Sesso, sangue e seghe circolari nell’horror-splatter d’esordio di Brace Beltempo. La recensione di The Carpenter’s House.
The Carpenter’s House è il film d’esordio di Brace Beltempo, regista milanese che si è fatto le ossa tra spot pubblicitari e videoclip musicali. Un horror-slasher dalle tinte rock-metal, che strizza l’occhio al torture porn. Una pellicola indipendente che arriva in questa nuova edizione home video grazie a Home Movies.
The Carpenter’s House parte con un flash forward, che ci fa capire subito il sapore perverso e “voyeuristico” su cui punta la pellicola: una bellissima e seminuda ragazza viene trucidata su un banco a sega circolare, insomma una goduria.
Torniamo al presente: quattro supersexy ragazze, componenti di una rock band, decidono di girare il loro nuovo videoclip in una location molto particolare, una falegnameria abbandonata dove in passato sono stati commessi omicidi e torture su innocenti vittime. Giunte sul posto, si renderanno presto conto che la mattanza non è ancora terminata, quel luogo maledetto mieterà infatti ancora nuove vittime.
Basato su una trama davvero poco originale, nonostante tutto il film scorra bene, anche grazie ad un’ottima regia, che regala bellissime panoramiche e inquadrature ingegnose. The Carpenter’s House è un prodotto fanservice, finalizzato a soddisfare il bisogno di sesso e sangue che molti horrorofili hanno (me compreso). Le curve prorompenti delle “pollastre” sono un piacere per gli occhi e i momenti splatter-gore sono tanti e appaganti. Il punto debole dell’opera è la recitazione: molto scarsa e responsabile di far sembrare la pellicola più un trash-movie, che un horror.
La violenza invece è il punto forte: Beltempo si “diverte” a girare le parti più hot e più splatter, che sono le migliori, quelle che “salvano” il film. Infatti il realismo degli effetti speciali e la cura dei dettagli durante la carneficina, sono esenti da critiche. Lo si evince nello specifico da come sono state realizzate le teste mozzate (si ce ne sono molte). Spesso e volentieri, anche in produzioni Hollywoodiane ci troviamo di fronte a ridicole teste di manichino che rotolano in maniera del tutto innaturale. In the Carpenter’s House le teste sembrano vere, ed è da scene come queste che capisci che il regista cura i dettagli. Va assolutamente citata l’epica scena della fellatio (che non vi spoilero): con questa The Carpenter’s House si è conquistato un posto di tutto rispetto nella mia collezione di dvd horror.
The Carpenter’s House non va paragonato alle grande produzioni horror di Hollywood. Questa è una pellicola che mostra come si possa creare un prodotto horror godibile e a volte anche originale con un badget esiguo. Consigliato a chi ama il gore e vuole supportare il cinema indie italiano.
Titolo: The Carpenter’s House
Titolo originale: The Carpenter’s House
Regia: Brace Beltempo
Attori: Selene Feltrin, Marika Esposito, Alessia Semprebuono
Genere: horror, splatter, gore
Durata: 70 minuti
Anno: 2017
Paese: Italia
Produzione: Home Movies