L’horror satirico scritto dal creatore di Lost. La recensione di The Hunt
The Hunt è un film del 2020 uscito in noleggio digitale alla folle cifra di 15 euro proprio durante il periodo di lockdown causato dall’epidemia Coronavirus e che finalmente possiamo acquistare in formato DVD e blu-ray grazie alla Universal Pictures. La pellicola scritta dal creatore di Lost Damon Lindelof e diretta da Craig Zobel regista di qualche videoclip musicale e qualche episodio di serie tv come American Gods, Outcast o Westworld, ma nonostante il curriculum poco altisonante il film si rivelerà una piacevole sorpresa.
Crystal, la protagonista di The Hunt, è interpretata da Betty Gilpin, attrice che il pubblico ha potuto conoscere nei panni di una wrestler nella serie tv Glow sulla piattaforma di streaming Netflix. Insieme a lei c’è anche la più ben nota Hilary Swank, indimenticabile interprete dei bellissimi Million dollar baby e Boys don’t cry.
Venti sconosciuti dopo essere stati rapiti si risvegliano in una radura costretti a vestire i panni delle prede in una particolare “battuta di caccia”, dove dei ricchi psicopatici si divertono a braccarli per poi ucciderli. Da una ormai vecchia leggenda metropolitana, cioè quella che vede dei facoltosi e annoiati membri della comunità usare il loro potere economico per sfogare le loro più sordide perversioni, inizia il nuovo film della Blumhouse, che nonostante dia l’impressione di aver già detto tutto nel trailer o nella sinossi, riserverà diverse sorprese e toccherà argomenti attualissimi come le fake news, l’analfabetismo funzionale e l’effetto Dunning-Kruger con una sagace ironia, ma purtroppo senza analizzarli a pieno. E quindi ci troviamo di fronte una pellicola che critica in modo ironico, ma anche costruttivo, il sistema di informazione attuale (internet) e l’uso improprio dei canali di comunicazione come i social network, i forum e i messenger vari.
Intendiamoci, non siamo di fronte ad un film illuminante che ha il filantropico obbiettivo di far riflettere il pubblico, ma piuttosto ad un’ arguta pellicola di intrattenimento che non delude le aspettative dei più. Infatti il film ha il dono di intrattenere, sorprendere e gestire gli accadimenti con una maestria tale da non far percepire il tempo che passa, così alla fine penserete: “È già finito?”, ma sarà passata un’ora e mezza.
The Hunt parte subito con tantissima azione e dopo un prologo ad alta quota cinico e sanguinolento, vedremo sin da subito cadere come foglie in autunno molti dei personaggi che all’apparenza ci sembreranno erroneamente i protagonisti. In questo stato di incertezza perenne andremo avanti passo dopo passo alla scoperta di avvenimenti per nulla prevedibili, dove l’unica certezza sarà Crystal, una delle “prede” che capiremo presto non essere per natura nient’altro che la più tosta delle cacciatrici.
Crystal è forte, non è per nulla fragile come il cristallo ed è un personaggio evolutivo che propone una soluzione comportamentale che molti potrebbero definire “maschile” o “machista”, ma che io ritengo semplicemente imprevista, non classificabile. Lei è forte, ma non necessariamente si propone come una versione mascolina della donna, per questa ragione affascina le menti più disponibili alla diversità e rappresenta al meglio la diversità di genere. Lei diventerà la vostra beniamina che lo vogliate o meno.
Aldilà di queste mie riflessioni, che forse vanno più a fondo di quanto non volessero andare le intenzioni degli autori, e qualche difetto di realizzazione del tutto irrilevante. Questa operazione cinematografica si traduce in un buonissimo prodotto di intrattenimento, ironico, con tanto action e splatter tecnicamente ben realizzato e dall’epilogo non scontato.
Titolo: The Hunt
Titolo originale: The Hunt
Regia: Craig Zobel
Attori: Betty Gilpin, Hilary Swank, Ike Barinholtz
Paese: USA
Anno: 2020
Genere: Horror
Durata : 90 minuti