Atmosfere anni 70′ e la fobia delle sette. La recensione di The House of The Devil.

The House of the Devil è un film horror del 2009 scritto, diretto e montato da Ti West, regista dei più recenti e noti X: A Sexy Horror Story (2022), Pearl (2022) e MaXXXine (2024). nel cast troviamo Jocelin Donahue, Tom Noonan, Mary Woronov, Greta Gerwig, AJ Bowen, Dee Wallace e Lena Dunham. Il film è stato distribuito in home video da Midnight Factory in formato DVD e Blu-ray Limited Edition.

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The House of the Devil è un film che attinge pienamente alle atmosfere horror anni ’70. La premessa alla narrazione infatti è che, nel periodo in cui è ambientata la vicenda, c’era una dilagante fobia nei confronti delle sette sataniche, che portava molte persone a essere estremamente prudenti e diffidenti verso il prossimo. Questo avviso è trasmesso allo spettatore tramite un messaggio scritto sullo schermo prima dell’inizio del film vero e proprio, stratagemma molto utilizzato proprio nei film anni ’70 a cui si rifà, proprio per dare quel senso di realismo delle vicende.

Protagonista di The House of The Devil è Samantha (Jocelin Donahue), una studentessa universitaria che si trova in difficoltà nel pagare l’affitto. Un giorno, camminando per strada, viene attratta da un annuncio in cui una famiglia cerca una babysitter e decide di chiamare per candidarsi. Dopo aver subito una buca al primo appuntamento con l’uomo che avrebbe dovuto assumerla, viene poi richiamata la sera tardi con una singolare richiesta. Mr. Ulman (Tom Noonan), questo il nome del datore di lavoro, infatti, chiede a Samantha di presentarsi a casa sua quella notte stessa poichè lui e sua moglie (Mary Woronov) hanno avuto un’emergenza all’improvviso e devono lasciare la casa per qualche ora. Samantha, non avendo mezzi per raggiungere l’abitazione per tempo, verrà accompagnata in auto da una sua amica, Megan (Greta Gerwig). Samantha una volta giunta a casa Ulman, scoprirà che l’annuncio era un pretesto e che non c’è nessun bambino da accudire. Piuttosto, dovrebbe occuparsi di un’anziana signora che, a detta di Mr. Ulman, è completamente autonoma ma necessita di compagnia. Dopo un’iniziale reticenza e nonostante le ammonizioni di Megan, Samantha decide di accettare l’incarico dopo aver chiesto a Mr. Ulman più denaro di quello già pattuito. L’incauta protagonista ancora non sa, però, che la permanenza in quella casa le costerà molto più che un centinaio di dollari.

The House of The Devil è un film che parte lento, che gioca molto sulla supence e sulla tensione crescente. Questo è un tratto che potrebbe non piacere a chi preferisce storie che entrano immediatamente in “medias res” e con tanta azione. In The House of the Devil gioca un ruolo centrale l’ambientazione, infatti si può quasi dire che la casa diventa protagonista del film.

La violenza in questo film è presente ma non è centrale e, soprattutto, non è fine a se stessa, bensì è funzionale alla trama. Gli amanti dello splatter e del gore magari rimarranno delusi, essendo The House of The Devil un film che si basa soprattutto su una struttura a climax ascendente, in cui solo nella parte finale ci sarà la vera e propria azione e il sangue. Sia per l’atmosfera ma anche per alcune ragioni narrative, The House of The Devil richiama in modo chiaro un capolavoro del 1968 di Roman Polanski, Rosemary’s Baby. Anche in quel film infatti eravamo in presenza di una trama fortemente incentrata sul satanismo e sulle sette che ci gravitavano intorno.

Altro rimando degno di nota è sicuramente ai film di John Carpenter, con la sua fotografia granulosa e l’uso sapiente del suono per creare tensione. Tuttavia, rispetto a Carpenter, Ti West sembra più interessato a esplorare la psicologia dei personaggi e a creare un senso di disagio profondo. In ultimo la violenza, come accennato sopra, viene qui utilizzata al servizio della narrazione, non nel modo più tradizionale dei film slasher, ma per veicolare le paure più profonde dell’uomo, come avveniva ad esempio nei film di Wes Craven. In questo film Ti West è più interessato all’impatto emotivo sullo spettatore che al sangue di per sè.

In conclusione, The House of the Devil è un film che non può mancare nella collezione di chi ama l’horror classico di stampo anni ’70, quel tipo di ambientazione e quel tipo di suspence. È un film adatto a chi apprezza più un film estetico, un film basato sulla tensione e sulla parte psicologica, piuttosto che sulla parte fisica e splatter.

Titolo: The House of the Devil
Titolo originaleThe House of the Devil
Regia: Ti West
Attori: Jocelin Donahue, Tom Noonan, Mary Woronov, Greta Gerwig
Paese: USA
Anno: 2009
Genere: Horror
Durata: 95 minuti

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