dopo essersi procurati delle bombe. Nova e Matt portano l’elicottero sopra lo Sharknado e buttano la bomba sperando di fermarlo, ma gli squali si scagliano su Fin che riesce a respingerli con una motosega. Mentre cercano di lanciare la seconda bomba, uno squalo si aggrappa al mezzo e Nova cade venendo poi inghiottita da uno squalo in volo. A questo punto Fin riempie l’auto di esplosivo e aziona il turbo, scagliandola contro il tornado e riuscendo a fermarlo. L’auto esplode e gli squali piovono sulla città, uno di questi sta per inghiottire Claudia ma Fin riesce a salvarla e si scaglia dentro la bocca dell’animale con la motosega. Fin è scomparso all’interno dello squalo e sembrerebbe morto, ma con la motosega apre la pancia della carcassa fuoriuscendone vivo e insieme a Nova.

Genialata o assurdità? Questa è la domanda che ti poni costantemente per tutto il film. Squali volanti che seminano il terrore? Ma non si era mai visto! E forse proprio per questo piace, forse siamo stufi dei soliti horror e i loro soliti cliché, ogni tanto è bello guardare qualcosa di diverso. Sharknado non si pone come un cult e non si prende sul serio, si fa guardare e ti strappa qualche risata. Quindi, anche se è vero che lo guarderai continuando a chiederti se è ridicolo o ti piace, ti accorgerai di essere arrivato alla fine del film senza interromperlo… e molto probabilmente ti chiederai se ne faranno un seguito.

Sharknado 2

Sharknado 2 – A volte ripiovono (2014) diretto da Anthony Ferrante
Titolo originale: Sharknado 2: The Second One
Lo Sharknado di Los Angeles sta per ripetersi a New York, dove si trovano Fin e April per la promozione di un libro scritto da April. Dopo la prima tempesta, i due ex coniugi si mettono in moto per cercare di salvare il resto della loro famiglia ma April viene attaccata da uno squalo e perde una mano. Fin si dirige in città dove incontra una sua vecchia amica, Skye, mentre gli squali stanno già cadendo sulla città e mietendo vittime. Difendendosi con varie armi improvvisate, vanno verso la metropolitana ma incontrano inondazioni e difficoltà anche lì. Intanto il gruppo si allarga con altri superstiti che si uniscono a Fin vedendolo come una sorta di leader. Nel frattempo due Sharknado stanno convergendo in una potente tempesta direttamente sopra l’hotel di Fin e April. Fin e Skye salgono sul tetto dell’hotel per fermare il vortice con le loro bombe improvvisate, ma la tempesta è troppo fredda e l’esplosione non è efficace. April esce dall’ospedale e raggiunge il gruppo diretto in cima all’Empire State Building, dove un terzo tornado si sta fondendo con gli altri due. Fin parla alla popolazione e, spiegando il suo piano, li esorta ad armarsi e lottare contro gli squali quando questi cadranno dal cielo dopo che lui farà esplodere un serbatoio di Freon in cima dell’edificio collegandolo al parafulmine della struttura e congelando la tempesta. Il piano si rivela un successo, ma Skye e Fin vengono catturati nella tempesta. Due squali uccidono Skye mentre, come nel capitolo precedente, Fin si butta all’interno di uno squalo per poi uscirne vivo dalla pancia questa volta mostrando di aver recuperato la mano di April. Una volta salva la città, Fin sfila l’anello dalla mano mozzata di April e le propone di sposarlo nuovamente. – Già in questo capitolo cominciano ad apparire diversi attori più noti che fanno brevi apparizioni o cameo, spinti dall’epicità di questa saga.

Il nuovo sequel non delude le aspettative e rimane sul filone tragi-comico accentuando ancora di più il lato surreale con scene partorite da menti malate che lasceranno davvero di stucco lo spettatore. Ma questa volta, a differenza della precedente, si sa cosa si sta per guardare e non ci sono più domande né dubbi, anzi: ogni scena assurda è ben accetta e si spera che quella dopo lo sia di più. Sharkando piace, punto. E lo prova anche l’affluenza dei diversi attori che vogliono farne parte anche solo con una breve apparizione. Poi che ci siano persone che lo disprezzano o critici che lo smontino è normale, dipende sempre da come lo si vuol guardare, ma soprattutto penso che debba ancora uscire un film che piace a tutti. Ma bisogna essere onesti e se siamo al sequel ed è previsto già il terzo capitolo, vuol dire che è un prodotto che funziona.

Sharknado 3

Sharknado 3 (2015) diretto da Anthony Ferrante
Titolo originale: Sharknado 3: Oh Hell No!
Fin Shepard si trova a Washington e sta per ricevere dal (niente poco di meno che) Presidente degli Stati Uniti d’America una medaglia per i suoi atti di eroismo compiuti a Los Angeles e New York. Ma lo Sharknado è in agguato e si abbatte anche sulla capitale, seminando morte e distruzione. Fin e il Presidente lottano insieme e riescono a salvarsi e la tempesta si placa. Fin però non è tranquillo e decide di raggiungere April (che è incinta), la figlia Claudia e la suocera May che si trovano in visita all’Universal Orlando Resort. Durante il suo viaggio affronta un altro Sharknado e viene salvato da Nova e dal suo partner Lucas e scopre che entrambi si sono addestrati per combattere il fenomeno. Arrivati in un aeroporto militare però, si abbatte una nuova tempesta e mentre Nova e Fin riescono a salire in tempo a bordo di un jet, Lucas si sacrifica per loro. Intanto le piogge di squali si sono scatenate su tutta la Costa Orientale degli Stati Uniti e Fin capisce che l’unico sistema per fermarle è quello di distruggere gli Sharknado colpendoli dallo spazio e per questo si dirige a Cape Canaveral dove incontra suo padre Gil Shepard (David Hasselhoff, indimenticabile Mitch Buchannon di Baywatch) che è un colonnello della NASA. Fin, Gil e April partono a bordo di uno Shuttle con il piano di lanciare dei serbatoi di carburante all’interno della tempesta ma il piano fallisce e Gil decide di sacrificarsi per attivare manualmente l’arma Strategic Defense Initiative nascosta in un satellite artificiale. L’arma funziona e riesce a fermare la tempesta ma lo Shuttle viene attaccato da altri squali e Fin e April vengono ingoiati da uno di questi che poi precipita. Quando arriva a terra dopo essere bruciato per l’attrito con l’atmosfera, si scopre che Fin è salvo e che April ha partorito il bambino. Nell’ultimo minuto del film, April sta per essere colpita da un frammento dello Shuttle e partono subito i titoli di coda dove viene lanciato un sondaggio ai fan che dovranno decidere su Twitter se April sopravviverà e sarà presente nel film successivo oppure morirà così. – Si aggiungono altre apparizioni e cameo famosi: ricordiamo Lou Ferrigno, Grant Imahara, il wrestler canadese della WWE Chris Jericho e George R. R. Martin più diverse celebrità della tv statunitense che interpretano sé stesse.

Tralasciando il fatto che secondo me David Hasselhoff è perfetto come padre di Ian Ziering, assistiamo ad un altro capitolo epico della saga, che questa volta arriva addirittura nello spazio. Ferrante ci mostra che le idee non sono affatto terminate e che c’è molto su cui ancora si può lavorare. Gli Shephard ormai sono diventati di famiglia e diventa automatico seguire anche le loro vicende personali sperando nel lieto fine. La saga è nel vivo del successo e lo dimostra anche un miglioramento degli effetti speciali, sempre più ricercati e complessi (pur rimanendo assurdi come mamma Asylum insegna) più un ulteriore aumento di cameo e personaggi interessati a crearsi un posto nella storia. Gli autori sono alle stelle e, inebriati dal successo, formano il gruppo musicale Quint e producono quello che sarà il tormentone della serie: “A ballad of Sharknado” (e sfido chiunque a non cantarla ogni volta!)

Sharknado 4

Sharknado 4 (2016) diretto da Anthony Ferrante
Titolo originale: Sharknado: The 4th Awakens
Sono trascorsi cinque anni dagli eventi del capitolo precedente e la situazione è la seguente: l’Astro-X, la società dello scienziato Aston Reynolds, ha creato un’invenzione in grado di fermare gli Sharknado ed è riuscita anche a riportare sulla terra il colonnello Gil Shepard; Fin è convinto che April sia morta e si è trasferito in una fattoria in Kansas, che ha chiamato “April’s Acres”, con sua madre e con il figlio Gil. Fin, oramai tranquillo per la situazione, lascia il piccolo Gil a casa e parte per Las Vegas con sua cugina Gemini per incontrare il figlio maggiore, Matt, di ritorno dall’Iraq con la sua fidanzata Gabrielle. Ma gli Sharknado fanno ritorno proprio a Las Vegas e cominciano a seminare il panico. Gli Shepard riescono a salvarsi e cercano di tornare subito in Kansas, ma si formano continuamente degli Sharknado che si evolvono in un “bouldernado”, “oilnado”, “firenado”, e arrivano anche in Texas dove distruggono la Hoover Dam. Quando raggiungono la fattoria in Kansas, diventano un “cownado” e portano via in volo la fattoria fino a Chicago. Nel frattempo si scopre che April è stata trasformata in un cyborg dal padre ed è stata tenuta isolata dal resto della famiglia, ma dopo un incontro con il padre di Fin e Claudia, decide di raggiungere il marito con l’aiuto di Reynolds. Reynolds riesce a fermare gli Sharknado ma il cownado si evolve in un “lightningnado” e, dopo aver colpito una centrale nucleare in Ohio diventa un “nuclearnado”. Dopo aver studiato la situazione, decidono di fermarlo colpendolo con una grande quantità d’acqua proveniente dalle cascate del Niagara. Reynolds, mentre cerca di installare la sua invenzione, cade in un dirupo e tocca nuovamente agli Shepard salvare la città. Riescono a far regredire il “nuclearnado” in un “comune” Sharknado che viene così bloccato dalla Astro-X, ma nel farlo tutti i componenti della famiglia vengono inghiottiti dagli squali che a loro volta vengono mangiati da una balenottera azzurra e sarà il piccolo Gil con una motosega a salvarli tutti. Nel finale, sulle cascate del Niagara viene scaraventata la Tour Eiffel da dove sbuca fuori Nova affermando che gli Sharknado sono ormai un problema a livello mondiale. Dopo i titoli di coda si scopre che Aston Reynolds è ancora vivo.

Partendo già dal titolo originale: “The 4th Awaken” e dalla locandina si può subito notare come siano una parodia di Star Wars: Il risveglio della Forza (Star Wars: The Force Awakens), ed infatti il film tira fuori la parte più fantascientifica e “seria” con tanto di spiegazioni scientifiche,  nuove armi e diverse altre interessanti invenzioni. Inoltre diventa un ensemble di citazioni di film noti che tutti conoscono: Ritorno al futuro, Twister, Il mago di Oz, Non aprite quella porta (grazie alla sempre presente motosega di Fin), Terminator, Star Trek e molto altro ancora. È il capitolo più movimentato e che non si ferma un attimo in un evolversi continuo di fatti e misfatti, dove l’assurdo diventa possibile e reale.

Sharknado 5

Sharknado 5 (2017) diretto da Anthony Ferrante
Titolo originale: Sharknado 5: Global Swarming
Durante un periodo di tranquillità (breve come sempre), una confraternita (le Sharknado Sisters) guidata da Nova, nel tentativo di capire le origini del devastante fenomeno, innesca accidentalmente un’ondata di Sharknado più feroci e brutali di sempre, che hanno come epicentro Stonehenge. Nuovamente in attività per salvare il mondo, Fin e April (sempre più bionica – ora può addirittura volare! – e anche più trendy e alla moda) affrontano la minaccia nella capitale britannica ma non riescono ad impedire una catastrofe ben peggiore: il piccolo Gil viene risucchiato nel cuore di un brutale ciclone, e viene trasportato in giro per il mondo, da Londra fino a Rio, Tokyo, Roma, Amsterdam e oltre. Tra portali temporali dove passato, presente e futuro si intersecano, i nostri eroi dovranno salvare il figlio e il mondo stesso.

Mitologia, storia, fantascienza, portali e salti temporali: questo capitolo ha davvero di tutto. Cercando l’origine del fenomeno, si scoprirà che questo fa parte della storia da sempre e che non è un solo “evento atmosferico”. Tenetevi pronti ad entrare nell’occhio del ciclone perché questa volta ne vedrete veramente delle belle: da una Sorellanza dedicata agli Sharknado, ad una nuova April migliorata da far invidia ad Iron Man ma con un tocco femminile che ricorda Britney Spears ai tempi migliori, dal conoscere un avvenente Papa, ad un incontro con una provocante Regina d’Inghilterra. E il finale vi lascerà con l’ansia addosso di voler sapere…

Come già detto, le apparizioni di volti noti nella saga sono cresciute a livello esponenziale e in questo capitolo raggiungono l’apice. Mi sembra doveroso citarne la maggior parte:

  • L’ex modello Fabio sarà niente poco di meno che il Papa;
  • Lo skater Tony Hawk sarà un mercenario e stratega esperto di armi;
  • Il cantante americano Clay Aiken sarà un genio informatico;
  • L’intramontabile Sandy Olsson di Grease Olivia Newton-John insieme a sua figlia Chloe
  • Lattanzi saranno due brillanti scienziate;
  • L’attrice e musicista spagnola Charo sarà la Regina d’Inghilterra;
  • Il famoso attore e comico Gilbert Gottfried sarà un cacciatore di tornado;
  • Il musicista Bret Michaels sarà un artista intrappolato in un tornado;
  • I presentatori presentatori di “Today” Al Roker, Kathie Lee Gifford e Hoda Kotb, saranno direttamente loro stessi;
  • Il campione olimpico di nuoto Greg Louganis sarà il ladro Zico;
  • Il giovane tuffatore Tom Daley sarà se stesso;
  • Il campione olimpico di freeskiing Gus Kenworthy sarà se stesso;
  • Il famoso e fantastico Dolph Lundgren sarà… a voi la sorpresa.

Mitologia, storia, fantascienza, portali e salti temporali: questo capitolo ha davvero di tutto. Cercando l’origine del fenomeno, si scoprirà che questo fa parte della storia da sempre e che non è un solo “evento atmosferico”. Tenetevi pronti ad entrare nell’occhio del ciclone perchè questa volta ne vedrete veramente delle belle: da una Sorellanza dedicata agli Sharknado, ad una nuova April migliorata da far invidia ad Iron Man ma con un tocco femminile che ricorda Britney Spears ai tempi migliori, dal conoscere un avvenente Papa, ad un incontro con una provocante Regina d’Inghilterra. E il finale vi lascerà con l’ansia addosso di voler sapere… ma ora in attesa dell’ultimo epico capitolo, cantiamo tutto insieme: “Go go go go go run away from sharknado!” (a ballad of Sharknado – Quint)

Exit mobile version