Pornografia, sperma e decapitazioni. La recensione di The Life and Death of a Porno Gang
The Life and Death of a Porno Gang (titolo originale Život i smrt porno bande) è un film serbo del 2009 scritto e diretto da Mladen Djordjevic con Mihajlo Jovanovic, Ana Acimovic e Predrag Damnjanovic, pubblicato in DVD limited edition con sottotitoli in inglese, francese e italiano da TetroVideo. Uscito un anno prima del più noto A Serbian Film, è considerato da molti un film superiore e decisamente più pregno di significati.
La trama racconta la storia di Marko, un giovane regista ricco di speranze e voglia di esprimersi che scoprirà ben presto che nessuno è intenzionato a investire sul suo talento e il suo futuro. Dopo aver fatto virare la sua carriera verso il cinema porno, deciderà di creare un rocambolesco e coloratissimo spettacolo di porno-cabaret errante con il quale inizierà un’avventura non priva di pericoli e avversità. Il gruppo di porno-attori caratterizzato dai più variegati gusti sessuali, capitanato da Marko toccherà definitivamente il fondo quando accetterà la proposta di Franc, un giornalista tedesco in cerca di videotape dai contenuti veramente estremi da rivendere a caro prezzo sul mercato nero.
The Life and Death of a Porno Gang si presenta come una pellicola in stile mockumentary dalle immagini low-quality e volutamente cheap. All’apparenza un prodotto amatoriale, nel quale però un occhio attento saprà scorgere una notevole consapevolezza nell’uso della telecamera e del linguaggio cinematografico. Oltre a fingersi brutto, cerca anche di apparire superficiale e scanzonato, ma in realtà la pellicola si poggia su una sceneggiatura molto sagace e ricca di humor nero dissacrante, dove il messaggio socio-politico è così forte da dissipare ogni dubbio sulla bontà di intenti dell’opera, che potrebbe essere erroneamente tacciata di fare un uso gratuito della violenza.
L’opera di Djordjevic è un riuscitissimo connubio di generi, dove tra sesso e violenza, la commedia si mescola con il dramma, sfociando continuamente nel grottesco. Emblematica la scena della risata di gruppo durante lo stupro (di gruppo). Un meta-cinematografico road movie, che mette in mostra sesso, sesso interspecie, decapitazioni, eiaculazioni, sevizie e violenze (psicologiche e fisiche) di ogni sorta, con picchi di grande ilarità e di abissale tristezza.
La rappresentazione visiva di tutta questa carneficina è affidata alle abilissime mani di Miroslav Lakobrija, effettista anche in A Serbian Film, che saprà creare scene gore estremamente realistiche a beneficio degli amanti del genere. Considerato infatti da molti al pari o addirittura più “estremo” di A Serbian Film, The Life and Death of a Porno Gang ci mostra però un dramma struggente, quello della guerra e le sue atrocità non limitandosi a distruggere solo la carne dei suoi interpreti, ma anche la loro identità. Ne emerge una Serbia tormentata e colma di ferite infette che spurgano malato dolore e morte. Dove la fine tramite il sacrificio diventa simbolo di speranza e la confessione del reduce di guerra il punto più crudo e straziante della pellicola.
Degna di nota l’edizione limited edition della TetroVideo per la bellezza e l’eleganza della sua cover disegnata sapientemente e i contenuti extra che vedono la presenza di un’intervista allo sceneggiatore Antonio Tentori e dei cortometraggi Patient 0, Last Drop e Bloody Popcorn di Miroslav Lakobrija.
Titolo: The Life and Death of a Porno Gang
Titolo originale: Zivot i smrt porno bande
Regia: Mladen Djordjevic
Attori: Mihajlo Jovanovic, Ana Acimovic, Srboljub Milin
Paese: Serbia
Anno: 2009
Genere: Horror, Gore, estremo
Durata : 90 minuti