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The Cloverfield Paradox – Recensione

The Cloverfield Paradox - Recensione
The Cloverfield Paradox - Recensione

Esce a sorpresa su Netflix The Cloverfield Paradox: terzo capitolo dell’enigmatica saga di horror-fantascienza nata nel 2008 con Cloverfield.

Se c’è qualcosa che sa fare bene J.J. Abrams, produttore dei tre film della saga di Cloverfield, è il marketing strategico prima dell’uscita di uno dei suoi film.
Fu così per il primo Cloverfield (2008), con i mesi antecedenti l’uscita nelle sale ricchi di “video” e “siti” costruiti ad arte per creare il background della storia raccontata nel film. Qualcosa di simile accadde anche con 10 Cloverfield Lane (2016), secondo capitolo della saga, anche se in maniera molto minore. Ma per quest’ultimo capitolo la scelta è stata a dir poco geniale. Tutti si aspettavano il film in uscita nel 2018, ma la data precisa non è mai stata annunciata definitivamente. Così, quando il primo trailer del film è stato proposto durante l’intervallo del Superbowl (uno degli eventi sportivi più visti negli Stati Uniti), c’è stata molta sorpresa. E lo stupore è salito alle stelle quando il trailer annunciava che il film, intitolato The Cloverfield Paradox, sarebbe stato visibile su Netflix immediatamente dopo la fine del Superbowl.

Ma veniamo ai dettagli: il film è diretto dal regista nigeriano Julius Onah, nome sicuramente poco noto, che risulta alla seconda esperienza in un lungometraggio. Il budget, di circa 45 milioni di dollari, è addirittura maggiore della somma dei budget dei due capitoli precedenti, costati 25 e 15 milioni rispettivamente. Ma era prevedibile. Era infatti stato annunciato che la trama si sarebbe svolta in gran parte nello spazio (in una stazione spaziale, per la precisione) e di conseguenza i costi sarebbero lievitati per gli eventuali effetti speciali di rito.

Ma di cosa parla il film? Entriamo nel focus della trama senza incorrere in spoiler.
La situazione sulla Terra sta peggiorando notevolmente per colpa dello spreco di risorse da parte della razza umana. In un disperato tentativo di salvare il mondo da una guerra “tutti contro tutti” per la sopravvivenza, viene deciso di fare un ultimo tentativo. Un esperimento in una stazione spaziale, tramite l’acceleratore di particelle “Shepard”, che garantirebbe in caso di successo energia a costo zero per sempre. Inutile dire che l’esperimento porterà molti effetti collaterali che complicheranno le cose all’equipaggio della stazione spaziale e non solo.

I protagonisti sono Hamilton, una giovane e brillante scienziata che parteciperà al progetto, e Michael, medico e marito di Hamilton. I due vedranno le proprie strade separarsi proprio per via della missione, permettendo allo spettatore di vedere lo svilupparsi degli eventi su due piani diversi: quello terrestre con Michael e quello spaziale con Hamilton.

The Cloverfield Paradox ripercorre quindi un sentiero seguito in passato da innumerevoli titoli di fantascienza, il più vicino tra tutti per tipologia Punto di non ritorno (1997). Ma le premesse erano sicuramente diverse da quelle di qualsiasi altro film. Portarsi dietro infatti il carico di collegamenti e misteri lasciato dai precedenti capitoli della saga poteva essere una marcia in più.

Purtroppo questa cosa non è stata sfruttata appieno. Sebbene le teorie più fantasiose dei fan possano creare i collegamenti tra i vari film, vedendo The Cloverfield Paradox da conoscitori della saga si ha sicuramente la sensazione di un pigro tentativo di lasciare riferimenti ai capitoli precedenti. La trama stessa del film, volendolo analizzare a sé e senza collegamenti esterni, risulta confusa e senza una linea chiara da percorrere. E non si tratta della confusione “sana”, causata dal giocare abilmente col mistero, che lo stesso J.J. Abrams gestiva benissimo ai tempi della serie televisiva Lost. Qui il caos generato è proprio amareggiante e deludente.

Non aiuta di certo la caratterizzazione dei personaggi, a tratti stereotipati e a tratti noiosi. Molto più deboli, per fare un esempio, dei personaggi di Punto di non ritorno.

In definitiva The Cloverfield Paradox è un’occasione mancata sia visto come capitolo di una saga, sia visto come horror fantascientifico a sé. Non possiede la tensione a crescita esponenziale di Cloverfield, né l’ansia claustrofobica di 10 Cloverfield Lane, ma nonostante questo resta un film a tratti piacevole. Forse per quantità e qualità potrebbe risultare indigesto a un appassionato di horror troppo esigente, ma visto senza troppe aspettative non dovrebbe deludere.

Titolo: The Cloverfield Paradox
Titolo originale: The Cloverfield Paradox
Regia: Julius Onah
Attori: Gugu Mbatha-Raw, David Oyelowo, Daniel Brühl, John Ortiz, Chris O’Dowd, Aksel Hennie, Ziyi Zhang, Elizabeth Debicki, Roger Davies
Genere: Horror, Fantascienza
Durata: 102 min
Anno: 2018
Paese: USA

RASSEGNA PANORAMICA
Giudizio
Appassionato di film, racconti, videogame e qualsiasi cosa che trasudi un minimo di horror, ansia e disperazione. Tifoso sfegatato dell'Inter, che rientra nella categoria precedente.
the-cloverfield-paradox-recensioneThe Cloverfield Paradox è un'occasione mancata sia visto come capitolo di una saga, sia visto come horror fantascientifico a sé. Non possiede la tensione a crescita esponenziale di Cloverfield, né l'ansia claustrofobica di 10 Cloverfield Lane, ma nonostante questo resta un film a tratti piacevole. Forse per quantità e qualità potrebbe risultare indigesto a un appassionato di horror troppo esigente, ma visto senza troppe aspettative non dovrebbe deludere.

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